Ireuel, il Signore dei Sogni
Scritto da : STAFF in data : 01/08/2006 11:16:15

La storia del Signore dei Sogni, chiamato “Sarkalesh” dal popolo Vilderon e noto come “Ireuel, il signore dell'incubo e della Paura” dalle antiche scritture umane concernenti “gli Spettri”, iniziò molto tempo prima della venuta di Armisael, Zeliel la bestia e Shamusiel. Il primo evento degno di nota nella storia contemporanea viene registrato nel diario di Orcam de Leon.

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“Ricordo che era il 6 Postapritore 269. A quel tempo ero Gran Maestro del Tempio di Rotiniel, avevo poco tempo per me stesso… Quel giorno decisi di esplorare un po’ quella grotta dei Vilderon tra Ilkorin e Ceoris. La grotta era deserta, quando per caso incontrai una creatura non morta, uno scheletro ben armato, che prontamente attaccai. Fui molto stupito quando egli mi parlò. Demejan, così disse di chiamarsi, un tempo era stato un guerriero Vilderon molto dotto: capace di parlare e comprendere la lingua comune. Duellammo, in punto di venire sconfitto egli disse di essere il guardiano del Signore dei Sogni e mi confidò che se mai il suo padrone si fosse risvegliato avrebbe distrutto ogni cosa. In cambio della sua vita mi promise che non avrebbe ucciso nessuno nel suo posto di guardia, e che si sarebbe limitato a scacciare via gli intrusi. Per dimostrare la sua esistenza agli altri abitanti del Doriath gli chiesi di staccarsi un femore, ed egli lo fece.

Uscito dalla grotta inviai tramite un falco una missiva al Tempio, affinché paladini partissero al galoppo ad informare la gente del Doriath. Rientrai nella grotta, lo scheletro animato mi venne incontro: era stato attaccato da un gruppo di "divora magia" e in preda al panico aveva invocato il secondo guardiano "M", un enorme demone che tuttavia nulla poteva contro questi potenti esseri. Fu allora che nonostante il mio scadente equipaggiamento sterminai le bestie salvando il demone. Egli aveva abbattuto Demejan, che a suo dire aveva fatto un buon lavoro, ma non serviva più. Contrassi col secondo guardiano il patto che avevo contratto col primo, ed anche a lui chiesi un oggetto che avrebbe potuto dimostrare la sua esistenza. Egli prese una piuma dal mio zaino e con arcane parole la maledisse mutandone il colore. Quando la toccai un'inebriante energia negativa mi invase il corpo, ma grazie alla fede non piegò le mie resistenze.

Non sazio di conoscenza chiesi a "M" le informazioni che Demejan non era stato capace di fornirmi. Egli mi rispose dicendomi tre semplici concetti, che riporto testualmente:
Il signore dei sogni avrebbe riposato nel cimitero solo fino al giorno successivo.
Il signore dei sogni è padrone dei sogni e delle creature che in essi dimorano.
Se lo svegliassimo spazzerebbe via tutti quelli che lo incrocerebbero con il solo sguardo.
In quel momento salutai il demone, assicurandogli che avrei fatto il possibile per evitare il risveglio del suo padrone, e montato sul fedele Ancalogon corsi alla volta di Ceoris, Ilkorin e Tiond. Andando via, M mi disse di gettare la piuma il giorno successivo, giacchè tenendola sarei andato incontro a qualcosa di peggiore della morte…
Non lo feci, nascosi la piuma nel doppio fondo di un baule nel tempio di Rotiniel, e lì la lasciai per mesi, quasi dimenticandone l’esistenza. Venne poi il giorno in cui, provato dai tanti impegni, lasciai ogni carica a Lindel. Al termine della cerimonia, presala da parte, le notificai la presenza del potente artefatto, mettendola in guardia da non prendere mai la piuma tra le mani.”
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Almeno un anno passò da quel giorno, quando a Rotiniel giunse un elfo della Splendente, Araknes, che aveva letto il libro che Orcam aveva scritto sul suo incontro, e sembrava interessato alla piuma. Egli raccontò di aver stretto un patto con un demone di nome Elgh'and, promettendogli l’artefatto in cambio della vista, che aveva perduto in un combattimento. Il demone gli restituì l’uso degli occhi, ma gli lanciò una maledizione, per star certo che avrebbe mantenuto la parola. Di fronte le implorazioni dell’elfo, Orcam acconsentì acchè la piuma lasciasse il luogo che tanto a lungo l’aveva custodita egregiamente. Accadde tuttavia che, come un tempo Orcam non volle separarsi dalla piuma, così Araknes evitò di consegnarla al demone, nel timore che gli avrebbe dato un qualche ignoto potere.

In realtà la piuma non aveva nessun potere. Ma Elgh'and come molti altri demoni la desideravano perchè il Signode dei Sogni aveva stabilito che il demone che l'avesse riportata al suo “primo custode”, la cui identità rimane ignota, sarebbe diventato il suo secondo custode, al posto di “M” che a quanto risulta è stato abbattuto dal suo padrone stesso, in quanto la maledizione della piuma non aveva funzionato a dovere, lasciando il mezz’elfo di Rotiniel in vita.

A seguito del comportamento di Araknes, Ondolinde fu vittima di un imponente attacco di creature demoniache, da cui si difese con l’aiuto delle città elfiche… ma era solo un’inizio.

