La Guerra del Deserto
Scritto da : Mirgal in data : 18/01/2008 18:26:59

L’autunno del 270 era da poco iniziato quando le tensioni, che da tempo esistevano tra Loknar e Tremec, raggiunsero il loro apice e non consentirono più il mantenimento della pacifica convivenza dei due popoli.

Il Feddhayn Mulay Al Qadir si macchiò infatti di crimini efferati ai danni di stimati Loknariani, abusando del potere della sua carica in nome dei suoi desideri di vendetta, derivanti dall’uccisione da lui precedentemente subita come punizione per i reati che aveva commesso nelle loro terre.
Inoltre, nello stesso periodo il Sultano Dijon il Giusto bandì pretestuosamente da Tremec due fanciulle di Loknar, dimostrando per l’ennesima volta di non lasciarsi sfuggire alcuna occasione di creare disagio ai propri vicini.

Di fronte a questi eventi, il Connestabile di Loknar Rudolf Nitian scrisse al Sultano una missiva chiedendo, come condizioni per il mantenimento della pace tra le due città, che egli si scusasse ufficialmente a nome di Tremec per l’accaduto, che i bandi venissero annullati, che il Feddhayn venisse giustiziato per le azioni da lui commesse e che le vittime dei soprusi tremecciani venissero risarcite adeguatamente. Dijon rifiutò categoricamente e così, il 14 Orifoglia 217, ebbe principio la Guerra del Deserto.

In cambio di promesse di concessioni territoriali, dalla parte di Tremec si schierò l’Accademia di Alta Stregoneria, guidata da Radish Zepesh. Inoltre il Sultano si garantì la collaborazione dei Corsari Scarlatti di Hakmaloah Addish, riconoscendo il loro protettorato sui mari a Occidente del deserto, e delle Lame Silenti, concedendo loro vasti privilegi nei suoi domini. Assoldò anche numerosi mercenari provenienti da tutta Ardania mentre il Tempio di Akkron proclamava la Guerra Santa contro Loknar, spingendo molti Tremecciani che avevano in passato lasciato l’Oasi a farvi ritorno per difenderla dagli infedeli.
Dalla parte di Loknar, in nome della loro lunga amicizia, si schierarono da subito i Mezzelfi di Eldor. Inoltre, poiché Radish Zepesh aveva messo la propria magia a disposizione del miglior offerente, contrariamente agli antichi ideali accademici, e temendo che la sua organizzazione corrotta riuscisse ad acquisire prestigio ai danni dell’Accademia delle Arti Arcane, il Tetrarca della Notte Neith, Consigliera e Primo Arcano di Loknar, convinse il Tetrarca dell’Alba Cedric Faligan e il Tetrarca del Tramonto Beleghil Rhynd ad intervenire nel conflitto, dopo aver tentato invano di indurre i loro rivali a restarne estranei.

Tra le avanguardie degli eserciti di Loknar e di Tremec vennero combattuti sanguinosi scontri nel deserto, tra il guado del fiume Dulnar e la Breccia di Ywul, fino a quando, di fronte alle continue vittorie delle forze armate nemiche, il 27 Orifoglia il Sultano Dijon decise di abdicare a favore di suo nipote Radish Udeen. Alla sua salita sul trono corrispose una breve tregua, durante la quale il Primo Consigliere Mirgal chiese al nuovo sovrano l’accettazione da parte di Tremec della propria riduzione a Protettorato di Loknar e l’esecuzione di Mulay Al Qadir, in cambio della cessazione delle ostilità. Come il suo predecessore, egli tuttavia rifiutò l’offerta di pace e il primo giorno di Nembonume le ostilità ripresero.
Non riuscendo mai a prevalere sul campo di battaglia, i Tremecciani decisero allora di impiegare i loro sicari per seminare morte e paura all’interno delle mura della città nemica e per colpire i loro alleati.
La notte del 6 Nembunume una terribile esplosione svegliò gli Eldoriani addormentati, i quali poco dopo scoprirono che l’ingresso della loro dimora sotterranea era stato fatto crollare, intrappolandoli al suo interno. I Loknariani intervennero, sfruttando il loro ingegno e la loro magia per frantumare le rocce del crollo e aprire un varco, grazie al quale liberarono i loro amici.









L’11 Nembonume però un assassino tremecciano si introdusse a Loknar, uccidendone un Cittadino indifeso, per poi lasciare uno scritto in cui in nome di Akkron venivano minacciate le famiglie dei nemici di Tremec. La vendetta dei Loknariani fu inesorabile e allo stesso modo un Tremecciano venne colpito all’interno delle mura dell’Oasi.
In seguito, il Consiglio Cittadino, i Midian di Eldor e i Tetrarchi dell’Accademia delle Arti Arcane decisero di concludere la guerra, attaccando coordinatamente Tremec con le loro forze armate. La sera del 19 Nembonume, nella piazza di Loknar si riunì l’esercito alleato, pronto a marciare verso il deserto sotto la guida dei tre Consiglieri Mirgal, Slyzaar Mantric e Neith.







