Villaggio Qwaylar: rito della fertilità
Scritto da : Obradesk in data : 13/08/2006 12:32:24

Era una notte come tante al villaggio Qwaylar e Testa di Papaia ronfava e ruttava come ogni giorno, mentre Nziga continuava a giocherellare con gambe e braccia appartenenti a qualche malcapitato predone. D’un tratto due forestieri raggiungono il grande falò al centro del villaggio. Testa di Papaia salutandoli con un pigro cenno si avvicina ai due. Questi dicon di chiamarsi Abbandon Majere e Naamah, di venire da Amon e di essere una coppia di sposi in viaggio. Immediatamente Papaia regala loro una maschera tribale in segno di amicizia mentre Nziga, che nel frattempo di era avvicinata incuriosita, porge loro una gamba monca sempre in segno di amicizia. I due novelli sposi spiegano a Nziga e a Testa di Papaia che il loro non è soltanto un viaggio di piacere, ma che sono venuti al villaggio perché hanno sentito parlare del famosissimo Rito della Fertilità dei Qwaylar ed avendo loro problemi nel concepire un pargolo avevano ben pensato di rivolgersi agli Stregoni del villaggio per sottoporsi a questo antico rito. Nziga e Papaia accettano di praticare il rito e la cerimonia può aver inizio.

Come prima cosa i duq Qwaylar fanno denudare gli sposi e li vestono unicamente con una ghirlanda di foglie ed una collana sacra in osso. Dopodiché i due amoniani vengono fatti sdraiare sull’erba dinnanzi al sacro fuoco.

Dopodiché intorno a loro vengono messe varie cose e soprattutto gli vengono dati da mangiare dei funghi allucinogeni.

Nziga a quel punto alimenta con una magia il fuoco sacro e, porgendo ad Abbandon Majere una lancia Qwaylar, dice:”Che il Grande Spirito, dia all’uomo bianco lo stesso vigore e sia infallibile como lancia Qwaylar!”



Dopodiché è il turno della mezz’elfa Naamah cui Papaia consegna un barile pieno di acqua e dice:”Che Grande spirito faccia che tuo stomaco si riempirà di bimbi como barilo di acqua!”



Una volta consegnati la lancia ed il barile i due Stregoni prendono del fango e della melma da terra e spalmano tutto nel volto e nel corpo dei due sposini.

Papaia conclude i rituali invocando il Grande Spirito e chiedendo che sia data vita nella pancia della mezz’elfa; mentre Nziga si preoccupa che Abbandon Majere, mentre attendono l’arrivo del bambino, faccia “divertire” adeguatamente la sua sposa.

Il rito si conclude con una danza intorno al fuoco

“Mi sento fortissimo!” esclama Majere. “Basta che tu sia fortissimo a i momento giusto” Replica Papaia. “Non preoccuparti, sarò come la lancia Qwaylar!” Risponde Abbandon Majere. E Nziga, preoccupata dell’interpretazione simbolica che Abbandon Majere potrebbe dare alla lancia, replica precisando:”Si, face como lancia, ma basta che tu no sia veloce como lancia!!!” Così tra le risate ed un dono fatto al villaggio da parte degli sposini, il rito ha conclusione.

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