L’imbrunir delle chiome degli alberi segnava l’eterno ritorno della stagione autunnale e a Loknar, come ogni anno, i giorni di festività in concomitanza della Vendemmia.
In un clima di ritrovata frugalità si svolsero i tre giorni di festeggiamenti, che la comunità e i suoi graditi ospiti serberano sicuramente nel proprio cuore.
Mentre la luce del vespro permeava con i suoi colori l’isola della Sorella di Derit, i partecipanti della prima competizione indetta si radunarono attorno alla struttura che sullo specchio d’acqua dell’Iride era stato allestito.
Delle corde tese furono fissate per formare un reticolo sul quale i contendenti avrebbero dovuto sfidarsi, malgrado il precario equilibrio che queste avrebbero offerto loro.
Dopo una serie di avvincenti confronti, resi ancora più interessanti dalla scivolosità delle funi divenute umide a causa dell’acqua sottostante, la donna di nome Varkanya ebbe la meglio giungendo al trionfo.
La folla che poco prima si era radunata attorno alla struttura si spostò sulle rive del lago dove un sontuoso banchetto era stato allestito sotto la luce delle stelle notturne.
Mentre pietanze tipiche delle Terre Selvagge venivano servite alle tavolate, con maggior gaudio da parte di chi poco prima si era affaticato sulle corde, i nuovi vini, prodotti dai mastri vinai della città, furono presentati a gran voce agli ospiti lì presenti.
Una volta terminata l’enumerazione delle numerose peculiarità di queste bevande, sopra un palco ligneo si svolse una particolare competizione fra i più caparbi bevitori di vino, conclusasi con la vittoria dell’uomo del Nord di nome Herach.
La sera successiva presso l’arena cittadina un nuvolo di uomini in armatura si ritrovò ad attendere l’apertura della gara che avrebbe sancito chi di loro sarebbe stato il più abile e forte combattente.
Con gli spalti gremiti di spettatori rintocchi di spade e cozzi d’armature si susseguirono uno dopo l’altro finché uno dei due contendenti che si fronteggiavano fosse rovinato a terra o si fosse arreso alla superiorità dell’altro.
Infine superati tutti i suoi avversari lo djaredin Khazador, sostenuto sempre dai suoi compagni sugli spalti con grida e incitamenti, poté darsi ai festeggiamenti per aver ricevuto il titolo di Campione d’Autunno.
La sera del 30 Solfeggiante verrà ricordata invece per lo spettacolo teatrale dal titolo “Le origini di Loknar”, opera di Nyr e Mirgal portata in scena dalla Compagnia del Meriggio
Una rappresentazione squisita, che attraverso i ricordi del primo Connestabile di Loknar, Rudolf Nitian, ripercorse le vicende che portarono alla fondazione della città nell’Orifoglia dell’anno 268.
Scroscianti applausi accolsero gli attori al termine dell’ultima scena, concludendo così nel migliore dei modi i giorni di festa autunnali dell’anno 272.
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