Tutti i combattenti si spostarono al guado sul fiume Dulnar, dove si separarono in due divisioni: la prima, agli ordini di Mirgal, avrebbe attaccato la Breccia di Ywul, dove una parte dell’esercito nemico era schierato per impedire ai Loknariani di arrivare alle porte Nord di Tremec; la seconda, agli ordini del Vice-Comandante delle Guardie Ilha’ir, avrebbe attaccato il resto dei nemici disposto a Est delle montagne del deserto, al fine di evitare che i Loknariani le aggirassero e raggiungessero l’Oasi da quella direzione.







La potenza dell’esercito loknariano si riversò addosso ai Tremecciani e ai molti mercenari al loro servizio, annientandoli in pochi istanti.





Lasciandosi alle spalle una distesa di cadaveri tra le dune, i vincitori raggiunsero poi le porte Nord della città nemica che i pochi superstiti erano riusciti appena in tempo a richiudere. Loknar acquisì così il dominio della regione settentrionale del deserto ma dovette rimandare la presa dell’Oasi.





Il giorno successivo giunse però la notizia che i Corsari Scarlatti, prima della battaglia, avevano tradito Tremec, attaccando di sorpresa il suo porto e conquistandolo.
Il Connestabile Rudolf Nitian allora scrisse al Sultano, offrendogli la resa senza condizioni per evitare ulteriori stragi, essendo evidente che la sconfitta per lui sarebbe stata soltanto questione di tempo.
Nel frattempo Radish Zepesh giunse a Loknar in segreto per trattare separatamente con i Consiglieri Mirgal e Neith la sua ritirata dal conflitto.
Infine, il 25 Nembonume, essendo stato abbandonato da molti dei suoi alleati e non essendo più in condizione di proseguire la guerra, il Sultano accettò la resa della sua città e il giorno successivo a Loknar l’annuncio della vittoria venne dato a tutta la Cittadinanza riunita.





Il 28 Nembonume gli eserciti di Loknar e di Eldor quindi si presentarono di fronte alle porte Sud di Tremec per l’ingresso trionfale in città e la firma del trattato di pace.









Presso il Palazzo Sultanale, i Consiglieri di Loknar Mirgal, Slyzaar Mantric e Neith e il Sultano di Tremec Radish Udeen firmarono in duplice copia il Trattato del Deserto, con testimoni i Midian di Eldor Kamahl Vaexandor e Arahael, nel quale si stabiliva la deposizione del Sultano, la riduzione di Tremec a Protettorato di Loknar, l’introduzione della libertà religiosa nell’Oasi, l’esecuzione di Mulay Al Qadir e il bando di tutti i capi delle fazioni alleate agli sconfitti.







Di fronte a tutti i Loknariani, i Tremecciani e gli Eldoriani presenti, vennero poi annunciate ufficialmente la resa di Tremec e l’entrata in vigore delle norme del trattato di pace.





Il 29 Nembonume, l’esercito di Loknar fece il suo ritorno a Tremec per giustiziare il Feddhayn, le cui azioni avevano determinato l’inizio del conflitto. Nella piazza della città, al cospetto dei Tremecciani presenti, Mulay Al Qadir venne decapitato.





Sebbene quell’atto costituisse l’epilogo della vicenda della guerra contro Tremec, il suo porto, facente ora parte del Protettorato di Loknar, era tuttavia ancora sotto il dominio dei Corsari Scarlatti.
Il primo giorno di Dodecabrullo, il Connestabile Rudolf Nitian scrisse allora al loro Capitano Hakmaloah Addish, ordinandogli di riprendere il mare entro una decade poiché, altrimenti, la loro occupazione non autorizzata sarebbe stata sciolta con la forza. I Corsari rifiutarono di rispettare l’ordine ricevuto e il 10 Dodecabrullo, di nuovo, l’esercito di Loknar tornò nel deserto pronto a combattere.





I Loknariani si ripartirono in due divisioni, una di terra, guidata dal Vice-Comandante delle Guardie Ilha’ir e dalla Consigliera Neith, che avrebbe attaccato il porto dal deserto e una di mare, guidata dai Consiglieri Mirgal e Slyzaar Mantric, che avrebbe avuto il compito di intercettare eventuali soccorsi provenienti da Tortuga, per poi unirsi alla divisione di terra nella presa del porto.
La battaglia iniziò nelle prime ore della notte e, come pianificato, mentre a terra i Corsari a presidio del porto venivano spazzati via, in mare una nave nemica con i rinforzi veniva devastata e affondata da quella della divisione loknariana.





L’esercito infine si riunì al porto, prendendone possesso.





In ricordo degli eventi di quella notte, sopra al suo ingresso i Loknariani posero una targa celebrativa in titanio.





Con quell’ultima battaglia veniva messa la parola fine alla Guerra del Deserto.

Dopo lunghi mesi di scontri, Loknar aveva riunito sotto la propria autorità e la propria protezione tutti i territori che andavano dai mari orientali alla catena del Kumikush, dal porto del traghetto per il Continente Elfico alle rive meridionali del deserto, eliminando tutte le minacce più gravi alla propria tranquillità e ristabilendo la pace in luoghi che da lungo tempo non la rivedevano.





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