
Attendeva da molto che Barbara fosse pronta al rito…
Aveva scelto con cura le rune, una ad una, con l’aiuto della Kunnigr…
Prima ancora che tutto fosse deciso…
Prima ancora che le venisse dato il titolo di Turas…
Era giunto il momento di giurare al cospetto degli dei ciò che da tempo si era ripromessa.
A passi lenti, sulla neve, seguì Barbara, nella piazza deserta…
Nessuno le avrebbe disturbate.

Giunsero innanzi alla cascata poco fuori città, Eugenia una delle guardie annuì a Barbara e si allontanò di poco…
Barbara sorrise
“Purifica te nelle acque di Danu, quando tuo corpo esse candido como neve indossa solo il tuo kilt e l’abito che abe dato”

Ricambiò il sorriso annuendo…
Si liberò dei vestiti lentamente e sussurrò una preghiera alla sua Signora prima di immergersi nelle gelide acque del nord…

Sentì il respiro mancarle per qualche istante, mentre lentamente camminava verso il centro del lago…
L’acqua glaciale la sommergeva a poco a poco…
Continuava a ripetere sottovoce il suo giuramento mentre si concedeva all’abbraccio di Danu…
Lentamente… un passo dopo l’altro raggiunse la cascata…

L’acqua scorreva su di lei fredda e implacabile…
Chiuse gli occhi… passò le mani sulla candida pelle...
Il fragore della cascata… il gorgoglio dell’acqua… tutto sembrava avere un aspetto diverso… mistico…
Anche il semplice atto di lavarsi in quell’istante faceva parte di un rituale preciso…
Una promessa che veniva sancita con la dea…
Sulla riva, Barbara e Eugenia controllavano attente che nessuno si avvicinasse…
Gli sguardi degli uomini dovevano restare distanti…
Nessuno doveva violare la sacralità di quell’atto…
Scarlet si riavvicinò alla riva… uscì tremando... i capelli gocciolanti le coprivano il viso e il seno ancora acerbo…
Si rivestì con gli abiti che le aveva consegnato la giovane sciamana, scostando indietro le ciocche bagnate…

“Sono pronta…”
Barbara annuì
“Bene, seguime”
Dopo l’abbraccio di Danu sarebbe stato il fuoco di Aengus a sancire il suo patto con gli dei, la piccola mezz’elfa seguì la Kunnigr fino al tempio e fece un lungo respiro…
I sacerdoti le accolsero in silenzio annuendo e sorridendo…

Scarlet si inchinò per poi sedersi a un cenno di Barbara che prese posto accanto all’altare e schiarendosi la voce si rivolse ai presenti.
“Siamo qui al cospetto di Aengus,
per celebrare il giuramento di questa nostra sorella,
al suo Jarl e al suo popolo.”

Scarlet Mc Devon, vieni qui davanti a me e inginocchiati”
Obbedì in silenzio, avanzando verso l’altare, ancora tremante e con i capelli gocciolanti…
Si inginocchio sul pavimento in pietra e chiuse gli occhi.

Barbara pose dolcemente la mano sulla sua testa…
“In nome di Aengus, invoco Hagalaz…
La runa delle tradizioni… che indica che costei è figlia del Nord”
La sciamana chiuse gli occhi e si concentrò…
Poteva sentirne chiaramente il potere…
Strinse i denti ma un gemito di dolore le sfuggì ugualmente quando sentì tra le scapole imprimersi col fuoco di Aengus la prima runa… Hagalaz… se stessa…

“In nome di Aengus, invoco Jera…
La runa della crescita… che indica il passaggio di questa ragazza, a diventare una donna del nord e di Helcaraxe”
Sentì mancare le forze, mentre la seconda runa veniva impressa, sotto la precedente, sulla candida pelle… Jera… la sua crescita… i suoi progressi…

“In nome di Aengus, invoco Inguz…
La runa del viaggio… che indica il viaggio di questa donna, nella sua vita come donna di Helcaraxe”
Trattenne il respiro e le pupille le si dilatarono quasi completamente coprendo le iridi color smeraldo, ogni cosa nel tempio le sembrò improvvisamente diventare nitida, la veste di Barbara… le venature della pietra che formava il pavimento… le ombre e le luci… tutto sembrava più intenso e vivo mentre la terza runa veniva impressa… Inguz… il suo percorso… la sua vita…

