Dera, “Signore delle Onde e del Grande Mare” e “Custode delle Arti Arcane”,
è la divinità che completa la sacra Triade e a lei è affidato il culto dei morti.
Per spiegare il mistero che avvolge questa divinità, si ricorre spesso ad alcune parole tratte da uno scritto sacro: “…la stessa sensazione che si prova a camminare su di un ponte: nonostante sia solido e costruito in maniera ineccepibile, esso rimane tuttavia sospeso nel vuoto. Un vuoto pericoloso, che come tale va tenuto in considerazione, poiché fin quando non si attraversa il ponte, nessuno può sapere se esso reggerà anche quando avrà imboccato la via del ritorno…”
Secondo il calendario djaredin, prima della chiusura dell’anno viene dedicato a Dera un intero giorno. Non è di un giorno di festa, ma un’occasione in cui i nani rendono omaggio più che mai ai propri antenati e portano a termine una missione per dimostrare che non hanno nessun tipo di paura nei confronti della magia, la causa del loro lungo esilio per mano dell’ignobile stirpe.
4235° Ciclo Solare
17° giorno di Felekdum
Mentre alcuni mastri e artigiani nani, sotto la guida di Dalain Arthendaim, erano impegnati nella costruzione di un grossa imbarcazione, la “Kughelregen Dera”, che sarebbe servita per la cerimonia serale, Gotdak lo Strillone si avvicinò loro con una notizia molto interessante: una creatura dagli enormi poteri e che faceva uso di arti arcane, si era stabilita presso
un complesso di gallerie nelle Terre Selvagge.
Quella sera la testa della creatura magica sarebbe affondata insieme
ai tomi arcani durante la cerimonia.
I nani si rimisero al lavoro con rinnovato vigore e
trepidazione per la caccia che li attendeva quella sera: stando alle parole di Gotdak, la creatura aveva già seminato morte e terrore tra un gruppo di barbacorta, andava eliminata!
Allo scoccare della ventunesima ora i nani si radunarono in piazza pronti a partire…
…e in poco tempo raggiunsero il complesso di gallerie.
La corsa verso il covo della creatura fu breve e nulla poté fermare l’avanzata dei nani che procedevano come una valanga, investendo chiunque si parasse sul loro cammino.
Presto raggiunsero la meta della loro caccia.
La preda della furia djaredin altri non era che un non morto oscuro e antico dalle notevoli capacità magiche: ma quella sera nulla poteva fermare il manipolo di nani inferociti, gli antenati e Dera stessa li stavano osservando!
Raccolti i resti della creatura, i nani fecero immediatamente ritorno a Kard
per celebrare la cerimonia che si sarebbe svolta in mare.
Queste le parole pronunciate da Grim TulinnOkri, sacerdote di Dera:
“Oggi,cugini, ci siamo radunati per festeggiare e onorare Dera,
Dio dell'aldilà e del "Grande Mare".
Egli protegge i nostri antenati, li accoglie insieme a Korg
Quando la loro vita termina, affinché essi possano combattere
i nemici degli Djaredin anche oltre la loro morte;
Dera veglia su di noi ogni attimo della nostra giornata,
Come un monito costante che ci fa rimanere nel Giusto.
I misteri che questo Dio cela sono innumerevoli,
Ma non dobbiamo avere paura Djaredin!
La paura non è sentimento che uno Djaredin debba provare.
Non provammo paura nel passato,e giammai ne proveremo nel futuro
Perché Dera come Korg e Berzale ci protegge nella vita e nella morte,
nel mare e sulla terra!”
Dalain Arthendaim preparò la nave con i tomi arcani…
…che divennero poi bersaglio dei genieri djaredin.
Subito dopo venne dato fuoco all’imbarcazione…
…e tutti attesero con trepidazione che affondasse.
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