Funerale di Gurth Firehammer
Scritto da : Torak Bergrand in data : 30/12/2004 15:22:07

Il ventinovesimo giorno del mese di Thorreg l’intera comunità di Kar Dorgast si è fermata per onorare il defunto Archon Gurth Firehammer. Alle quindicesima ora del giorno la comunità si è raccolta al tempio per la celebrazione del funerale. Molti Djaredin erano presenti, primi fra tutti lo Djare Thorreg Gridopossente e il Maestro d’arme Bogardan, migliore amico del defunto. Dopo l’arrivo delle delegazioni di Hammerheim e della comunità di mezzelfi stanziati a Ceoris, la cerimonia potè iniziare, presieduta dal Morgat Torak Bergrand.


L’anima del defunto Gurth ha già percorso la “Via del Giusto” e si appresta ad intraprendere la “Via del Saggio e del Guerriero”. Il Morgat perciò benedì 13 monete d’oro affinché il defunto le possa offrire a Korg come tributo in maniera tale da poter entrare a far parte del suo esercito. Inoltre furono benedette anche l’ascia e lo scudo usate di solito dal vecchio Archon e furono poggiate sopra ai resti del defunti, affinché Gurth le possa usare anche nell’oltretomba.

Dopo il rituale funebre anche Hammerheim volle fare un ultimo dono in onore al coraggio che il vecchio Archon dimostrò a combattere per una città che non era la sua: un bellissimo arco lungo, che l’ufficiale Vegan usò l’ultima volta che combattè con Gurth.

Concluse la celebrazione lo djaredin Drakkar che volle innalzare una antica preghiera che veniva tramandata nel suo clan.

“Gurth adesso fai parte del Glorioso Esercito di Korg. L’esercito che siederà in un immensa caverna, la cui volta sarà il cielo, le cui pareti saranno gli alberi ed il vento, ed il pavimento un immensa distesa verde. Vi saranno fiumi ed animali, ed incastonate in montagne montuose, grandi grotte di pietra sottile e trasparente da cui filtrerà la luce di Korg, ed i soldati non avranno mai fame ne sete, mai freddo ne caldo, ed essi veglieranno sul popolo del regno di Djare, scacciando la sventura e gli esseri malvagi che, scelleratamente oseranno minacciarlo. Djarek mio caro amico”

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