Una Cometa dal Firmamento
Scritto da : Fedrik Tremor in data : 03/05/2008 12:30:31

Il sole era calato su Ardania; nel deserto la temperatura scese di molto; ad Hammerheim la gente si era già da un pò ritirata nelle proprie case; non era saggio andare in giro di notte. Ad Helcaraxe alcuni Nordici sedevano in locanda con della birra in mano commentando la dura giornata; ad Amon invece molta gente era ancora in strada; le guardie vigili scrutavano i passanti.

La quiete prima della tempesta: d'un tratto il cielo si oscurò, nubi oscure dalle sfumature violacee coprirono i territori del continente umano. Ad Hammerheim i pochi che passeggiavano per le vie della città alzarono lo sguardo increduli; ad Amon accadeva la stessa cosa: sbalorditi le genti di tutte le città osservavano la cometa cadere dal cielo nei pressi di Deanad. Un grosso tonfo si udì a miglia e miglia di distanza, intanto le genti si svegliavano, la notizia si sparse in poco tempo e di lì a poco vicino Deanad si radunò una grande folla.

Qualcuno stava parlando, una strana creature, non appartenente ad Ardania. Era di un colorito blu, tutti riuscivano a capire le sue parole forti e chiare: "La roccia è composta da energie caotiche, ma anche dalla materia che compone questo mondo! Essa è in grado di sussistere e di fare da tramite tra questo reame e il regno cosmico del Caos... Prima che essa aumenti drasticamente le sue energie diventando un portale che mai più potrà richiudersi dovete fermarla! I miei poteri su questo mondo sono limitati, non sono fatto della vostra stessa materia e non posso sussistere su questo reame, ma sono un guardiano dell'ordine e devo impedire che il Caos prevalga. Dovete al più presto procurarvi delle pietre, pure... Pietre che simboleggiano la purezza naturale della materia e utilizzarle con l'ausilio di magie legate alla sfera dell'ordine! Il tempo scade per me... - piano piano l'essere cominciò a dissolversi pronunciando le ultime parole - Le pietre dal colore puro! Le gemm..."




Appena l'essere smise di parlare, fra l'incredulità della folla attorno e le domande che le persone si ponevano, la roccia ricominciò a pulsare come aveva fatto prima, sprigionando di nuovo orribili creature. Da lì iniziò una dura battaglia. I guerrieri impugnarono le proprie armi e si gettarono sul nemico comune; i sacerdoti eressero le sacre pareti pronti ad aiutare col potere della fede le persone in difficoltà e i maghi cominciarono a forumulare potenti incantesimi.




Lo scontro contro le orride creature fu violento, sanguinoso e faticoso; tuttavia quasi tutti ne uscirono illesi.
Il Gran Maestro dei Cavalieri dell'Alba Hickaru PhoenixFlame fece disporre delle perle bianche intorno alla roccia. Un mago di nome Arlan cominciò a recitare potenti incantesimi della sfera dell'ordine contro la roccia, come aveva detto l'essere venuto su Ardania. Fu dura, la roccia si lamentava alle magie del mago. Man mano fuoriuscivano sempre più creature orride che seminarono i primi morti tra i combattenti.





Il mago Arlan continuò con i suoi incantesimi quando ad un certo punto nella roccia si formarono le prime crepe. La folla si radunò intorno, mentre per l'eccitamento sorrisi affioravano nei visi delle persone che ammaliati osservavano la scena.
La roccia scoppiò!







L'esplosione fu devastante. Coloro che stavano intorno vennero balzati via dall'onda d'urto che lo scoppio aveva provocato. Quando infine le fiamme si placarono e della pietra non rimase più niente tutti emisero un grido di gioia.

L'ultima cosa che si vide fu una mano che roteava nell'aria accompagnata da una voce colma di lamenti. Scomparì dentro il portale con un urlo disperato.

Tutto era finito, i valorosi combattenti che quella sera avevano contribuito alla salvezza di Ardania tutta si congratularono con il mago Arlan.




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