La Battaglia Dei Minotauri
Scritto da : Sytloth Daubnahil in data : 27/02/2007 10:39:57

L’oasi di tremec è sempre stata ricordata da tutti per la pace che vi regna incontrastata e i suoi cittadini hanno sempre cercato di mantenere l’oasi accogliente così da offrire agli stranieri una piena ospitalità.
Purtroppo a metà esatta del mese di Dodecabrullo, alcune bestie per metà uname e per metà tori, invasero Tremec riuscendo ad intaccare la tranquillità e la serenità che regnavano sovrane nell’Oasi.
La battaglia dei minotauri sarà ricordata come una delle più dure e lunghe della storia di Tremec, tanto da riuscire a mettere in ginocchio anche l’economia dell’Oasi stessa.
Fu una battaglia cruda e sanguinosa, tanto che parecchi tremecciani persero la vita in questo scontro.
Inizialmente qualche piccolo gruppo di minotauri per ben due volte cercò di riuscire a penetrare all’interno delle Sublimi Porte, ma grazie all’eroismo della gente dell’Oasi, colta alla sprovvista, i loro attacchi furono respinti. La notte stessa del primo attacco da parte dei minotauri, alcuni commercianti che si dirigevano a Tremec con le loro carovane, notarono una strana colonna di fumo provenire da Sud.
Il Sultano, allarmato da queste notizie inviò i suoi migliori esploratori. Solo uno di questi tornò all’Oasi,anche se si trovava in pessime condizioni. Nessun messaggio, da parte di quelle creature è stato riferito al moribondo all’indirizzo del Sultano. Le ultime parole del tremecciano agonizzante, erano confuse ma chiaramente si riuscì a capire “…Sud…Accampamento”. Fu così che l’Oasi intera si mise in allerta. Le Sublimi porte vennero chiuse e il commercio con l’estero interrotto.


Il Visir Dijon Kamal, dopo un colloquio con il Sultano, capì che Tremec non sarebbe riuscita a scacciare questa piaga che era arrivata fino al deserto delle terre selvagge. I minotauri, vedendo i tremecciani in difficoltà approfittarono dell’impreparazione iniziale e con un diversivo riuscirono a rafforzare il loro forte.




Senza perdere alcun istante inviò due messaggeri, uno nel continente elfico presso la città di Rotiniel e uno presso il monastero dei Cavalieri dell’Alba. Una tempestiva risposta arrivò all’Oasi, entrambi i destinatari della richiesta d’aiuto, inviarono dei contingenti presso Tremec.
Dopo notti passate senza chiudere occhio l’Ezzedin era riuscito a pianificare una tattica di guerra che poteva mettere in difficoltà il nemico.
Dopo quasi 7 giorni passati ad osservare i movimenti all’interno dell’Oasi, i minotauri decisero di attaccare ancora;il loro ultimo attacco non aveva per niente a che fare con i precedenti. Un attacco che stava per mettere in crisi le tattiche tremecciane; a guidare le truppe infatti,era un minotauro diverso dalla norma: alto quasi come un Troll, resistente come una roccia e una forza che non aveva limiti. La sua pelle rifletteva la luce dei raggi solari e dava quasi l’impressione di essere ricoperto d’oro. Da solo riusciva a far tremare la terra con il suo fedele martello.
I minotauri non erano, però, gli unici ad essersi organizzati durante quel periodo di tregua. Infatti pronti ad aspettarli vi era l’esercito di Tremec accompagnato dai valorosi Cavalieri dell’Alba e alcuni membri della città di Rotiniel, guidati da Mith Vingan.




Dopo un’accesa battaglia che sfuriò davanti alle Sublimi Porte, il Minotauro Dorato chiamò la ritirata; cercando di riorganizzarsi e preparare un nuovo attacco. L’esercito dell’Oasi e i suoi alleati erano molto più organizzati del loro nemico e,dopo aver accerchiato i pochi sopravvissuti, loro li finirono con le loro spade.




Rimaneva soltanto il loro capo che non aveva nessuna intenzione di arrendersi. Vani furono i suoi tentativi di eliminare il nemico e ben presto anch’egli cadde a terra privo di vita.


Dopo essersi riordinato, l’esercito si diresse verso il forte dei minotauri. Una volta sfondata la cancellata principale, gli uomini si avventarono sul totem con una foga tale da riuscire a farlo cadere in pezzi in pochi istanti.


Prese delle torce e dell’olio appiccarono il fuoco in tutto l’accampamento eliminando cosi ogni traccia di quell’incubo che l’Oasi aveva passato in tutto quel tempo.


I problemi per l’Oasi non finirono lì. Infatti dopo aver esultato per la vittoria appena raggiunta,l’Ezzedin tornò ad analizzare il corpo del Minotauro Dorato. La gemma che era incastonata nel suo martello era sparita. Qualche sciacallo o collezionista di gemme rare era riuscito a sottrarla approfittando della confusione generale. Dopo essersi mostrato di fronte all’Oasi, chiedeva in cambio della gemma, una cifra spropositata. Fu così che mentre contrattava, Kinim il capofamiglia della tenda Kyodrum riuscì a sottrargli la preziosa gemma. Dopo averla messa al sicuro, l’uomo che voleva prendersi gioco dell’Oasi di Tremec, fu arrestato e condotto nella Sala delle Torture.


Dopo aver fatto analizzare dai saggi dell’Oasi, l’Ezzedin decise che doveva essere interpellato il Saggio dell’Est. Nel frattempo riniziarono i lavori di ricostruzione delle mura e finalmente la tranquillità e la pace tornarono a regnare nell’Oasi.

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