A volte è strano come da particolari eventi, come il salvataggio di un amico da un'isola lontana, portino alla scoperta di ben altre cose, che mai si sarebbe immaginato poter trovare.
Successe così, che scoprimmo quella caverna e le meraviglie che all'interno v'erano nascoste..fin dal princio ci domandammo, se qualcun'altro prima di noi, aveva mai messo piede là sotto.
...decidemmo così di scendere, un piccolo gruppo di esplorazione...io..Amandil..e Quaeril..eravamo noi tre soli, e non sapevamo nemmeno cosa ci avrebbe atteso sotto quelle umide caverne...
Fin dal principio non fu facile entrare, la cascata che gorgogliava fresca e serena, aveva dato vita col passare del tempo, ad un miscuglio disgustoso di melme, che non esitarono un istante ad attaccarci..
...erano talmente tante che il pantano dei corpi che ne rimase, imbrattò tutta la zona antistante l'entrata...il viaggio iniziava male, e stava per diventare ancora peggio..
 
...lo confermarono le pietre che ci crollarono addosso lungo il corridoio. Quella parte della caverna era evidentemente crollata, ogni minimo rumore o movimento ne faceva cadere grossi pezzi della volta...la superficie pericolante però non ci fece desistere dal proseguire.
Il corridoio si apriva in una piccola sala dalle pareti rocciose, dei rumori pesanti e cupi provennero in prossimità dell'apertura che ci si parò davanti, l'ombre inconfondibili che si proiettarono alla luce fioca di alcune torce, ci fecero immediatamente capire da cosa fosse abitata quella caverna.
Erano Troll di caverna, grossi ed affamati, che si avventarono su di noi, che inavvertitamente avevamo invaso la loro casa...
Purtroppo per loro questa volta la forza non fu sufficiente a fermarci..così che dopo pochi minuti, la terra e le rocce della sala, rilucevano già del loro sangue nero e caldo, che lentamente scorreva imbrattando tutt'intorno.
Numerose casse giacevano sparse, accatastate di fianco le pareti, e un baule di metallo spiccava in mezzo ad esse. Sembrava quasi invitare gli ignari passanti, a scoprire quale fosse il suo contenuto..
...con un pò di timore provammo ad aprire la serratura, temendo che qualche trappola ci privasse della vita, ma stranamente, e senza quasi fatica, questa si aprì rivelando il contenuto dello strano baule.
Qualche cianfrusaglia all'interno, e un libro scritto in linguaggio comune, erano la prova che quella grotta, non era da sempre stata disabitata...
Il libro in particolare, sembrava il diario di un qualche marinaio..o sventurato viaggiatore, che per un naufragio era approdato sull'isola trovando rifugio in quelle caverne...dalle quali a quanto pare..non era mai più uscito..
  
Le ultime parole erano inquietanti, sembrava che qualcosa di spaventoso, di più terribile dei troll, si nascondesse nelle profondità di quelle caverne e che forse, attendeva ancora che qualcuno lo rivelasse...
Avanzavamo sempre più in basso, respirare diveniva sempre più faticoso, sia perchè ormai la profondità era divenuta consistente, sia perchè la presenza e il sudiciume dei troll, appestavano l'aria come un morbo insopportabile..
..nonostante la fatica di aprirci la strada tra i troll indispettiti dalla nostra presenza, e i pipistrelli enormi che si nascondevano nell'oscurità di quelle caverne, giungemmo infine ad una voragine nella roccia del pavimento, che sembrava scendere verso il basso perdendosi nell'oscurità di chissà quale altra stanza sotterranea...
...ad ogni modo, la discesa declinava dolcemente verso il basso, e la luce ci fu subito visibile nel momento in cui sbucando dall'altra parte. Dinnanzi a noi si presentò un'altra grande sala, con degli enormi funghi che spuntavano dalle pareti..tutt'intorno c'erano riflessi azzurri e lucenti, che contribuivano ad illuminare gli ambienti altrimenti destinati a piombare nell'oscurità più cupa..
...rumori disumani, così come erano stati descritti nel libro dello sfortunato avventuriero, provenivano dalle sale adiacenti, le tracce erano inconfondibili, c'erano altri troll e non solo..anche enormi Ogre, banchettavano sui resti di quello che doveva essere stato il loro ultimo pasto..la battaglia non fu facile, ma ancora una volta la fortuna ci sorrise, un pesante sacco pendeva dalla cintola di uno di essi e all'interno trovammo gli oggetti che dovevano essere appartenuti ad uno sventurato arcere, caduto preda di quei mostri.
