[Helcaraxe] L'antico rito
Scritto da : Hidelweiss in data : 05/07/2008 08:53:38

La neve scendeva pacata dal cielo ancora riverberante dell’ultima luce del giorno.

Cinque figure camminavano lentamente su quella coltre cosi familiare, dirigendosi verso la cattedrale di Aengus, situata presso le mura nord di Helcaraxe. Giunti presso l’imponente costruzione, Kasash Valdarsen, Herach Mijollnar, Adain Tanaor e Hidelweiss ascoltarono la voce profonda di Aganhim, loro guida, pronunciare le seguenti parole: “Questo essere antico rito, segreto cutodito dai figli di orso. cinque persone e basta. Per questo me no fatto notare troppo mentre andavamo,nessuno deve turba armonia di isola durante rito. Togliete stivali: camminiamo a contatto con neve di norde,accarezziamo la terra che essere nostra sorella. Sfilate mantelli perché vento sia libero di attraversa nostri corpi e indossate la veste bianca come neve su cui camminiamo e che accompagna ogni nostro pensiero .Dobbiamo raggiungere posto di cerimonia. Fratelli, prendete armi e proteggete Hidel e capra che la segue: che il sangue di ciò che si avvicina tinga neve di isola in un sacro tributo!”

Detto questo, le figure ripresero il cammino, uscendo dalla cinta muraria e confondendosi con la coltre dei ghiacci eterni. Solo le torce levate verso il cielo, che continuava ad imbrunire, tradivano la loro presenza: come se le parole di Aganhim fossero state profezia, il loro cammino fu segnato ben presto da una scia di sangue. Troll e Uomini Lucertola tentarono invano di assalire la ragazza e la capra: i valorosi uomini abbatterono le armi sui loro avversari, incoraggiati dalle preghiere di Hidelweiss e dagli incitamenti della loro guida.



Avanzando sempre con calma, i cinque giunsero al sacro circolo di pietre dell’isola, al cui centro una enorme pira attendeva silenziosa. La capra fu legata ai tronchi centrali ed il fuoco venne fatto divampare. Un antico canto nordico venne intonato dai presenti, mentre le fiamme presero ad avanzare, come accompagnate dalla cadenza delle parole pronunciate da Aganhim, il cui sguardo fisso sulle fiamme sembrava perso in epoche lontane: Il tono stesso del rozzo nordico parve mutare,a volte somigliava al crepitio della legna consumata dal fuoco,a volte allo sciabordio delle onde che si abbattevano sulle coste,in alcuni momenti rasentando il mormorare del vento tra i ghiacci eterni ma queste furono le parole pronunciate dall’uomo o meglio sentite dai presenti. “O Spiriti dell’Isola e del Nord, Signori dei Venti e delle Maree, dei Ghiacci Eterni e degli Animali! Voi che rappresentate lo spirito del sacro Orso Bianco!” Una ventata improvvisa fece traballare le fiamme, come in risposta. I fratelli erano come in trance: Aganhim continuò a parlare con voce tonante e sempre più profonda, gli occhi fissi al cielo.

“Signore dei Ghiacci! Noi, figli dell’Isola siamo qui riuniti per ringraziarvi! Il vostro aiuto nella recente battaglia contro le orde scheletriche ha permesso la salvezza del popolo del Nord! Lo Spirito dell’Orso Bianco come la neve, accetti il sacrificio di sangue offerto dai suoi figli, e porti le anime dei valorosi fratelli nel suo cuore, donandoci Forza, Zanne e Artigli!” D’un tratto il fuoco avvampò e iniziò a divorare velocemente la pira. Fiamme immense si levavano in direzione del cielo, come colonne di un tempio al cui interno risuonavano gli acuti belati della capra sacrificale, ormai quasi raggiunta dal rogo. E all’improvviso accadde: la preghiera dei figli dell’Orso bianco fu ascoltata. Come a suggellare l’unione tra i valorosi guerrieri del Nord e lo spirito di quell’animale sacro, il corpo di Aganhim si mutò nelle possenti sembianze di un candido orso. Il ruggito della creatura, si mescolò infine al crepitare delle fiamme e all’ultimo urlo della capra, cui gli artigli dell’orso diedero il colpo di grazia.

L’offerta era stata accettata. Lo Spirito dell’Orso avrebbe continuato a dimorare nel cuore dei guerrieri del Nord: Aganhim riacquistò lentamente le sue fattezze mentre i fratelli, ancora disposti in circolo attorno al fuoco che andava spegnendosi, continuavano a cantare. L’ultima fiamma arse e si spense, cosi come si affievolì il suono delle quattro voci intrecciate in un'unica melodia. Nel circolo di pietre risuonarono ancora una volta le parole di Aganhim: “Il rito è concluso. Gli Spiriti sono appagati: ringraziamoli e andiamo in silenzio. Ricordate, fratelli, lo Spirito del Nord e lo Spirito dell’Orso. Il sacrificio è compiuto.”

Nel circolo di pietre tornò a regnare il silenzio, e mentre la neve continuava a scendere sull’isola, all’orizzonte cinque figure si allontanavano in direzione delle mura di Helcaraxe.

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