Rivoluzione di Hammerheim: prologo
Scritto da : Hangius in data : 21/01/2005 11:49:48

Hammerheim non era più la stessa da tempo, ormai.
Qualcosa stava cambiando, o forse semplicemente, alcune cose stavano venendo alla luce.

L'esercito era la cosa più salda e funzionante della capitale, da sempre glorioso e imbattuto, sinonimo di grandezza. I più forti e valorosi soldati ne facevano parte, combattenti esperti e uomini di grande valore, come il Generale Fergus Rhaylith. Ma la situazione stava cambiando, almeno agli occhi di chi riusciva a distinguere la verità dalla menzogna.

Da tempo ormai la situazione della capitale, causata da un governo assente e poco incline alla risoluzione dei problemi del popolo, era fonte di disagi e malcontento. L'imperatore stesso alternava periodi di totale assenza a sporadiche comparse, dimostrando totale disinteresse per quelli che potevano essere i bisogni di Hammerheim e della sua gente. Il consiglio imperiale, organo governativo immediatamente al di sotto dell'Imperatore, diveniva ormai una sorta di leggenda tra la cittadinanza, alla stregua delle storie fantastiche su antichi draghi e condottieri: ognuno si chiedeva se esistesse davvero. La gestione della città ricadeva quindi sulle spalle dell' esercito, con lo sporadico intervento di qualche ministro nel suo ambito. Situazione che sarebbe durata a lungo, senza troppi problemi, se non fosse per gli avvenimenti che seguirono.

Nel mese di Dodecabrullo dell'anno imperiale 268, l'esercito delle Westlands condusse una operazione militare dimostrativa, ai danni dell'Impero di Amon. Lo scopo era ottenere due prigionieri, che si erano macchiati di aggressione ai danni di un alto ufficiale, in territorio Hammin. Si arrivò a questa decisione senza consultare l'Imperatore, irreperibile, e senza consultare il consiglio inesistente. Tutto venne deciso tra esponenti minori del governo. Fu così che dinanzi la città di Amon, l'allora vice-ambasciatore Harlock Konradin, a dispetto di quanto precedentemente concordato, fece una improvvisa quanto assurda dichiarazione di guerra ai presenti, inducendo il Generale ad ordinare l'attacco. Civili vennero sterminati e il glorioso esercito diveniva un gruppo di assassini. Un errore, causato dalla situazione e da una serie di scelte sbagliate... fu questo che si pensò in principio, ma non era così.





Tutto era stato pianficato. I soldati, convinti di agire nel giusto e per il bene delle Westlands, altro non fecero che esser trattati come pedine, utili allo scopo dell'Imperatore. Allo stesso modo vennero trattati gli ufficiali e lo stesso Generale. L'intero esercito, colonna portante di tutto l'Impero, diveniva un'arma privata di qualcuno che nelle stanze di corte, lontano dagli occhi di tutti, ordinava di far compiere massacri ai propri uomini, ingannandoli con falsità. Eppure il popolo non vedeva il suo Re da lungo tempo, e il malcontento cresceva.

Fu allora che eventi del passato cominciarono a riacquistare rilevanza. Alla luce dei fatti successi, ogni singolo avvenimento del passato si ricollegava al presente, e tutto andava in una unica direzione: a Grifis non importava nulla della popolazione. Importava della sua gloria, della sua fama e dei suoi soldi, d'altronde si parlava pur sempre di un ex mercenario. Hammerheim si stava avviando verso la stessa sorte dell'accademia.

Il comandante Hangius ed il vice-ministro Charis, alla luce di tutto questo tentarono di porre rimedio, in qualche modo. Ma non si può cambiare qualcosa, se al di sopra c'è sempre qualcuno pronto a disfare tutto. La soluzione era una sola, cambiare governo. Iniziò così un lungo periodo, fatto di colloqui e sotterfugi, al fine di riunire il maggior numero di uomini uniti dagli stessi ideali. Molti soldati concordarono con le parole del comandante e si misero al servizio di questa causa.





Stessa cosa fecero con molti esponenti dell'accademia, che nauseati da una situazione di disastrosa che durava ormai da lungo tempo, aderirono senza remore.



Il tutto non era però sufficiente. I fedeli di Grifis erano molti, i rivoluzionari erano invece un numero piuttosto ridotto, composto per lo più da giovani soldati pieni di ideali e valori. Portarli a scontrarsi con le guardie dell'Imperatore e quella parte di milizia a lui fedele, sarebbe stata morte certa. Fù così che si pensò di richiedere l'aiuto dei Corsari. Costoro, già in passato vittime dei soprusi di Grifis, si misero al servizio della causa, chiedendo in cambio quello che troppe volte gli era stato negato: la libertà. Dopo la morte di Morgan, erano ormai un gruppo di commercianti desiderosi di poter vivere nella Capitale, in pace. Non avevano mai arrecato danni alla popolazione, ed anche per questo vennero accolti senza problemi.



Nacque così un gruppo di uomini pronti a lottare per Hammerheim, per riportare la capitale a valori di lealtà e giustizia che aveva smarrito nel tempo.

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