Il tempo trascorreva senza mai fermarsi a Luughsanad, e Hariel Shinzar continuava il suo dovere verso gli Dei giusti e verso i propri fratelli.
Erano orami diversi mesi che oltre ad essere entrato attivamente nella vita del Tempio e dell’Ordine Religioso, servendo e assistendo alcuni sacerdoti della città, si occupava anche della Biblioteca e della Cultura dei suoi fratelli.
Aveva scritto qualche libro durante la sua permanenza nella Città e alcuni li aveva ricopiati in giro per le Biblioteche di Ardania.
Aveva ormai da tempo superato le prove per entrare a far parte dell’Ordine ma ora quel che doveva superare era diversa. Era una prova della Fede. Che il suo Dio richiedeva.
E cosi finalmente giunse ciò che aspettava. Il Suo Dio e i Suoi Fratelli avevano visto. Lo avevano notato.
Venne finalmente il momento di entrare in stretto contatto con gli Dei e servirli con il massimo della loro dedizione e Fede.
Venne finalmente il momento di svolgere il suo ruolo all’interno dell’Ordine. Quello di Anacoreta.
Cosi la cerimonia ebbe inizio. Tutto e tutti si disposero per il meglio e molti fratelli ne presero parte.
La Somma Sacerdotessa celebrava il rito con l’ausilio del Sommo Inquisitore che assisteva la Cerimonia e dopo alcune parole di commiato e di avvertenza per i nuovi Anacoreti ebbe inizio il Sacrificio.
Due cuori di Ninfa vennero posati su un tavolo di legno pronti ad essere offerti all’Unico Custode della Verità.
Entrambi i nuovi Anacoreti svolsero il rito e la loro offerta ai Giusti e senza ombra di esitazione pugnalarono e mangiarono rispettivamente il cuore di Ninfa.
Estasi di sapori, odori e sensazioni pervadevano il suo corpo, che durante il rito per tutto il tempo lo avevano accompagnato. Ma ora era come se avesse raggiunto l’apice. Dentro di se sentiva scorrere il potere conferitogli dall’Unico più forte e limpido che mai.
Sapeva che ora era entrato in stretto contatto con Lui. Sapeva ora di poter contare sulla Fede che dal suo cuore scacciava la Paura.
La Sacerdotessa continuò il rito facendo rinnovare il giuramento verso gli Dei Giusti e consegnando ai due nuovi Anacoreti due importanti Tomi che custodivano tutto il sapere religioso dell’Ordine delle Ombre, che avrebbero dovuto custodire gelosamente.
La cerimonia si concluse tra le congratulazione dei fratelli e alcune preghiere rivolte agli Dei, e i nuovi Anacoreti vennero congedati e gli venne permesso di rompere il loro digiuno, affinchè ritornino in forze, pronti di nuovo, a servire i Giusti.
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