Furto al Clan BlackWolf
Scritto da : Lantir Beregh in data : 04/05/2007 00:11:55

Tre di noi, nel gelido, vasto mare del nord. Ci facevamo coraggio cantando le lodi alle nostre armi : una ad una uscivano dai foderi che le custodivano suscitando ammirazione per le storie che offrivano. D'un tratto la costa di un'isola si fece vicina e i morsi della fame ci costrinsero a trovare un'attracco. Con le vele ammainate la nave si avvicinò alla riva e un piede dopo l'altro scendemmo nella neve iniziando ad esplorare la zona. Tra gli alberi seguivamo Iena, che piu di tutti conosceva le tracce animali e non aveva certo perso tempo. La pista di un lupo ci portò d'innanzi ad una tenda e tutt'attorno ne vedevamo altre come a formare un'immenso accampamento. I fuochi erano spenti, nessuna voce sembrava spezzare l'equilibrio tra il silenzio e i rumori della natura. Eravamo giunti per il lupo, ma presto lo abbandonammo al suo destino per posare lo sguardo altrove. Borse di pelle e zaini, in gran quantità, erano stati allacciati al dorso di animali dalla folta pelliccia. Poco piu avanti altri cavalli e muli che presto avrebbero fatto la nostra fortuna. Con un rapido cenno d'intesa decidemmo di entrare in azione.


Iena guidò dolcemente le loro briglia verso la nave dove le sacche vennero aperte e versate nella stiva. Le nostre mani si muovevano leste tra le cinghie incontrando vesti pregiate, attrezzi di ogni genere, armi , armature e vettovaglie ; tutto ciò che sarebbe servito ad un'accampamento per sfidare l'eterno inverno.
Dovemmo sfruttare tutto il tempo a nostra disposizione tanto era il carico da trasportare. L'ultima bestia, una volta ripulita dal fidato Buio, venne riportata insieme alle altre là dov'erano state trovate.
Infine, muovendoci di soppiatto entrammo nella tenda al centro dell'accampamento per lasciare una firma indelebile della nostra visita. Aprimmo un tomo sistemato su di un vecchio tavolo di legno, Iena ferì lievemente il suo indice destro per iniziare la frase.
" Con i nostri... "


La luna splendeva alta nel cielo e l'ululato improvviso di un lupo interruppe il nostro momento di gloria. Realizzammo in un'attimo che era tempo di andare. Senza lasciare tracce sparimmo posando l'ultimo piede sulla nave che ondeggiava nervosa e pesante. Le mie preghiere rivolte alla signora dei venti e delle stelle giunsero a destinazione. Lasciammo presto alle nostre spalle i pericoli dell'isola e a poppa il gelido regno del Nord spariva piano all'orizzonte.
Giunti al covo trovammo una sistemazione per la refurtiva. Stanchi e sempre piu affamati legammo con una catena di adamantio i due bauli, l'uno all'altro, incidendo sulla serratura " la prima delle nostre vendette ". Un chiaro messaggio per tutti i membri dell'organizzazzione.. fratelli li chiamiamo..con i quali presto ci saremmo spartiti il bottino.

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