
Qualcosa è cambiato.
Lo sento nell’aria, che da lontano porta gli odori.
Lo avverto nel mare, senza fondo, quando le onde alza.
Lo capisco dagli animali, che hanno occhi del colore della morte.
Una tempesta improvvisa e devastante che coglie lo sventurato nel mezzo del nero mare del Nord, così la morte del grande Ragnar afferrò il cuore di Helcaraxe e lo strinse nella mano del gigante, congelandone il continuo battere.
Per un istante, sentii il silenzio della neve.
Per un solo istante, ascoltai il respiro dei pesci.
Poi tutto iniziò di nuovo.
Io so, che i distratti e gli indecisi moriranno come foglie secche nella stagione del freddo.
So che se non balzerò in piedi dopo essere stato colpito dalla spada del nemico, il prossimo taglierà la mia testa in un sol gesto, con il sorriso sulle labbra.
I miei fratelli sanno questo, come lo so io.
Ebbene la sorpresa non mi colse, quando la palla di fuoco accese le cime nevose e, dopo la morte dello Jarl, Helcaraxe si rialzò in piedi.
I Clan riunirono ognuno i propri uomini, serrando i ranghi e lasciando parlare i più potenti fra loro. Nel Valhalla, uno Jarl ora combatteva il giorno e si ubriacava la sera e così avrebbe fatto per l’eternità nelle sale dorate.
A Helcaraxe, serviva un nuovo guerriero che guidasse gli altri.
La sera del 16 PostApritore del nuovo anno Arnagarour, il Maknar Bianco, radunò il popolo dei Ghiacci ai piedi della Rocca e ordinò a tutti di seguirlo al Circolo di Pietra.
Turas e Vargos accesero le torce e si avviarono verso quel luogo mistico, tra mille domande e mille pensieri.

I fratelli del Nord si radunarono attorno al Maknar Bianco, formando un cerchio e ascoltarono le sue parole in silenzio.
Fu così che Arnagarour annunciò la morte dello Jarl Ragnar dei Kessel.
La notizia colse di sorpresa tutti noi e ci addolorò profondamente, ma nel sapere che lo Jarl era morto senza disonore, ci sollevava la consapevolezza che egli presto si sarebbe riunito con i suoi avi nelle sale del Valhalla.
Le ultime parole di Ragnar erano chiare: il Maknar Bianco sarebbe diventato la nostra nuova guida, il nostro Jarl.
Arnagarour fece sacrificare una bestia come dono al Signore della Forgia ed infine chiese al Godar la sua benedizione.


Dal Circolo di Pietra i Figli delle Nevi si spostarono ai piedi del Sacro Albero sterminando ogni creatura che si trovava sul loro cammino.
Le nevi furono bagnate di sangue in quella notte.
Una volta compiuto il giro della Bianca Isola ci radunammo nel Tempio di Aengus, dove lo Jarl Arnagarour giurò di guidare il popolo del Nord rispettando le leggi degli avi.



La serata si concluse alla Locanda del Troll Ubriaco, dove gli uomini del Nord bevvero per il vecchio e per il nuovo Jarl.

La sera del 19 PostApritore i fratelli del Clan Kessel si riunirono ad Hulborg.
In gioco c’erano le sorti del Clan, rimasto privo del proprio Maknar.

Dopo il giuramento, tutti coloro che desideravano diventare la nuova guida del Clan furono invitati a parlare.
Laric degli Ulfingar e il ringiovanito Barone Claus von Kessel si fecero avanti e presero la parola.



Il momento della votazione era giunto e tutti i fratelli si schierarono alle spalle di colui che ritenevano il più degno successore di Ragnar dei Kessel.
Fu così che il Barone fu eletto per la quinta volta Maknar nero del Clan.
Ora non restava altro che tornare al Nord per informare lo Jarl della decisione dei Kessel.


I Kessel accompagnarono il proprio Maknar fino alla Piazza di Helcaraxe, dove i fratelli del Clan Valdar lli attendevano per la nomina del nuovo Guardiano dei Ghiacci della Flotta del Nord.
L’accoglienza di Arnagarour al nuovo Maknar Nero non fu delle migliori, ma in pochi rimasero sorpresi di ciò.

Ci radunammo tutti nel Tempio di Aengus, dove direttamente per bocca dello Jarl fu eletto il nuovo Guardiano: Il valoroso Vargos e Capitano della Flotta Ethan Sheran.

Ma una volta conclusa la cerimonia, molte discussioni presero fuoco tra le nevi.
Lo Jarl Arnagarour disse che spettava a lui decidere chi fosse il nuovo Maknar Nero. I Kessel sostenevano invece che le tradizioni dovevano essere rispettate e che era quindi il Clan a dover decidere la propria guida.
Ma al Nord, la parola dello Jarl è legge, la parola dello Jarl è l’unica che conta.



Il vento è cambiato.
Le vele gonfia fino al limite dello strappo.
Quasi la chiglia non tocca le onde.
Un vento interiore, che mi spinge possente e sicuro.
Ho fiducia in questo vento, tengo le corde ben salde, so che non mi abbandonerà.
Sono pronto.
Attraverso un infinito mare di sangue, io ora stringo la mia lancia.
Nemmeno il mio pensiero si volta indietro a guardare la costa che si allontana.
Dritto davanti a me mi stà aspettando un futuro grandioso.
Una nuova epoca si stà aprendo ai miei occhi.
Sono pronto.
Sto arrivando.
By Bragi&Xarquon
Chiudi l'evento
Lo staff di The Miracle Shard (The Miracle)
non si assume alcuna responsabilità sui contenuti di un evento. A priori ogni
abuso di utilizzo del sistema di anteprima verrà punito . Segnalate gli abusi nell'apposita sezione del sito. .
|