Vendetta e Purificazione
Scritto da : Estel Morh in data : 02/11/2008 18:12:43

Le orride e deformi aberrazioni, i Vilderon, avevano trapassato ogni limite.
I pacifici Sacerdoti del Tempio di Earlann massacrati, il sacro suolo del Tempio sconsacrato e inondato di sangue Edhil.
Astuti ogni oltre previsione, sospettosamente astuti, avevano respinto il primo attacco con trappole e veleni.
Ma l’ora della Vendetta era giunta.

Tiond chiamò le altre città elfiche poiché la Vendetta era di tutti, ed insieme si prepararono a quello che speravano essere il giorno del Sangue.
Quella Sera, il popolo Sindar, calmo e placido come sempre, sembrava percorso da un torrente di emozioni, mentre si preparava alla battaglia, e il sentimento preponderante era l’Ira.
Simbolo di quella serata il Rosso sangue delle cinture e dei bavagli, tributo a Suldanas.
Il Dagor Loki di Tiond, radunò i Tawarwaith ricordando loro i motivi della Scesa in Guerra contro i Vilderon.





L’Ira dei Sindar, le urla di vendetta, echeggiavano tra le Fronde.
Suldanas richiamava il suo tributo di Sangue, per purificare il torto, Sangue su Sangue.
Gli Edhil erano stati aggrediti e Tiond avrebbe risposto.
Il Doriath era stato aggredito e Tiond avrebbe risposto.





Lentamente ma con decisione iniziò il cammino verso la battaglia.
Il Popolo della Verde si mosse verso il villaggio di Ilkorin, ad incontrare le armate delle altre due città Elfiche, Ondolinde e Rotiniel.
Il piano deciso fu rammentato brevemente tra i Generali delle tre città che concordarono gli ultimi dettagli della strategia.





Le tre Città scesero in marcia verso la Caverna dei Vilderon, fermandosi sul lato ovest della Montagna, dove un cunicolo ricoperto da Felci fungeva da via di fuga per le Nere Aberrazioni.




Dentro il cunicolo furono gettate botti contenenti vapori venefici, i quali soffocandoli spinsero i Vilderon alla Fuga.
E all’uscita gli Edhil attendevano.
Il piano funzionò perfettamente, nessun ferito grave tra le file Edhil e un enorme ammasso di nere carni giaceva al suolo.




I vapori sprigionatesi dai barili impregnava l’aria, ed i maghi, come concordato, evocarono la forza delle magie del Vento, per purificare i cunicoli e proseguire nel cammino di Sangue, il sangue dei Vilderon.




I Cunicoli però non erano affatto sgombri dai Vilderon, solo parte dell’incredibile esercito era stato costretto alla fuga dai vapori, ma molti ancora si aggiravano nella grotta.
Onda dopo Onda, i Guerrieri di Tiond, Rotiniel e Ondolinde formarono un muro invalicabile, mentre i maghi spezzavano le file nemiche prima che si abbattessero sulla prima linea.





Avventurandosi nei cunicoli l’esercito trovò colui che sembrava comandare le file dei Neri Vilderon, un enorme Vilderon di dimensioni imponenti rispetto alla sua razza, capace di usare incanti e dalla forza incredibile.
Lunga infatti fù la sua resistenza ai colpi dei figli di Beltaine, ma niente poteva salvarlo dall’Ira dei Prediletti di Valar.





Caduto lui, due strani oggetti furono trovati, due conchiglie…
Ma non vi era il tempo di indagare.
Qualcuno, forse qualche nemico dei giusti Dei, aveva tagliato la scala di corda usata per calarsi dentro.
Erano oramai bloccati dentro la Caverna.
Proseguirono lungo i corridoi spezzando le ultime resistenze, oramai in rotta dopo la morte di quello che sembrava il loro capo.
Dei muri di legno incredibilmente resistenti bloccavano ogni via di fuga e una specie di cunicolo che si recava in profondità restringendosi sempre più, erano le uniche possibili vie di uscita.





Se il muro pero’ sembrava invalicabile e indistruttibile anche ai colpi di ascia più feroci, la terra sotto era morbida e lavorabile, ogni Edhil capace impugno pale e picconi e inizio’ a scavare una via di uscita.





Raggiunta la scala che conduceva all’esterno e finalmente alla Luce, i Sacerdoti esaminarono le conchiglie ritrovate.
Una conteneva finissima polvere di diamanti, l’altra del cupo sangue rappreso.
Ipotesi vennero fatte ed una decisione presa, portare le conchiglie al Tempio per osservarne le reazioni.





Arrivati al Tempio Sconsacrato, la conchiglia contenente il sangue iniziò a vibrare nelle mani della Somma Sacerdotessa di Tiond e il sangue sparso nel tempio a ribollire.
Allora Fhyldren, Gran Maestro di Rotiniel, si avvicino’ al sangue con la conchiglia contenente la polvere candida, ed esso si ritrasse, come spaventato.





Bastarono pochi granelli, versati sul sangue perche’ questo si dissolvesse e quando tutta la polvere fu versata sul Tempio esso ritornò al Candore ed alla Purezza Originaria, rubata dai Vilderon.





Estel Morh, Somma Sacerdotessa di Tiond verso’ i pochi granelli di polvere rimasti sulla conchiglia sporca di sangue, purificando anche essa.
Finalmente tutto il sangue Versato dagli innocenti era stato Purificato e Vendicato.





Ma non era sufficiente.
Come monito ulteriore ai Vilderon superstiti che potevano ancora aggirarsi negli anfratti della grotta, fu deciso di far saltare con l'esplosivo tutte le entrate del loro Covo che crollarono rapidamente.
Ma non era ancora finito tutto.
Il Tempio doveva essere Benedetto e Consacrato di nuovo, e nuovi adepti trovati per la Gloria di Earlann.
Ma almeno per quella sera gli Edhil potevano riposare, Sangue era stato Versato, l’equilibrio ripristinato e la Vendetta ottenuta.
Gloriosa quella Sera per i figli di Beltaine.

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