Tiond: eco di racconti
Scritto da : Meilyl en Sheer in data : 23/08/2006 13:36:07

*Una pergamena decorata con disegni di fili d’erba viene attaccata alla bacheca di Tiond*

Fratelli cari, diverso tempo è ormai trascorso dall’ultimo incontro al laghetto delle fate e vorrei per una sera che impegni e diletti personali siano messi da parte, per godere di nuovo della reciproca compagnia.
Che le stelle risplendano sulle ali delle fate e lo stormire delle fronde accompagni i nostri racconti in questa serata che sarà dedicata al bosco, alle antiche querce, che custodiscono i saperi della Verde e alle sue creature, che vivono in un’ armonia di versi e suoni.
Sarà la mia voce a dar vita al primo racconto e vorrei che siano le vostre a continuare con altre storie, un canto di voci alterne che allieteranno la selva e gli Dei. Ricordo con dolcezza le composizioni di Nerin, Kayr e le giovani Foglie al tempio di Earlann e vorrei che la stessa commozione accompagni la sera di alduya 3 Antedain alla nona ora e mezza al laghetto ai piedi della Verde.
E’ inoltre mio desiderio convocare i fratelli della Splendente e il Sacro Ordine Sacerdotale, invierò delle missive ma vi chiedo di essere la mia eco nell’invitare coloro che incontrerete; in particolare tor Chieliant che dimora nella tranquilla Ceoris, farà bene al suo animo sedere per poche ore assieme ai fratelli.
*firma aggraziata*
Meilyl en Sheer, Lasse Calen en'Tiond

Cosi dunque il popolo si riunisce al calar del sole intorno al laghetto incantato e la serata ha inizio con un caldo bentornato ai fratelli Gareth Jaxx e Imoen che reduci di un naufragio solo da pochi giorni hanno potuto fare ritorno a Tiond.

Meilyl en Sheer: “Tiond lieta di riavere i suoi fratelli, di rivedere i vostri volti e di sapervi di nuovo al sicuro”
Cosi parlando la Lasse Calen en’ Tiond porge dei nuovi manti fra gli applausi dei fratelli.




La serata prosegue con la comunicazione di quanto deciso dal Consiglio circa le richieste di permesso per far visita a Tiond:

Meilyl en Sheer: “In questo periodo ci è stato chiesto di valutare le richieste di permsso per soggiornare alla Verde i rappresentanti del popolo hanno cercato di comprendere il pensiero dei cittadini e il Consiglio ne ha preso atto.
Vi comunico che la richiesta dell'umano Diriel, fratello di Amrasil, nostra Lasse, non è stata accolta. Tuttavia verrà invitato a soggiornare nella locanda di Ilkorin per avere la possibilità di interagire con il nostro popolo.
La richiesta della mezzelfa di nome Estel non è stata accolta. Per ora abbiamo poche conoscenze e non abbiamo ritenuto opportuno concederle il permesso, ma queste scelte sono passibili di mutamento qualora dovessimo renderci conto che sono persone meritevoli.
Ci arrivano moltissime richieste di permesso, ma questa selva è sacra e stà a noi mantenerne il delicato equilibrio preservandola da interventi esterni.

Infine vi sono le richieste di Lilith Calie ed Edwyn: con la possibilità di scegliere liberamente concessa da Ondolinde, nella voce di Limy’en e Fartux, abbiamo deciso di accettare questi fratelli per ringraziarli di quanto in passato fecero per Tiond, poiché come recita la Via, non saranno dimenticati amici e nemici.
Per evitare di creare confusione verrà loro chiesto di non indossare il manto di Rotiniel e verranno chiamati Calen Sulie, Venti Verdi che consentirà loro di venire e andare liberamente. I loro nomi risulteranno su un libro posto in biblioteca per confermare quanto detto stasera e consultabili da tutti i fratelli a venire."

Dopo qualche commento la Verde Foglia riprende la parola per dare inizio ai racconti:

Meilyl en Sheer: “Vorrei cominciare con il primo racconto che, come scrissi nella bacheca, riguarda il bosco. Credo sia stato scritto da un umano a giudicare dalla parole, egli tuttavia ha saputo cogliere ogni particolare del bosco, anche quello apparentemente insignificante ed io credo che leggerlo assieme ci aiuti a provare la stessa meraviglia per ciò che gli Dei ci hanno donato.
Da queste splendide fate a questi piccoli fiori nascosti dietro i tronchi su cui sediamo…”

E cosi iniziò a narrare di colei che camminando nel bosco osservava le foglie cadere nell’ultimo giorno d’estate, abbracciava un antica quercia condividendo con lei gli eventi di quella stagione, ascoltava il canto di un uccello notturno che riportava la storia di un cavaliere, e quel trillo delicato infine pronunciò il suo nome, la Signora del Bosco..

Sotto lo sguardo assorto dei fratelli la Lasse Calen fermò le corde dell’arpa che con dolci note aveva accompagnato la storia e rimase in silenzio con occhi lucidi e l’animo toccato dalle parole che ella stessa aveva recitato.

Meilyl en Sheer: “ Questi pensieri cosi semplici eppure profondi, credo dovrebbero albergare in ognuno di noi. Non ho molto da aggiungere poiché questo racconto mi commuove ogni volta…”






Fu Nerin Meoi, giovane e promettente Foglia, a proseguire con la storia che sua madre soleva raccontargli da bambino.

Nerin Meoi: “Potrei narrarvi una breve storia che mi fu raccontata da mia madre, una sera d’estate come questa.. seduti comodamente su di un tronco ricoperto di morbido muschio fra le verdi fronde del nostro bosco, concessoci da Earlann, sulle rive del fiume danzante.
Ricordo ancora la sua voce soave, quasi una melodia accompagnata dal debole suono delle acque.
Ricordo la luce delle stelle brillare negli occhi di mia madre e quella della luna inargentare le fronde degli alberi, ancora bagnate dalla pioggia del pomeriggio.
Questa storia, la storia di due alberi, precisamente di due salici… Una storia d’amore.
Un rivo limpido li divideva, per anni ed anni solo deboli sussurri poterono mandarsi.
Messaggi di foglie mosse dal vento o scricchiolii di tronchi e di rami.
Messaggi colmi d’amore ma anche di tristezza….”


Al romantico racconto risposero sorrisi e commenti di ammirazione, per la grazia delle sue parole e la magia del racconto.
Fu cosi la Lasse Calen a riprendere la parola chiedendogli di recitare le parole di giuramento che legano ogni sindar alla Verde.



Le parole nella lingua degli antichi echeggiarono ancora una volta saldando lo spirito di un figlio degli Dei ai suoi fratelli,
nell’amore di Beltaine,
nella coraggio di Suldanas,
nel vincolo della Fratellanza.
Il manto Orifoglia fu posto nelle mani di Nerin Meoi, nuovo Ramo della Verde Tiond.


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