Trascorsero molte notti dopo quella in cui i Cultisti dell’Oscuro avevano contattato Tjodalv tramite l’arpa Voce dell’Abisso e la data prevista per il loro incontro era ormai prossima.
Erano i giorni successivi alla morte di Zeliel per mano di Samangelof quando un portale vermiglio si aprì inaspettatamente entro le mura della Torre Nera e da esso emerse Senoy, il demone stregone al servizio del Signore dei Neri Cancelli.
Rivolgendosi al Principe della Torre Nera, gli disse che, grazie ai Cultisti che avevano creato una situazione propizia per l’uccisione della Bestia, la vittoria finale di Samangelof era sempre più vicina.
Per questo motivo, Egli lo aveva inviato presso di loro con il fine di ottenerne i servigi e avere quindi un nuovo mezzo per raggiungere i suoi scopi.
Sapendo della loro intenzione di incontrare Tjodalv e di indurlo a rendere il martello Giustizia uno strumento dell’Oscuro, Senoy avvertì i Cultisti del pericolo che avrebbero corso in sua presenza poiché vi era la possibilità che quel demone decidesse di sfruttare i suoi poteri per possedere uno di loro, invece che l’arma come essi avevano pianificato.
Poiché Tjodalv era uno dei Custodi di Ireuel, uno degli Spiriti nemici di Samangelof, vederlo confinato nel martello incontrava i desideri di Senoy. Essendo quindi nei suoi interessi che i Cultisti non fallissero, svelò loro il segreto della creazione di potenti vesti protettive che li avrebbero schermati dalla possessione di Tjodalv, celandogli la loro anima.
La stoffa necessaria avrebbe dovuto essere ottenuta facendo tessere tele di ragno etereo da mani di fata e avrebbe dovuto infine essere intrisa di un fluido di origine demoniaca, che lo stesso Senoy donò ai Seguaci dell’Oscuro.
Essi allora lasciarono la Torre Nera e si misero alla ricerca del resto di ciò che sarebbe stato loro necessario.
In principio si avventurarono nelle caverne a Nord di Tiond, dove sterminarono gli aracnidi che vi si rintanavano e si appropriarono delle loro tele.
In seguito si recarono nella Valle degli Unicorni, dove costrinsero le fate a tessere per loro le tele dei ragni, minacciandole di incendiare i luoghi in cui dimoravano se si fossero rifiutate.
Infine, quando non furono più utili, per non lasciare testimoni del loro passaggio, le sterminarono insieme a tutte le altre creature della Valle.
Tornati alla Torre Nera, bagnarono la stoffa con l’intruglio di Senoy e con essa crearono vesti nere per ogni membro del Culto.
Con quegli indumenti protettivi, i Seguaci dell’Oscuro erano infine pronti ad incontrare Tjodalv…
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