Il 14 Madrigale dell’A.I. 271, la Luminosa stirpe degli Alti e la saggia dei Sindar si riunirono nell’ameno e pacifico Villaggio di Ilkorin per rinnovare, con un Trattato, i principi guida dell’eterna Fratellanza Elfica, che videro la luce fin dai tempi del Terzo Concilio di Ondolinde nell’A. I. 267. In quell’occasione il Villaggio, da sempre meta di scambi culturali e commerciali tra le casate elfiche di quenya e sindar, nonché con altre razze, fu risvegliato dall’inaugurazione di un fiorente mercato che riportava alla luce l’antico artigianato elfico e le gloriose tradizioni che avevano reso grande ed immortale la comunità degli Eldar nelle ere passate.
Vi fu una svolta importante in quell’occasione: fu concesso anche ai sindar e ai quenya, senza fissa dimora, di poter assumere un mercante per esporre i loro artefatti.
I Regnanti delle due casate, prima di apporre la loro firma sul Trattato, leggono i principi contenuti in esso ai fratelli e alla presenza di molti quenya e sindar accorsi per l’evento.
Anche una delegazione dei Ramlajar era presente quella sera.
Giunse infine il momento solenne di apporre le firme dei Regnanti sul Trattato, mentre la folla plaudente esprimeva il gaudio per la rinnovata Fratellanza.
Il momento non poteva mancare di essere festeggiato con un sontuoso e lauto banchetto preparato dall’abile cuoca della Verde, Estel Morh.
Il bardo della Splendente, Gori Gengarior, immortalò il grande evento con rime degne degli Eldar
La Fraterna Alleanza
Infausta fu la guerra c'affrontammo
insieme la disfatta sopportammo
loro che la Via Elfica non sanno
le nostre lande sfruttaron con danno
Fiera fu degli Alti la reazione
di Edain sopportaron la visione
mai la spada vinse sulla ragione
dei patti si rispettò l'attuazione
Straordinari pazienti, i Silvani
vider usurpar tronchi da profani
malincuore subiron il misfatto
i Valar ciò ritenevan adatto..
Nè del disfacimento il profeta
riuscì a frenar l'Alleanza remota
senza scoramento si batterono
la nuova minaccia fronteggiarono
In Alta Nosse ci fu la riunione
chel problema studiò la soluzione
alla fine la vittoria sopraggiunse
altro misto sangue l'Alleanza pianse
E oggi qui noi siam a festeggiare
l'unione antica a suggellare
rinasca Ilkorin a nuo' splendore
che in Ardania tutta faccia clamore
Le altre genti invidino tutte
ciò che degli Eldar è eccelsa arte
come un tempo fu per i nostri avi
dai manufatti alle rime soavi
E il timore per l'antica stirpe
si insinui su tutti come una serpe
riverberi ovunque in terra e non solo
quest'accordo ha preso già il volo
Nero su bianco ormai è già tutto
Ondolinde e Tiond firman il patto
che voi tutti mai dimentichiate
An'Gondolin!, An'Tiond! con me inneggiate. Infine fu offerta agli astanti una dimostrazione dell’arte della spada, secondo le antiche tradizioni elfiche, che vide come protagonisti due valorosi guerrieri della Splendente: Rauros Andarion e Manwe Ainu
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