Il demone antico Elgh'and, che guidava l’esercito, escogitò infine un astuto tranello, fuggendo dentro un portale che terminava nelle bianche terre di Helcaraxe. Qualcosa non andò secondo i suoi piani, perché elfi e nordici, seppur rischiando a lungo lo scontro armato, alla fine non combatterono tra loro, e per una volta parlarono, cercando di organizzarsi contro un nemico comune.
Qualche giorno dopo si tenne un concilio a Ceoris in cui fu stabilito che la Piuma era troppo pericolosa per Ondolinde, ma che comunque non doveva assolutamente cadere nelle mani dei demoni. Si decise quindi che quanto prima la piuma sarebbe dovuta essere trasferita a Paranor dove sarebbe stata custodita.

Nel frattempo altri demoni si erano interessati alla piuma e al Signore dei Sogni. Tra questi un piccolo demone di nome Kutz'un con il potere di assumere le sembianze e la voce di qualsiasi essere benchè fosse privo di un aspetto proprio. Il giorno stabilito per il trasferimento della piuma da Ondolinde a Paranor, Kutz’un si introdusse nel palazzo del Tulip, assumendo le sembianze di alcuni illustri cittadini di Ondolinde. Scoperta l’esatta ubicazione della piuma nel palazzo si tramutò in una donna lì presente, parente della Bianca Dama, gettando nel panico e nello sgomento gli astanti, che ormai non si fidavano più l’uno delle sembianze dell’altro. A un passo dalla meta fu però smascherato con delle domande a trabocchetto, e il suo tentativo respinto. Egli riuscì comunque a scoprire che la piuma sarebbe stata nascosta a Paranor. Come il primo custode svelò un giorno al druido Abis: uccidere i custodi del Signore dei Sogni avrebbe avuto l'effetto di risvegliare quest'ultimo. Evento che avrebbe provocato impensabili catastrofi. Cedere la piuma al demone avrebbe probabilmente solo cessato le violenze. Forse per mancanza di fiducia, gli abitanti di Ardania continuarono invece a combattere gli aspiranti custodi, rifiutandosi di consegnare la piuma.

Pochi giorni dopo avvenne la più grande battaglia tra umanoidi e demoni che si ricordi; in soccorso di Ondolinde e delle città elfiche accorsero anche Druidi, Amon, Hammereim e la stessa Helcaraxe. Elgh'and infatti si presentò ad Ondolinde per reclamare un'ultima volta la piuma. Corse dentro la città senza che nessuno riuscisse a ostacolarlo ed entrato nella sala del Tulip dove evocò un pentacolo e una vasta schiera di demoni maggiori, minacciò di dar fuoco al Tulip. Cercò anche di mettere gli elfi e il popolo amoniano l'uno contro l'altro ma non funzionò. Dopo un lungo e sanguinoso scontro il demone venne nuovamente scacciato.




In quei concitati momenti Kut’zun assunse la forma di un druido a Paranor, ma non riuscì a scoprire dove la piuma fosse nascosta. Mentre le schiere di demoni si ritiravano da Ondolinde egli, stizzito, avvertì Elgh’and della presenza della piuma a Paranor. L’attacco violento all’isola che seguì questa rivelazione fu comunque vano, e la piuma fu mantenuta al sicuro, al prezzo di grandi perdite.

Elgh'and tuttavia non aveva ancora rinunciato alla piuma e ideò dei piani sul primo portatore della piuma, Orcam de Leon. Questa volta infatti si presentò a Rotiniel, invadendola con una schiera senza fine di creature scheletriche, minacciando di raderla al suolo con la sua armata se “il profano” non si fosse consegnato. Dopo una lunga battaglia, quando tutto sembrava volgere al peggio, Orcam si consegnò al demone per evitare la distruzione di ciò che aveva di più caro. Con un audace piano, l’accademia elfica riuscì a riprodurre una copia della piuma nera, che scambiarono con Orcam alcuni mesi dopo la sua cattura. Una volta ottenuto ciò che desiderava, Elgh'and sparì dalla circolazione.

Pochi giorni prima, all'insaputa di Elgh'and, un altro demone si era interessato all’artefatto. Un demone che il circolo druidico già conosceva da tempo. Tjodalv, il signore dei ghiacci, il cui unico grande potere era quello di poter controllare completamente la sua anima, cioè di trasmigrarla a piacere da un corpo all'altro, da un oggetto all'altro o dall'abisso a qualsiasi altro piano d'esistenza. Ossia dal punto di vista degli uomini… era immortale. Poco prima che la falsa piuma venisse consegnata, Tjodalv attaccò in forze Paranor e setacciando il castello con i suoi servitori riuscì infine a trovare e impossessarsi della vera piuma.

Anche Tjodalv dopo quel giorno sparì dalla circolazione. Non si ebbero notizie della sorte dei due demoni e chi sia diventato il secondo custode. Tuttavia è facile ipotizzare che il Signore dei Sogni non si sia più risvegliato. Come suggerì Sir Magnus, l'ultimo paladino, ad uno dei concili di Ceoris, il sonno di Ireuel rimane un fatto di vitale importanza in quanto rimanendo dormiente la lotta degli spettri infine verrà in terrotta e il mondo sarebbe salvo. Questi Custodi dovranno essere trovati e attentamente controllati.

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