L'unione di Thorondir ed Adrhiel
Scritto da : Thorondir Calinghor in data : 19/12/2008 21:59:10



Hammerheim, 12 Solfeggiante 272 - Spinti dall'opposizione dello zio di lei, Dan Von Kazer, gli ormai da tempo fidanzati Thorondir ed Adrhiel decisero di sposarsi in segreto, presso il tempio di Danu. La sala sotterranea, da pochi conosciuta ha ospitato la cerimonia, il lembo di terra circondato dal mare sigilla l'unine dei due. I cari amici Astro e Siaren sarebbero stati gli unici invitati e testimoni di tal evento. Astro, fidato amico e Tenente, è un devoto chierico di Danu, la stessa Dea che or mira nella sua dimora l'unione eterna che avrebbe legato per sempre le due anime al cospetto dei Giusti.

Lo sposo e il sacerdote attendevano dinnanzi alla cattedrale. Il primo ha cinto il suo corpo con un'armatura lucente in duranio, l'altro è comperto dalla lunga tunica ricamata al petto con un grande Ankh dai colori cari alla Dea. L'arrivo delle due è preannunciato dallo scalpitio di due cavalli che con cura vengon lasciati poco dopo il ponte di legno che conduce alla cattedrale. Giungono tese al cospetto degli uomini, entrambe indossano lunghi abiti eleganti dal tessuto pregiato. La sposa è di un candore iridescente, le carni rosee del viso son semicelate da un velo candido. Adrhiel cammina lenta verso i due stringendo con la man destra, quella di Siaren.I loro abiti in contrasto ricordano i colori del mare e delle onde, del cielo e delle nuvole.

Scesi nell'antico e sacro tempio, al cospetto di una grande fontana dalle limpide acque, il rito ebbe inizio. Il sacerdote chiese agli sposi i simboli della Dea e dell'unione, benedicendoli con parole arcane. Una conchiglia, frutto di Danu, avrebbe contenuto i sentimenti dei due, da tramandare nelle generazioni a venire. Due fili, uno rosso e uno bianco (il primo simbolo maschile di forza e virilità, il secondo simbolo femminile di candore e purezza) avrebbero unito le due anime al cospetto degli Dei. Infine un sacro fiore azzurro, dai petali intrisi di potere divino, divenne la volontà e il potere della Dea nel sacro vincolo dei due.

Seguì una piccola cerimonia simbolico-religiosa che permise agli amanti di scambiarsi le loro parole d'amore. Lo scroscio dell'acqua e la luce fioca che abbracciava la sacra stanza ne fecero poesia, per mezzo delle parole, i due pronunciarono i giuramenti segnando la loro eterna unione dinnanzi agli Dei. Alcuni mesi passarono, Thorondir e Adrhiel tennero tutta la popolazione all'oscuro rispetto alla cerimonia. Nessuno sparse la voce, sol alcune vecchiette di Nosper. L'amor tra i due divenne così forte che dopo poco tempo Adrhiel rimase incinta. Presto sarebbe stato ben visibile a tutti il piccolo pancione e questo creava tensione, poichè non sarebbe stato figlio di un unione palese. Decisero allor di celebrare di nuovo il matrimonio, invitando i loro amici più stretti, in modo da condividere con loro un giorno tanto lieto e in modo da dissipare voci poco piacevoli che si sarebbero potute diffondere. Il giorno 27 Nembonume, presso il tempio di Awen ad Hammerheim, si riunirono i conoscenti degli sposi. THorondir e Adrhiel giunsero all'altare accompagnati dai loro testimoni: Rukede Karhol dello sposo, Corinne Tandersar e Siaren Ninflory della sposa. Il sacerdote Astro Grinward fù lieto nel ripetere lo stesso rito che li legò in precedenza.





Così accadde, gli stessi gesti Astro ripete con forte dedizione e la stessa emozione emerge dagli occhi lucidi delli sposi. Sol le parole cambiarono. Thorondir: "Difficile esprimere al meglio ciò che provo, come il mare è tanto vasto da non poter essere solcato da un solo uomo, anche il mio sentimento è troppo grande per saperlo esprimere da solo. Chiamarlo amore sarebbe riduttivo... ma ciò che sento di dire, è che ti amo." Adrhiel: "Thorondir, da quando ti ho incontrato, da quando ci siamo dati il primo bacio, ho sentito che la mia vita era al completo, tutto quello che mi mancava ormai l'avevo per me e un tuo abbraccio, un tuo sorriso, un tuo semplice sguardo, mi rendono la donna piu' fortunata di Ardania. Ti amo Thorondir e non smettero' mai di dirtelo"

Scambiatisi di nuovo le promesse di eterno amore, il rito si concluse. Circondati dagli sguardi felici dei loro amici, condussero gli invitati fuori dal tempio per prendere posto presso la locanda "Il Vecchio Eremita" . Addobbata a festa, l'elegante locanda, è un tripudio di colori: rose rosse e bianche, candelabri di candido adamantio e tende color porpora, accolsero la grande cena. Le portate, furono abbondanti e basate su ricette tramandate da generazioni dai marinai. Mente tutti discorrevano seduti ai tavoli, Siaren portava attenta i vassoi per il banchetto. Spiedini di Pardo, Trecce di filetti di pesce e dame di cioccolato il tutto accompagnato da vini e sidri abbinati ai piatti.



La serata trascorse così tra una pietanza e l'altra, tra risate e chiacchiere, tra discorsi dei testimoni e confessione degli sposi. Regali e auguri fioccavan in ogni dove, pur la Regina Satine e la Tari Lindel sedettero ai tavoli compiaciute dell'unione dei due.

Null'altro or si aggiunge verso questa vicenda. L'amor ha unito e riunito due cuori già segnati dagli Dei, or solo si attende la venuta dal piccolo pargolo.

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