“In nome di Aengus, invoco Eihwaz…
La runa della morte… a indicare il sacrificio che questa donna è disposta a compiere per il suo Jarl e la sua gente… la gente di Helcaraxe”
Barcollò nuovamente… appoggiò una mano sul freddo pavimento… i capelli umidi e spettinati le coprivano il viso, mentre Barbara continuava ad appoggiare la mano solennemente sul suo capo… la quarta runa… la più temuta… la morte… il dono più grande… venne marchiata in modo indelebile sulla sua schiena…
Socchiuse le labbra rosee e sussurrò:
“La mia vita… la mia crescita… il mio viaggio… la mia morte…”
Era ciò che stava offrendo davanti agli dei al suo popolo… allo Jarl… ciò che da tempo apparteneva ad Helcaraxe…

Barbara annuì e proseguì…
“In nome di Aengus, invoco Isa…
La runa dello Jarl… perché a Claus, Jarl di Helcaraxe, è fatto questo giuramento”
Chiuse nuovamente gli occhi mentre il volto fiero di Claus si formò nei suoi pensieri… sorrise mentre la quinta runa venne incisa col fuoco sacro nella sua carne… ciò che tempo prima aveva promesso al suo Jarl in baronia… veniva in quel momento sancito in un solenne giuramento alla presenza della sciamana, dei sacerdoti e degli dei…

“Infine, invoco Hagalaz…
La runa delle tradizioni del nord… perché il giuramento di questa donna è fatto per il suo popolo, per le sue tradizioni, per i suoi padri e per i suoi figli”
L’ultima runa completò la fila che le percorreva la pelle lungo la colonna vertebrale… Hagalaz… l’ultima runa, identica alla prima… poiché da quel momento lei e il popolo dei ghiacci sarebbero stati un’unica cosa…

Sorrise stanca, sentiva la carne bruciare…
“Con questo giuramento davanti alla Kunnigr e agli dei - sollevò con fierezza lo sguardo verso Barbara e l’altare – offro me stessa allo Jarl, al popolo dei ghiacci e agli dei stessi”
A quelle parole sentì il dolore affievolirsi, come se gli dei avessero sentito la sua promessa e ne fossero compiaciuti…
Sorrise felice… non si aspettava un riconoscimento, non aveva fatto parola del rito con altri… non era una dimostrazione… ciò che quel rito aveva consacrato era ciò che aveva promesso a se stessa prima che ad altri da tempo… era una cosa che serviva più a lei che ad altri… quella fila di rune avrebbe sostenuto il suo spirito, come la colonna vertebrale, che adornavano, sosteneva il suo corpo…

“Ora, sotto questo giuramento, sei libera di andare – la Kunnigr sorrise – Sorella mia… Sorella del Nord… Figlia di Helcaraxe… ora alzati”
Scarlet sollevò lo sguardo e si alzò barcollando con gli occhi lucidi… Barbara l’aiutò ad alzarsi e la strinse dolcemente in un abbraccio.
“Ora per me… sei mia sorella a tutti gli effetti… e sorella di tutti i nordici... e chi dicesse il contrario, sia pure Claus… o Xabaras… o chi altro… dovrà risponderne a me e ad Aengus direttamente!”
Ricambiò l’abbraccio della piccola sciamana che la guardava seria e sorridente, cercando di trattenere le lacrime…

I sacerdoti sorrisero compiaciuti e applaudirono… si sentiva confusa… se fisicamente provava ancora del dolore, spiritualmente non era mai stata così bene...
Guardò con riconoscenza Barbara, la ringraziò e sorrise.
“Scarlet… ricorda sempre il giuramento che hai appena fatto davanti agli dei… e ora andiamo, lasciamo i sacerdoti alle loro mansioni”
Annuì…
Uscirono dal tempio in silenzio e si salutarono…
Restò sola nella quiete della notte di Helcaraxe, le stelle sembravano splendere come mai aveva visto prima, fece un lungo respiro godendosi quella calma e serenità che da giorni sembravano mancarle…
Si avvolse nel mantello e tornò lentamente verso la locanda… stremata e allo stesso tempo soddisfatta…
Entrò nella sua vecchia stanza e si spogliò, si distese sul letto a pancia sotto… sulla sua schiena sei rune in fila, marchiate con precisione divina, indelebilmente le disegnavano la schiena…

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