Il giorno 3 Narwain i popoli della Verde e della Splendente si riunirono alla Celata per una giornata di festa dedicata a giochi e divertimenti, con una grande caccia al tesoro che si estendeva per tutto il Reame Elfico nel pomeriggio e un torneo di scacchi dopo il calare del sole.
La festa fu organizzata dai due cerimonieri delle rispettive città, Lakh Dorh per la Verde e Lilith Calie della Splendente, coadiuvati dalla sapiente mente di Eroil, che ideò gli indovinelli della caccia.
Le squadre furono divise attraverso sorteggio, e ad ogni squadra, composta da 3 elementi, fu assegnato un colore.
Successivamente, furono nominati i capisquadra, i quali avevano la responsabilità dell'intero gruppo e dovevano conferire direttamente con gli organizzatori, ogni ordine sarebbe partito dal caposquadra, seguito con fiducia dal resto della squadra.
Recatisi tutti a Ilkorin, da dove avrebbe avuto inizio la caccia, ci furono di nuovo chiarimenti sulle regole e la consegna dei libri col primo indizio, diverso per ogni squadra. I partecipanti erano eccitati ed allo stesso tempo molto concentrati per la gara che stava per avere inizio.
dato il via, ogni squadra si riunì per risolvere gli enigmi e i piccoli indovinelli dati loro, nel Doriath, nascosti in numerosi luoghi, li attendevano vari scrigni colorati da scoprire, in cui avrebbero trovato l'indizio seguente, e così via.
Ogni gruppo si impegnò alacremente per poter arrivare al tesoro, ma uno su tutti brillò particolarmente per la sua velocità, il quale trovò lo scrigno finale in tempo esiguo...la squadra gialla, che terminò il percorso senza intoppi.
Essi trovarono nello scrigno finale una mappa, molto complicata da decifrare, ma il loro spirito d'iniziativa non si spense e organizzarono per il giorno seguente una spedizione con alcuni dei partecipanti alla caccia per scovare il famigerato tesoro nascosto.
Al calare della sera gli altri partecipanti che avevano sottoscritto all'invito si recarono di nuovo alla Splendente, questa volta per un sereno e rilassante torneo di scacchi...le premesse erano quelle.
Ma fin da subito si notò negli strateghi accorsi per partecipare un grande spirito competitivo, molta concentrazione, e anche chi non partecipava accorreva nella tenda per assistere alle partite che si disputavano.
I vari sfidanti si studiavano, ponderavano ogni mossa con minuziosità, talmente tanto che spesso si vinceva per limite di tempo e non per netta superiorità. Pochi scacchi matti si videro quella sera, ciò testimoniava il grande equilibrio delle partite.
A poco a poco, con lo scorrere delle ore, si arrivò alla finale tanto attesa, in cui i due migliori del torneo controllavano con cura le mosse dell'avversario per non cadere in trappola. Anche se l'ora iniziava ad essere tarda, molti degli spettatori rimasero, interessati di vedere come la sfida finale sarebbe terminata.
Su tutti prevalse la giovane Kiya Galencieb, della Verde, che fu premiata come "Miglior Stratega" e alla quale fu consegnata una pregiata scacchiera in oro di mirabile fattura e un antico gioco esotico composto da tessere, rinvenuto in un relitto scovato molto tempo addietro.
Il popolo della Splendente e della Verde rincasò poco più tardi, sicuro di aver trascorso una splendida e divertente giornata in compagnia dei propri fratelli...ognuno di loro aveva vinto qualcosa, il semplice piacere di un gioco o il senso di fratellanza sempre più saldo in ognuno di loro.
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