10 Cot 4234 per il calendario nanico
10 PostApritore 269 per il calendario umano
Il Morgat si era recato nel deserto elfico per la sua solita caccia settimanale. Prima di partire avvisò il fratello Storn che sarebbe tornato in tempo per la riunione cittadina che avrebbe avuto luogo la sera.
Il kirin percorse velocemente i cunicoli che portavano al deserto e uscì all'aria aperta. Ma ad aspettarlo fuori della galleria c'era un famigliola di draghi blu che appena lo videro, gli si avventarono addosso affamati.
Il vecchio Morgat con l'aiuto del fedele guardiano inviatogli da Berzale riuscì a sconfiggere in parte e a mettere in fuga la famiglia di draghi.
Ma l'esemplare più anziano della famiglia prima di allontanarsi era riuscito ad infliggere una grossa ferita al vecchio nano.Subito il Morgat invocò il potere di Berzale per curarla, ma le sue preghiere non avevano effetto su di essa, da cui continuava a sgorgare molto sangue.
Il vecchio nano iniziò a perdere le forze, la vista iniziò ad annebbiarsi. Percepì il rumore di zoccoli in lontananza, guardò in quella direzione e riuscì a scorgere quattro figure avvicinarsi, portavano un mantello bianco..
la vista del nano peggiorava sempre più, le figure si avvicinarono ed egli finalmente riuscì a riconoscerli, erano elfi...
Il nano cercò di stringere con le ultime forze rimaste il suo martello, quando uno dei quattro parlò:
"Chi sei?"
"uno djaredin.." rispose il nano.
"Come ti chiami?"
"Potete chiamarmi Morgat"..
la vista del nano si faceva sempre più sfocata, iniziava a barcollare.. la mano che impugnava il martello sempre più debole..
il povero nano prima lasciò cadere il martello, poi cadde anche lui dal suo fedele kirin. Si rialzò da terra e si appoggiò all'animale, ma ormai le forze lo stavano abbandonando...
Uno di essi disse: "Posso aiutarvi? Posso lenire le sue sofferenze?"
"NO" urlò il vecchio nano nella direzione da cui proveniva la voce, ma ormai la vista del nano era completamente oscurata.. Lo djaredin perse i sensi...
A quel punto il capo del gruppo diede l'ordine di issare il povero nano sul suo destriero e di portarlo alla Splendente, dove avrebbero potuto curare le sue ferite.
Il viaggio fu lungo e pericoloso ma la scorta riuscì a portare il nano fino all'accesso alla Valle Celata.
In quel punto il gruppo si divise, due elfi tornarono alle rispettive mansioni, gli altri due portarono il Morgat fino ad un edificio, lo trascinarono in una stanzetta e dopo avergli tolto la pregiata armatura, lo distesero sul letto e gli applicarono delle bende.
Il nano ancora non aveva ripreso i sensi e lo lasciarono riposare per tutta la notte, anche perchè al suo risveglio avrebbe dovuto rispondere a molte domande...
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