Da tempo oramai la Valle percepiva un vuoto incolmabile... la scomparsa di Logain el' Elibrath, fratello di sangue dell'antico Aran Vàlaryn Isildur e riferimento per tutti, era disperso.
Da tempo non si avevano più sue notizie, e ormai anche il popolo credeva che egli fosse morto. Ma un giorno Lilith, la persona a lui più legata prima della sua scomparsa, ebbe un sogno premonitore, in cui vide un'ombra di una drow, che ghermiva Logain, e poi il buio...
Si svegliò di soprassalto, e il giorno seguente decise di andare in biblioteca per distrarsi da quell'incubo con piacevoli letture, e la bibiliotecaria le consigliò un polveroso libro di filastrocche, di cui una sembrava proprio richiamare lei stessa, e indicarle un rito per fare tornare il Falco Antico tra loro. La filastrocca così cantava:
"Quando il sangue corrotto corromperà la mano
e alla candida carne si sostituirà un male arcano,
quando al proprio sangue se ne imporrà un altro
della stessa natura, ma di opposta sfera.
Quando il giglio avvizzirà
ed il ragno fiero ne gioirà,
allora il falco antico dal suo sonno si desterà.
Una radice di Malva per purificarne l'interiora.
Ma bada, al suo veleno par non vi sia rimedio.
Quattro cristalli posizionati ad ogni terza ora,
meglio se antichi, o non si vedrà l'aurora.
Una preghiera sincera, a Morrigan dedicherai.
Solo così, dal tuo arcano incubo lo risveglierai."
Difatti era così: i cristalli esistevano realmente, e furono recuperati dal Popolo della Luce dopo tante peripezie. La malva fu scovata, e il suo antidoto fu procurato da Gartax il saggio. Ora tutto era pronto, il rito poteva essere effettuato.
Disposti i cristalli come la filastrocca recitava, i cittadini vi si riunirono attorno e innalzarono una preghiera a Morrigan affinchè aprisse il portale che legava Logain a un limbo di cui nessuno era a conoscenza.
I cristalli grazie alle preghiere si attivarono, e Lilith masticò la radice di Malva, un potente reagente che avrebbe purificato il suo corpo, espellendo la maledizione che contrasse a causa di quella cicatrice che portava sulla mano, "dono" di un seguace di Luugh tempo addietro, e che non l'aveva mai abbandonata fino a quel momento.
La malva fece effetto, ma indebolì anche il suo corpo, portandolo quasi alla morte, ma anche l'antidotò svolse il suo compito, e, sebbene debole, Lilith e i suoi tòron, unendo le loro preghiere, riuscirono ad aprire il portale.
Da esso ne fuoriuscì uno splendido falco dalle piume candide, che destò la loro attenzione, e volando alto in cielo li condusse verso la cascata da cui nascevano i fiumi del Doriath
Lì trovarono Logain, il Falco Antico, steso a terra, inerme. Per un attimo la speranza scomparve dal cuore dei Quenya e dei Sindar, ma anche allora non si persero d'animo e unirono di nuovo le loro preghiere, per riportare la vita negli occhi del loro amato tòr.
E così fu...Logain aprì gli occhi, mormorò qualcosa...era debole, ma era di nuovo con loro, e le cure amorevoli della sua città lo avrebbero riportato alle antiche forze.
Lo caricarono sul cavallo di Shaka, e lo riportarono dentro la Valle, Logain era ancora debole ma appena vide le luci della Valle, i suoi prati e la quiete di quel luogo, sorrise e riuscì a pronunciare, lentamente, il nome della sua amata cttà: "Ondolinde".
Un figlio del Tulip era tornato, ed era ora in piedi davanti ad esso a rendergli lode.
Lo portarono a Palazzo, la vista di Tulip avrebbe confortato il suo cuore e rafforzato il suo corpo. La luce del Sacro Albero aveva il potere di ridare speranza e serenità anche all'animo più provato, e così fece nuovamente. La luce filtrava tra i suoi rami quando gli occhi del Falco Antico si posarono, dopo un lungo anno, nuovamente su di esso.
Un figlio del Tulip era tornato sotto le bianche e lucenti fronde, e ora poteva riposare di nuovo, dopo tanta fatica e tormento, alla sua ombra. Cosa accadde a Logain durante il suo lungo esilio in un oblio senza fine nessuno lo seppe, ma ora un nuovo ringraziamento doveva essere fatto ai Valar: l'averlo riportato tra loro.
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