Il vecchio Zyan sembrava un po’ turbato, mentre seguiva il capitano nella sua cabina i suoi occhi tristi fissavano il terreno. Entrati nella lussuosa cabina il capitano si stravaccò sulla sua poltrona e fece un cenno all’ospite. Prontamente Tardo inizio mesto il suo resoconto.
- Ecco Capitano, sono davvero molto addolorato, e solo Crom sa quanto…. Ho pregato per giorni e notti in cerca della pace ma non riesco a riuscire a dimenticare quel gesto… Eravamo in mare io e Tacchino, ad un tratto un enorme mostro mai visto prima sbuca dalle profondità più remote e ci insegue, inutile dire che era più veloce della mia piccola barchetta, ad un tratto quando tutto sembrava perso, Tacchino nel gesto più eroico che io abbia mai potuto vedere, mi spinse a terra mentre si tuffava in mare per attirare l’orrendo incubo, tutto quello che ricordo dopo è che il mozzo prontamente aveva fatto ritorno all’isola, e di Tacchino nessuna traccia…
Il Capitano restò per un po’ silenzioso, poi in un impeto di rabbia il suo pugno si abbatté sulla povera incosciente scrivania di duro legno. Tardo rimase in silenzio e con il capo chino.
- Tacchino è stato un eroe, e noi Corsari Scarlatti agognano vendetta! E vendetta sarà!! Questa sera stessa quel dannato mostro dei miei stivali finirà nella pentola di Bruma!!
Congedato Tardo, il Capitano iniziò a studiare le mappe marine, alla ricerca del dettagliato punto che gli era stato indicato. Dopo alcune ore il sole calò e i Corsari come ogni sera erano pronti a salpare per i mari di Ardania in cerca di ricchezza e vendetta….
Arrivati nel preciso punto ecco il mostro affiorare dalle profondità marine!!
Con una abile manovra i Corsari Scarlatti accerchiamo il mostro, tempestandolo di una pioggia di frecce e magie! Nonostante fosse anche capace di lanciare strane formule le frecce precise degli arcieri corsari non lasciavano scampo a quell’orrore degli abissi! Questa volta aveva incontrato coloro che sono persino più forti di lui nel suo stesso ambiente, il mare!
 
Dopo aver annientato l’enorme orrore, il capitano iniziò a squartarlo per prendere la sua carne e con sommo rammarico trovò nel suo interno la bandana scarlatta di Tacchino e il suo medaglione. I Corsari vedendo ciò capirono subito la fine che il loro compagno aveva fatto. Un gesto di grande onore che sarebbe rimasto per sempre nei cuori di tutti e sopratutto del vecchio Zyan.
Il Capitano pregò la sua dea Danu affinchè accogliesse con onore un degno fratello di mare che aveva dato la sua vita in cambio di un'altra. Con il cappello sul cuore, tutti i Corsari Scarlatti dettero l’ultimo saluto ad un grande corsaro che ricorderanno sempre!
 
Dopo qualche minuto di silenzio per salutare degnamente la dipartita di Tacchino, la ciurma intera si diresse verso nuove mete, solcando i mari e cercando sfogo per la rabbia che aveva con sè. Un amico era stato vendicato, ma l'amarezza della perdita di un compagno di mare non può colmarsi in alcun modo.
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