Incoronazione di Lindel, Tari En'Rotiniel
Scritto da : Lindel in data : 11/05/2007 23:04:23

Nel giorno 27 Adulain 271, presso la cattedrale di Rotiniel consacrata a Earlaan e Morrigan,
si è celebrata la successione alla regnanza della Perla tra l'Aran Isilmahtar e il Gran Maestro del Tempio Lindel.

L'annuncio di tale successione era stato dato dall'Aran alla precedente cerimonia cittadina per gli aspiranti novizi e aveva suscitato gran commozione tra i presenti.
Ma la decisione nell'animo di Isilmahtar era maturata ancora prima della guerra combattuta per Ceoris e il Drago di Smeraldo,
e quando l'aveva comunicata ad una riunione del Senato poco tempo prima
vi fu totale approvazione nell'indicazione di Lindel per la sua successione.
Nella stessa riunione anche la Senatrice della Lega Elalith
aveva annuncio la sua intenzione di ritirarsi e passare la carica ad Aurien.
Si profilavano quindi per Rotiniel e Ceoris un periodo di rinnovamento
e la venuta di forze fresche alla conduzione del Regno.
Furono rivolti inviti a tutte le genti di Ardania non ostili alla Perla,
persino agli Elfi di Ondolinde e Tiond, che però rifiutarono
non perdendo occasione per recriminare sulla guerra dalla quale erano usciti battuti.


La cerimonia si svolse verso la mezz'ora dopo la nona ora della sera,
con i rappresentanti dei regni e delle comunità all'interno della cattedrale.
Isilmahtar sfoggiava per l'ultima volta l'armatura cerimoniale reale, copia di quella di Ersyh,
mentre Lindel sfilava un un' abito bianco candido, con a corredo lo scettro da senatrice.
Vi erano poi Aurien, da poco nominata nuova Senatrice per la Lega delle Arti e dei mestieri,
e l'Ammiraglio Amandil D'Elven.



L'Aran, dopo aver pronunciato un breve discorso di congedo invitò Lindel a giurare sui suoi compiti quale prossima Tari en'Rotiniel,
per poi proseguire con il giuramento dei Rotinrim alla Regina;



con lo scambio di reciproca lealtà Isilmahtar consegnò a Lindel Hayra en'Hyarmen, la spada di Ersyh,
poi sfilò la corona per porla sul suo capo, proclamandola ufficialmente Tari.



"Con onore, con cuore, con braccio!! Con onore, con cuore, con braccio!! Con onore, con cuore, con braccio!!"
Urla di giubilo con quel gesto esplosero tra le mura della cattedrale e all'unisono il motto della città riecheggiò più e più volte.



Il primo atto della nuova regina fu quello di ringraziare Isilmahtar per quanto svolto fino ad allora e proclamarlo Lord en'Rotiniel,
consegnandogli un'anello simbolo del suo nuovo titolo.
Infine chiamò a se Federiyel, il Sommo Sacerdote del Tempio di Rotiniel,
che proclamò nuovo Gran Maestro al suo posto.


Terminata la cerimonia tutti si avviarono al banchetto, predisposto su un'ampia piattaforma tra i flutti, presso le mura est della città.
Una lunga tavolata raccoglieva i Regnanti o le loro delegazioni,
mentre altri posti a sedere erano a disposizione di tutti gli altri ospiti e cittadini.
Vi furono i consueti doni alla Tari, e HammerHeim fornì anche un'armatura cerimoniale e un mantello ufficiale della città, a dimostrare il legame tra i due regni.
Rotiniel rispose con un proprio mantello, a completare il corredo fornito in precedenza a Re Dagheruk.

Al centro della piattaforma vi era un piccolo spazio con leggii e un'arpa, destinata ahinoi a non sopravvivere alla serata,
presso il quale il bardo di Rotiniel Ismael si prodigò in una novella che rendeva onore al precedente Aran e faceva i migliori auspici alla nuova Tari.



Sfortunatamente altri individui non proprio dotati cercarono di onorare con versi e musiche la nuova Regina, e uno di loro,
un vecchio bisbetico e dispettoso
riuscì, pur senza volerlo, a distruggere irrimediabilmente l'arpa messa disposizione.



La festa poi proseguì serenamente e senza incidenti fino a tarda ora
- nessun furto di corone o invasioni di goblin -
fino a che gli ospiti non iniziarono a far ritorno alle loro dimore.
Rotiniel il giorno dopo si sarebbe risvegliata con una nuova regina e un nuovo senatore,
ma è così che vogliamo ricordare la prima volta di una mezz'elfa a governare come Regina su Rotiniel e su Ceoris.

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