L'ultimo atto.
Scritto da : Arlan McFee in data : 20/12/2005 22:24:00

Erano passati mesi da quando sconcertanti rivelazioni avevano totalmente sconvolto la vita di Arlan. Conscio di quanto queste verità non sarebbero state comprese, aveva tenuto tutto nascosto, vivendo nella paura...paura di ciò che era...o credeva di essere.. Ora però il tempo era giunto...il momento di indugiare era venuto meno...le armi avrebbero scritto la parola fine di questa lunga tragedia. Pregava...dal fondo del suo cuore pregava..pregava Althea che sempre lo aveva protetto affinchè lo perdonasse...perdonasse per ciò che aveva fatto e per ciò che avrebbe compiuto. Oramai non più padrone del suo corpo aveva dovuto fidarsi di "Lui"...lui che era sempre stata la sua maledizione, e che lo aveva condannato ad una vita di tormenti e di tristezza, lui che era la sua croce e che gli aveva precluso una vita nella luce e nella felicità... Pregava dal fondo del suo cuore...pregava e osservava attraverso occhi che un tempo erano suoi... Poi qualcosa successe....il suo corpo si alzò di scatto e pronunciò delle deboli e flebili parole...

e fu in quel momento che la verità discese su di lui...Althea gli stava sorridendo..lo sentiva...non aveva nulla di cui essere perdonato...aveva fatto la cosa giusta. Uscì dal forte ed iniziò a camminare in mezzo alle orde di non morti che erano probabilmente risorte per fermarlo...non sapeva dove ma sentiva che "Lui" era totalmente consapevole del luogo in cui si stava dirigendo...si..."Lui" aveva già previsto tutto..Ed eccola..in lontananza la vide..la cattedrale sconsacrata, luogo ove tutte aveva avuto origine. Ad aspettarlo c'era colui che la mente di "Lui" conosceva come "Nah'Kael"...colui che la menta di Arlan riconosceva come Bowen Turks... Pochi scambi di parole...

Bowen condusse Arlan e "Lui" all'interno della cattedrale e lì vennero rinchiusi assieme nel Sigillo al centro dell'edificio.

"Lui" aveva previsto questa mossa e non ne rimase colpito.. Iniziarono un lungo discorso..davano l'impressione di conoscersi da tempo immemore... Poi giunsero Hammin e la fazione Lealista; mossi entrambi dal desiderio di salvare un loro compagno misero da parte le ostilità e tentarono di capire cosa stava accadendo. Nessun tentativo di entrare all'interno del sigillo ebbe esito positivo...i vincoli che legavano i due "esseri" erano troppo forti perchè un semplice umano potesse spezzarli. Umani...il vero obbiettivo di Nah'Kael e del suo padrone..coloro che, al pari di insetti, andavano schiacciati ed eliminati. Ma "Lui" era lì...era lì pronto a sdebitarsi della razza che per secoli gli aveva offerto rifugio e protezione e che prima di ogni altra cosa, gli aveva dato l'illusione di possedere dei sentimenti... Grazie ai suoi poteri Oscuri , Nah'Kael invocò alcuni esseri mostruosi, che gli umani chiamano comunemente demoni

, e sotto il suo comando inziarono a portare scompiglio nel gruppo. La "Sua" reazione fu immediata: imbracciata la spada, formatasi dalla cristallizazione del sangue sul terreno, attaccò Nah'Kael

. La lotta fu cruenta ma vide la "Sua" vittoria sul nemico.

Questi ormai in fin di vita liberò il corpo che aveva occupato impropriamente, e maledetto per un'ultima volta gli umani e "Colui" che li aveva salvati, scomparve portando con sè Bowen

... Tuttavia poco prima che sparissero, "Lui" riuscì a separarli e a fare in modo che Bowen venisse trasportato su un'altro piano di esistenza, o "Mondi" a detta degli umani. Arlan guardava le persone intorno a se...in molti di loro leggeva l'odio per quello che aveva fatto, in altri la gratitudine, in altri ancora indifferenza...tutto aveva avuto una conclusione.. Fù in quel momento che "Lui" abbandonò il controllo del corpo del giovane, per ritornare dove sempre aveva giaciuto: nel fondo del suo cuore. Arlan osservava il punto in cui Bowen era scomparso tenendosi una mano sull'occhio destro...oramai irrimediabilmente perduto nello scontro. I due eserciti fecero ritorno ai loro campi senza alzare le lame gli uni sugli altri...troppa tristezza aveva già riempito l'oscurità della notte. Riposando in un letto del forte Arlan pensava a tutto quello che era accaduto...pensava a Bowen...pensava al fatto che egli era ancora vivo...ma dove?! Doveva sapere...doveva scorpire..doveva aiutarlo... Pochi avrebbero potuto o voluto dare un contributo serio alla sua ricerca..ma a lui non importava...lo avrebbe trovato...anche a costo di metterci una vita...lo avrebbe trovato..e lo avrebbe riportato a casa.

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