Era il 29 postapritore, e a Tiond i preparativi erano quasi ultimati…La Seler Erynir, melamin di Màneharnon, aveva organizzato tutto alla perfezione: il Celeb era tornato, meritava una festa di accoglienza degna del suo onore e della sua fama. In piazza si era ormai radunata parte dei tiondini, compresi i due cugini di Màne, Arvedui ed Eruvere, e i toronim Kislev, Firion, Caranthir ed Amrodiel.Tra la commozione, la gioia e le sorprese, la festicciola ebbe inizio con gli occhi di tutti i tororim puntati sul loro Celeb; grande era la loro fiducia nei suoi confronti.
Tante prelibatezze erano sul tavolo, preparate con la solita accuratezza e con grande amore da Erynir:pasticci, zuppe, stufati e per finire torte e biscottini di vario tipo, il tutto accompagnato da bevande di ogni tipo.
Ad un certo punto della festa, il tòr Eruvere, cugino di Màne, dopo aver accordato la sua arpa, inneggiò un’ode al ritorno del Celeb, ai patemi e alle sofferenze da lui subite e ovviamente all’amore tra lui ed Ery, più forte di ogni tipo di lontananza.
Grandi e sonori furono gli applausi per il tòr, grande era l’amore per Mane da parte di tutta la Verde, ancor più grande era la speranza contro i Luughiti nel Doriath dopo il suo arrivo.
Subito dopo alcuni tororim omaggiarono Màneharnon con dei regali, chi con vesti succinte, chi con bastoni runici, chi con altri oggetti preziosi. Il Celeb, leggermente in imbarazzo e felice per la sorpresa, pronunciò qualche parola di ringraziamento nei confronti dei suoi cari, poi la festa continuò fino a tardi.
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