
Il freddo dell'inverno iniziava a conquistare anche le calde terre del Doriath.
Il bosco di Earlann pian piano scivolava in un placido sonno, in attesa del
risveglio della primavera.
La Verde pero' era sempre in movimento ed attività e sempre piu' germogli
spuntavano.
Sembrava finita la decadenza dell'autunno ed i rigori dell'inverno in cui ogni
cosa pare morta. Sotto la neve vi era molta vita e questa aveva richiamato
a se' linfa, germogli, foglie.
Era Giunta l'ora che le foglie, cresciute oramai in saggezza ed esperienza
diventassero rami giovani e vigorosi.
Era Giunta l'ora che i germogli sbocciassero, come giovani foglie dell'
antico albero e si unissero ad esso in un unico vivere.

Nell'Alta Nosse i Tawarwaith della Verde si radunarono per assistere ad una
delle cerimonie piu' importanti, nella vita di un Sindar di Tiond: Il Sacro Giuramento.
La voce dell'Haran si levo' solenne dichiarando i nomi di coloro che, secondo
le Radici della Verde erano pronti a diventare Rami.
Elagost!
Aranel!
Namahel!

Tre nuovi Rami per una Tiond rinata a nuova primavera.
Tre gwedeir che recitando gli antichi giuramenti si unirono definitivamente alla
collettività sindar, mentre altri Tre li avrebbero ben presto imitati.
Non tutte le Foglie diventano Rami, molte vengono portate via dal vento e staccate dall'albero, altre si ammalano e cadono, ma coloro che superano ogni avversità diventano Rami forti a cui le foglie ed i germogli possono affidarsi.

Trepidanti le future foglie assistettero alla cerimonia, a cui forse un giorno
sarebbero stati trovati pronti, ed ascoltarono le parole e i giuramenti dei propri
gwedeir.
Ad un gesto dell'Haran, lentamente, si alzarono prendendo i loro posto di fronte a lui; spiegando a tutti i sindar presenti, cosa animava il loro spirito nel richiedere di far parte
dell'albero.
Gwilwileth!
Alagos!
Elhraster!
Anteru!

Chi spiegando cosa spingeva a continuare nel cammino che porta all'Albero.
Un Unico popolo, stesso sangue, stessa stirpe, stesso spirito ed un legame
istintivo e naturale.

Chi con un Soave Canto, dedicato ai Gwedeir ed alle sensazioni provate
nella vita nel Bosco di Earlann. Come ogni foglia e' diversa da un altra cosi
ogni Sindar vive la Verde in modo unico.

Chi schernendosi sui propri doni, offrendo pero' tutto se stesso. Come ogni
Albero e' parte del bosco, ogni sindar e' parte della comunità ed a essa in
grande od in piccolo dona tutto se stesso.

Chi con l'intenzione di onorare i doni fatti dai Belain, mettendo le proprie
capacità al servizio dei propri Gwedeir, per rinnovare l'Albero e la propria
Stirpe.
Diverse le motivazioni, diverse le vite e le storie cosi come non esistono due
alberi uguali nel bosco.
Unico però e' il legame che lega Foglia e Ramo al sostentamento dell'Albero,
Unico e' il popolo dei Tawarwaith, somma armoniosa delle singole diversità.
E quella giornata vide l'albero infoltirsi e crescere nuovamente, il ciclo
ripetersi ed un lauto banchetto tra canti e risa per festeggiare.

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