Forgiare un ideale: Alba
Scritto da : Brelagoth in data : 23/04/2007 13:51:55

15 Adulain 271

Vicino alla forgia sul lato destro della Fortezza del Sacro Verbo, al cospetto della maestosa catena montuosa dell'Orus Maer, I Cavalieri dell'Alba sono tutti riuniti in religioso silenzio. E' una serata importante, piena di dubbi e speranze. L'atmosfera all'interno del Monastero, nei giorni che avevano succeduto il ritrovamento di un misterioso cristallo nel bosco, bramato da Quentin Valinor, si era fatta tesa e silenziosa. Dopo numerose riunioni si era deciso di incastonare una parte di quel cristallo in un'arma che avrebbe rappresentato l'Ordine intero, unendo così gli ideali dei Cavalieri all'enigmatico cristallo senziente, visto da molti come un dono divino.


Il Gran Maestro acarezza amorevolmente la cassa dove, ancora allo stato grezzo, riposa Alba, la spada che nascerà dopo giorni e giorni di fatiche e sudore. Tutti attendono l'arrivo di Mastro Valiant, il fabbro scelto per la sua abilità che avrà l'onore di dare vita ad Alba.
Al suo arrivo, il Gran Maestro Hickaru, dopo aver profondamente inspirato, inizia a parlare:
"Questa sera viene forgiato un ideale. Dai nostri sforzi e dall'arte di un fabbro, dai nostri spiriti nascerà una spada, che conterrà le virtù di ciascuno di noi."
Si avvicina ad una botte ricolma d'acqua e, dopo essersi incisa il dito con un coltello, inizia a versarvi qualche goccia del suo sangue.
"A testimoniare la nostra unione, ognuno di noi verserà qualche goccia di sangue in quest'acqua dove verrà temprato il metallo."

Nessuno dei Cavalieri mostra alcuna esitazione e, uno dopo l'altro, tutti versano il loro sangue per la nascita di Alba.

La forgia ormai é ormai incandescente. Valiant si libera dei suoi abiti, il calore é quasi insopportabile. Estrae da uno scrigno un martello ricolmo di energia magica, del colore del cielo e lo impugna. Ormai é tutto pronto. A quel punto il Gran Maestro Hickaru si racchiude dapprima in silenziosa preghiera e poi invoca a gran voce il nome di Aengus, affinché guidi Valiant nella forgiatura. Raccoglie dei tizzoni ardenti dalla forgia e li soffia su Valiant che subito si sente pervadere da una forza e da una abilità incredibili.


Inizia velocemente a sciogliere il metallo, a battere sull'incudine con forza e senza esitare, con incredibile maestria.
Tutti sono rapiti dalla sua abilità, tutti osservano la spada che pian piano prende forma sotto i colpi decisi del martello del fabbro, le scintille volavano come farfalle impazzite.

Finalmente Valiant si ferma. Cala il silenzio più assoluto, tutti rimangono in attesa delle sue parole, nessuno pare avere il coraggio di domandarsi se Alba é nata o no. Valiant alza il capo chino e grida:
"Per volere degli Dei, Alba é tra noi!!"


Tutti i Cavalieri urlano di gioia, si abbracciano e lasciano sfogare la tensione che si é accumultata attimo dopo attimo, dal primo momento di quella serata.

Hickaru sorride e velocemente apre la porta ed entra nel Monastero, recandosi a prendere il cristallo. Ora che la lama é stata forgiata, bisogna chiedergli di donare una sua parte per poter completare l'opera. Il Maestro lo depone sul prato ed inizia a parlare con lui, pregandolo di concedere un suo frammento, per il bene di Ardania mentre due membri dell'Ordine iniziano delicatamente a lavorarlo per sceglire quale parte possa essere più adatta. Il Cristallo lampeggia di una luce color arancio, formicola e alle parole del Maestro la sua intermittenza e l'intensità della luce emessa aumentano fin quando...un lampo...e il cristallo si frantuma.
Frastornati dall'accadimento, i Fratelli si guardano tra loro, ma l'espressione tranquilla del Maestro dissipa ogni dubbio.


Il frammento viene scelto con cura e incastonato nell'elsa. Nel momento stesso in cui entra in contatto con la spada, il cristallo inizia a vibrare e ad emettere luce...poi pian piano, le vibrazioni iniziano a diminuire, come se il cristallo avesse accettato di essere per sempre legato ad Alba, di diventarne una parte indissolubile.

I sarti si danno subito da fare, creando per la spada un fodero robusto e resistente, capace di contenerne l'enorme potere; le dame ed il Gran Maestro impongono sulla lama le loro labbra in un bacio ricolmo di rispetto e speranza.

La spada passa poi nelle mani di Sir Brelagoth, che ha l'onore di portare Alba all'interno del Monastero, su di un altare dove verrà vegliata da tutti i Fratelli. Non sarà mai lasciata sola, i membri dell'Ordine avranno il compito di vegliarla e di pregare per lei, affinché si rafforzi ulteriormente prima di scendere in guerra per distruggere definitivamente le catene di oscurità che attanagliano l'umanità intera.


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