La ricostruzione di Seliand
Scritto da : Khain Aurosun in data : 13/10/2006 14:46:02

La mattina del 29 Solfeggiante dell'anno 270 Seliand si presenta completamente distrutta:
le case son bruciate, i tetti minaccian di crollare, la torra di guardia non è che un insieme di rovine.



La Bestia si è scatenata e ha fatto scempio degli abitanti e di quanti han tentanto, inutilmente, di difender il villaggio.
I sopravissuti, in larga parte feriti, son stati portati a Amon dove ci si è occupati di loro al Sanatorio;
gli sfollati han trovato là un luogo dove dormire.



Nei giorni seguenti la Bestia verrà nuovamente imprigionata nell'abisso ma le tracce del suo passaggio rimangono...




Animati dalla volontà di fornir aiuto e assistenza alla popolazione così gravemente provata, un gruppo di esuli di Amon ha deciso di far quanto in loro potere per aiutar Seliand.
Dopo aver comunicato ai Templari d'Oriente le loro intenzioni, la sera del 12 Orifoglia i muli vengon caricati a Hammerheim di quanto il gruppo ha raccolto.
Il ritrovo è alle porte della città dove altri si aggregano per fornir aiuto.



E' un gruppo eterogeneo quello che lascia la città ma ben armato: la minaccia dei demoni continua ad esser reale assieme alla presenza di briganti.
La carovana passa il centro di Nosper e si dirige verso Seliand, obbiettivo della consegna.

Prima del ponte i cavalieri si fermano: ad attenderli vi è una scorta di Amon ma soprattutto vi è la Vestale Finwe Elparwe.



A lei gli esiliati consegnano quanto han raccolto: vi son minerali quali ferro, bronzo e rame, cotone, bende, erbe medicamentose, legname, pietre, frutta e molto cibo.
In pochi giorni di duro lavoro gli uomini han raccolto quanto han potuto sapendo che la velocità sarebbe stata essenziale.



I muli e i lama vengon consegnati col loro prezioso carico alla scorta che si dirigerà alla volta di Amon.



Da parte dei Templari vi è il ringraziamento per quanto consegnato, da parte degli esiliati la certezza che l'Ordine religioso saprà utilizzar per la ricostruzione del villaggio quanto fornito.



In tutti, coloro che ora indossan il mantello rosso e quanti invece son stati cacciati dalla città,
vi è il desiderio che Seliand torni quella che era e che i suoi abitanti possan tornare a viverci.


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