4 Orifoglia A.I. 270 - La nascita della Fenice
Scritto da : Elenwe Hill in data : 19/10/2006 00:58:14




***Introduzione***

Amareggiati dagli eventi che avevano stravolto la vita politica della capitale degli Edain, avevano abbandonato il mantello smeraldo con l’angoscia nel cuore e si erano sparsi per Ardania.
Chi a Rotiniel, chi a Loknar, chi a Tremec…
Gli esuli volontari, rimettevano pian piano insieme pezzi della loro esistenza.
Ma il fuoco ardeva forte nel loro animo.
Era brace rossastra, bagliore notturno nella cenere.
Era giovane fiamma giallastra, che protende lingue voraci verso l’alto.
Era falò maturo e ben consolidato, che sicuro illumina il buio con tonalità arancio-rossastre e scalda e protegge chi si vi si accosta.
Ognuno di loro bruciava per l’onore, per la difesa del giusto, per la ricerca della conoscenza.
E per il sacro fuoco erano al tempo stesso combustibile e comburente.
Ad esso si scaldavano e bruciando in esso scaldavano, a loro volta, i loro fratelli.
Gli Dei hanno disegni imperscrutabili per i loro figli. Solo la saggezza data dal tempo, dipana agli occhi dei mortali gli arabeschi complicati delle loro trame.
Fu così che il Politico, il Mago ed il Sacerdote incontrarono in tempi diversi il Sommo Sapiente. Egli lenì le loro angoscie e diede forma e direzione alle loro energie.
Il Mago ne parlò col Diplomatico, là nella terra dell’Ovest, nella città che odora di sale.
Il perhedil non era stato con le mani in mano nel frattempo e accettò di buon grado la proposta che i suo amici gli stavano facendo.
Ognuno di loro poi spinse il rapido passo dei destrieri verso ogni reame, alla ricerca di antichi e nuovi fratelli.



Quando tutto fu compiuto, gli intenti consolidati, il luogo preparato e l’amicizia di chi ha vissuto e lavorato per lungo tempo assieme, fiorita in un sentimento di più profonda fratellanza, si riunirono per prestare giuramento e dar vita al loro sogno di sapienza e di pace.
La Confraternita della Fenice avrebbe proteso le fiamme verso la conoscenza, la saggezza e la ricerca della pace, ove ve ne fosse bisogno.




"Io chiamo a testimone gli dei giusti a suggellare le mie parole, chè non siano mendaci, ma pregne di magnanimità!
La mia cerca sarà volta alla conoscenza.
La mia anima sarà lama contro le tenebre, scudo e corazza per le creature di Ardania.
Giammai sarò preda di pensieri ed azioni infauste!
Giammai arrecherò danno a chi persegue il giusto!
Giammai arrecherò offesa ad un mio Confratello!
Osserverò le antiche leggi e l'antico codice!
Perseguirò il prevalere dell'intelletto sulla forza bruta!
Imparerò a parlare solo dopo aver ascoltato e vagliato attentamente ogni possibilità!
Questo è il credo della Confraterita della Fenice!
Perchè la fenice scarlatta risorge dalle ceneri della giustizia!
Perche la fenice scarlatta risorge dalle braci mai sopite della conoscenza!
Perchè sono padre, figlio e fratello della Confraterita della Fenice ed ai suoi ideali giuro eterno rispetto qui, ora e per sempre!
Così diciamo tutti"

“Così diciamo tutti!” risposero in coro i Confratelli.



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