Ad un tratto però qualcosa ci distolse..dei ruggiti fin troppo familiari provenivano da una delle stanze che avevamo superato..erano inconfondibilmente dei draghi, e stavano stranamente combattendo dei troll che si erano avventurati in uno dei corridoi laterali...
..ci precipitammo sul posto, ma le carcasse dei troll di caverna, giacevano già riverse a terra, e i tre piccoli di drago si scagliarono contro di noi tutti assieme...non fu facile..per la prima volta da quando eravamo scesi lì sotto, sentii la gelida mano della Morte carezzarmi..dovemmo ripiegare, indietreggiando negli ambienti precedenti, per arginare la furia dei tre draghetti, ma alla fine uno dopo l'altro caddero anch'essi lasciandoci stremati, ma vincitori..
...eravamo soddisfatti, eravamo carichi di tesori raccolti dai mostri, equipaggiamento e soprattutto, eravamo felici di essere ancora vivi e poter tornare indietro a raccontare di questa inaspettata avventura..
Qualcosa attirò però la nostra attenzione...i cristalli rilucevano affascinanti, proiettando bagliori azzurri e bianchi sulle pareti rocciose..ma c'era qualcosa...c'era qualcos'altro che si nascondeva lì sotto, e sapevamo di esserci vicini...molto vicini...
Man mano che avanzavamo nei corridoi ormai silenziosi e vuoti, una sensazione pervase tutti noi, ci sentivamo stranamente a disagio..complice forse quel silenzio innaturale, sentivamo come stessimo facendo qualcosa che non andava fatto. Potevamo percepire sebbene inconsapevolmente una potenza millenaria che sembrava sovrastarci anche solo con la sua presenza.
Ciò nonostante avanzammo, e Lui...era là..il bagliore freddo dei suoi occhi si accese nel buio del suo nascondiglio, e quel gesto bastò ad intimarci di non continuare.
Non ci aveva scorto, ma sembrava come quello sguardo potesse trapassare, la roccia, il silenzio..e la tenebra.
Mi feci coraggio...dovevo vederlo...dovevo rischiare anche solo un istante o scendere laggiù non avrebbe avuto alcun senso.
Mi mossi furtivo, lentamente e in silenzio, aguzzando la vista e l'udito, a percepire ogni minimo movimento o rumore. Oltrepassai la strettoia e lo spettacolo che mi si presentò davanti, mi lasciò senza fiato. Migliaia di bagliori di cristallo sfaccettato, illuminavano la stanza in uno spettacolo talmente affascinante e splendido, che quasi mi fece dimenticare di prestare attenzione.
Distolsi lo sguardo e il sangue mi si gelò nelle vene, nel momento in cui sopra i cristalli multicolore si levò fiera e terribile la testa di un enorme drago...il suo sguardo tranquillo e serio, sembrava scrutare con severità tutt'intorno, la saggezza e la potenza che sprigionava mi lasciarono incantato e paralizzato di timore e riverenza..
Mosse la possente coda e solo allora vidi la montagna di tesori su cui se ne stava tranquillamente adagiato...le sue scaglie del color di cristallo riflettevano i bagliori della stanza, in una visione spaventosa e incredibile al tempo stesso.
Quando finalmente riuscii a muovermi, mi diressi arretrando verso l'uscita, era impensabile affrontarlo in tre, così come era impensabile sottrarre qualcosa da quel tesoro senza che lui se ne avvedesse. Ma forse in fondo era giusto così, era destino che quella creatura e tutte le sue ricchezze tornassero dimenticate nella profondità della terra, aspettando che qualcun'altro come noi..casualmente un giorno o l'altro ci si imbattesse.
Ripercorremmo la strada a ritroso, risbucando infine all'aperto.
Il portale ci ricondusse sani e salvi alla Perla, esausti ma felici..e non senza prima aver dato un'ultimo sguardo all'entrata della grotta con tutto ciò che ci eravamo lasciati dietro: il tesoro, il drago e le altre meraviglie che noi e forse chissà.. pochi altri, avevano avuto la fortuna di poter vedere..
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