Un tenue vento caldo si irradia da Paranor recando tra le sue spire echi di parole salmodianti e avvolgendo ogni più recondito lembo delle terre di Ardania.
Al suo passaggio, branchi di lupi annusano l'aria gelida delle terre dei ghiacci e si ergono sulle zampe anteriori, lanciandosi in lunghi e imperiosi ululati.
Nel fitto dei boschi i cervi restano immobili drizzando l'orecchie al richiamo, per balzare agilmente un attimo dopo tra fronde danzanti e tronchi nodosi.
Lo stesso vento modella mari di sabbia desertica, abbraccia la salda roccia delle più alte vette e increspa le acque di fiumi, laghi e distese marine.
Natura è in ascolto e volge il suo sguardo verso Paranor.
Che il richiamo giunga a chi sta in attesa e non resti incolto dai figli eletti della Madre.
Il giorno del Sacro Concilio dei Druidi era giunto, la Ntura tutta indicava una sola strada ai figli eletti dalla Madre, Paranor la Bella era in attesa dei Saggi che la veneravano.
Il concilio si aprì con l'investitura, da parte del Sommo Gerofante Dagon, delle nuove cariche e la riconferma delle vecchie.
La Grande Druida Jaden, da anni impegnata tra i ghiacci Eterni venne confermata nelle terre del Nord.
LothLaurelin Elèntari, lieve elfa dai lunghi capelli biondi, fu proclamata druida a tutti gli effetti dopo un breve discorso della sua maestra Rosie. La voce della giovane elfa risuonò in un canto di inno alla Grande Madre, deliziando le orecchie degli altri druidi con le sue dolci parole.
Quando toccò a Melian, Dagon conscio da sempre della natura errante della druida, la affidò al Doriath tutto, per salvaguardare la Natura e l'equilibrio di quei boschi. Non avrebbe potuto fare altrimenti l'anziana elfa, da secoli legata al destino di quei luoghi sacri.
Dagon interrogò poi Eroil, allievo del saggio Gilbert, che da poco tempo aveva lasciato la sua carica al nuovo Gerofante. Il noviziato di Eroil era da ritenersi concluso, egli fu assunto come nuovo Druido di Paranor e gli fu affidata la gestione dell'antica e sacra Biblioteca dell'isola.
Lo sguardo del Sommo si voltò alla sua destra. Abis Maior Viridis fu confermato come Grande Druido della Splendente Ondolinde. Negli anni si è sempre dimostrato abile nel trattare con il Popolo Quenya.
Dracoon, aitante ragazzo pieno di buoni propositi, fu accolto tra i novizi sotto la protezione di Abis, non prima di una conferma da parte del vecchio elfo suo mentore.
Tutti i fratelli notarono un istante di esitazione quando lo sguardo del Sommo si posò su Taurnill. "Abbiamo mosso insieme i nostri primi passi qui a Paranor". Dopo un secondo di leggera, ma sommessa emozione, il Gerofante confermò Taurnill Druido Errante, ed assieme a Melian gli fu affidata la gestione e la salvaguardia dei boschi del Doriath intero. Il saggio druido annuendo accettava un compito da sempre rispettato.
Rosie O'Ryen, giovane donna, saggia e abile signora del Nord. La fiera druida dai capelli rossi fu confermata nel suo territorio, con la nuova importante carica di Grande Druida di Amon la Guerriera.
Molti erano gli assenti a quel sacro Concilio. Gersen, Grande Druido di HammerHeim, Irouel D'Ourden, Arpax En'Doriath, Airas Eleinad, Iris Howck, e molti altri non erano presenti.
D'un tratto, mentre i saggi dibattevano su soluzioni politiche per la salvaguardia dell'Equilibrio di Ardania, come un ticchettio di artigli sulla pietra fece volgere lo sguardo dei druidi. Minuscolo in un angolo dell'immensa sala, un uccello dal piumaggio meravigliosamente colorato pigolò. Un batter di ali e volò sul grande tavolo di marmo della sala del consiglio. Sorpresi i druidi tutti videro l'animale appollaiarsi comodamente tra le braccia del loro Gerofante e assunsero che il volatile volesse partecipare alla discussione.
Forse grazie alla delicata presenza del pennuto, un clima di pace e armonia vegliava sull'imponente sacra Fortezza druidica. Si affrontarono temi pericolosi e delicati e vennero prese decisioni importanti, che solo i Druidi e la Grande Madre possono comprendere. Decisioni che anche se esplicate, rimarrebbero oscure ai più.
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