[Druidi] Alban Elued - Equinozio d'autunno
Scritto da : Rosie O'Ryen in data : 17/10/2006 08:58:59

Era trascorsa la ventunesima ora del 22 solfeggiante dell'anno 270. Le navi con le chiglia accostate rappresentavano il ponte che univa il continente all'Isola Vittoria. Le genti sopraggiunte venivano accompagnate e accolte dai fratelli e dalle sorelle dell'Ordine druidico. Abis, Aja, Ghijas, Jaden, Taurnill, Rosie, distribuivano coroncine, ramoscelli, torce e indicavano i tronchi su cui poggiarsi. Fino al cenno suo: Dagon Alhazred, Gerofante dell'Ordine Druidico. Richiamandoli a se, i druidi si pongono in cerchio attorno a lui, attendendo le parole che sciolgono i dubbi sul disegno imperscrutabile della Madre. Come le note melodiose che scandiscono una sinfonia equilibrata, le sue parole pervadono l’aria.

"Dia Duit genti e popoli di Ardania, che i questa limpida serata, gemmata di stelle, onorate la Madre della vostra presenza e vi unite a noi nel rinnovare il rito dell'Alban Elued, più comunemente chiamato Equinozio d'Autunno. Prima che il rito abbia inizio e vi introduca ad esso, mi preme ringraziare Lars Dragon che ha concesso a tutti voi di posare i piedi su questo lembo di terra e a noi di ospitarvi. Ringrazio anche le regnanze e le autorità, in particolare, se mi concedete, Amon, che ha concesso un agevole passaggio sino a queste terre, mettendo da parte rancori e ostilità." Il suo radioso sorriso abbraccia tutti i presenti per placarsi nel pronunciare le seguenti "Alban Elued nella tradizione druidica sta per "luce dell'acqua". Esso rappresenta la seconda festività del raccolto nel momento in cui ancora una volta giorno e notte sono in perfetto equilibrio. Come nell'Equinozio di Primavera, l'eterno dualismo è in continuo equilibrio.con la Madre. Si offre oggi simboleggiato dai manti candidi e scuri che indossiamo, come luce e buio che si incontrano, si fondono, si avvicendano, rincorrendosi e rinnovando la vita ciclicamente, in questo imperituro svolgersi ciclico che Ella governa da sempre.

L'autunno ritorna, con esso la luce cede il passo all'oscurità ma saremo noi a conservarla e a farcene portatori, sin quando farà pieno ritorno. A breve accenderemo il Sacro Fuoco con i rametti che vi sono stati donati. Essi sono l'essenza di tredici alberi differenti che simboleggiano e danno il nome a quelli che sono i tredici mesi druidici. Poneteli qui tra il cerchio di pietre mentre ve li elenco.” Con cenno della mano li invita verso il cerchio di pietre

Rosie si accosta e posa tre ramoscelli, imitata ad uno ad uno da ogni presente. “beh.. betulla, luis.. sorbo, nion .. frassino, fearn ... ontano, saille .. salice, huath .. biancospino, druir .. quercia, tinne ... vischio, coli .. nocciolo, nuir .. pruno, egort .. edera, negtal .. tasso, ruis .. sambuco. L'ardere insieme di essi, sarà viva luce per l'anno intero e la Sacra Fiamma verrà poi condotta e custodita a Paranor sino al rinnovarsi nell'anno successivo."

Cosi detto getta alcuni rametti ammonticchiandoli con gli altri, raccogliendosi poi in preghiera.

Indirizza poi la punta sferica del bastone tra i rametti "Madre, tu che infondi, rinnovi e governi scintille di vita, accetta questo dono che noi ti porgiamo. Custodiscici nella tua grazia e nel tuo volere, per il perdurare di quest'anno" poggiando la punta del bastone tra i rami indietreggia di un passo, non appena i legnetti cominciano a scoppiettare per far comparire fiamme danzanti e splendenti che si uniscono in un unico immenso fuoco.



Dagon impugna la torcia e attinge al fuoco, avvicinandola a quella impugnata da Rosie. La torcia viene lambita dal Sacro Fuoco, così come tutte le torce dei presenti che attingono accostandosi gli uni gli altri.



Le parole di Dagon ancora si odono "Impugnate le vostre torce, attinge il fuoco dal vostro vicino e passatelo agli altri, in modo che alberghi in voi, purificandovi e proteggendovi.”



Dagon solleva la torcia al cielo agitandola, mentre bagliori rossastri gli si disegnano sul viso "Ecco il fuoco e con esso la luce. Ora "Elued", l'acqua, anch'essa per dono della Madre fonte inesauribile di vita, custodirà il Sacro Fuoco. Poi calerà sui nostri capi, instillando in noi la luce che ha assorbito." Immerge la torcia nell'acqua spegnendola, la ripone e impugna nuovamente il bastone. Immergendo la punta sferica nell'acqua, un bagliore riverbera sulla superficie liquida. Estratto il bastone lo tiene a mezz'aria per un istante per poi affondarne la base nella nuda terra. " Madre infondi in noi la tua scintilla vitale, aspergendoci con la tua sacra acqua, latrice del fuoco che ci hai donato, benedicendo nel contempo i frutti che presentiamo qui." Una luce si sprigiona dal bastone e sale verso il cielo, che si apre donando una fitta pioggerella al suono melodioso della parole incomprensibili pronunciate da Dagon Alhazred e dai fratelli druidi, cospargendo di piccole goccioline tutti i presenti.

"Ecco la Sacra Acqua custode del Fuoco e della Luce. Che la luce sia custodita in noi sino al suo completo ritorno"
Rosie fa un cenno a Torgrim ForteMaglio, che armeggiando con fuoco e strani dardi sprigiona in cielo miriadi di colori, come stelle rilucenti.

Il rito era compiuto.

Riuniti come fronde dello stesso albero i druidi partirono alla volta della bella e celata ai piu per depositare il Sacro Fuoco attendendo il ricompiersi del ciclo.

Chiudi l'evento

Lo staff di The Miracle Shard (The Miracle) non si assume alcuna responsabilità sui contenuti di un evento. A priori ogni abuso di utilizzo del sistema di anteprima verrà punito . Segnalate gli abusi nell'apposita sezione del sito. .