Il Grande disco di fuoco ormai si era nascosto dietro le montagne..Era giunta l'ora...L'Anziano Sciamano Mobenga richiamo' tutti attorno al fuoco e li invito’ a sedersi per parlare del significato che loro attribuivano a quella Festa...Terminato il discorso tutti i qwaylar si inoltrarono nella Giungla per raggiungere il Sacro Tempio...
Il tragitto non fu semplice ma i fratelli riuscirono ad arrivare al punto prestabilito senza grossi problemi...Si prostrarono in ginocchio ai due Guardiani del tempio e si diressero verso l’altare...Il Capo Tribù Quetzalcoati Vudù esordi’ con queste parole: “Kia Ora Mawu , i tuoi figli son qui.La Giungla ci osserva , gli Spiriti ci ascoltano. Mawu ci protegge...Tempi bui sono per il Nostro popolo. Molte lune sono passate e molte volte il disco di fuoco e’ morto dietro la Sacra montagna...La Morte e il Sangue di molti Fratelli sono stati versati e molto altro sangue verra’ versato...Mami Wata questa e’ la tua notte , Acqua che cade dal cielo purifica i nostri cuori...”
Quetzalcoati si interruppe e chiamo’ a se lo Spirito di Mami Wata...Nel frattempo i fratelli si chiusero in preghiera e lo Sciamano Shei accese una fiaccola e la passo’ su tutti i loro corpi soffiandogli il fumo addosso per purificare il loro spirito...
Fatto cio’ lo Stregone riprese il suo discorso: “La rabbia dei nostri guerrieri e i canti e le danze dei nostri Fratelli ; le urla e i pianti delle nostre femmine giungono alla Giungla come preghiere per gli Spiriti.Il Sacro fiume scorre come sangue dentro i nostri corpi...violento e veloce come le nostre lance...Fratelli , e’ ora che l uomo bianco ci tema...Noi siamo il fiero popolo Qwaylar!!!”
Con il suo discorso carico di amarezza e rabbia, Quetzalcoati esorto’ i fratelli a non dimenticare tutto il male e le disgrazie che il coraggioso popolo qwaylar aveva dovuto subire ma anche ad essere fiduciosi e speranzosi nel futuro che loro stessi avrebbero dovuto creare e a confidare sempre nell’aiuto degli Spiriti...Nell’aiuto di Mawu...
I Qwaylar sarebbero tornati ad essere il fiero e splendente popolo di una volta...
La parola passo’ all’ Anziano Sciamano che recito’ una preghiera rivolta a Mawu ma soprattutto a Mami Wata...
Mami Wata
Spirito supremo dell'acqua,
tu che controlli i mari e gli oceani , tu che controlli la pioggia,
tu che dai la vita e porti distruzione , tu che tutto puoi...
Fai si che questa volta con il tuo potere possa
portare vita e aiutare tuo fratello,
Mami Tata
Spirito Supremo della Terra a renderlo piu' forte e fertile,
fai si che Mami Tata
possa beneficiare della tua immensa fonte di vita
in modo da rinvigorire la Sacra Giungla..
Mami Tata
tu che un tempo eri una sola cosa con Mami Wata
nel bene e adesso lo sei anche nel male
fai si che i Mawena di Mami Wata
possano creare attraverso il potere di crescita di Mami Tata
mawena per noi in modo che non avremo mai
il timore di morire dalla fame
e di non avere piu un posto dove vivere...
Voi che tutto potete e tutto togliete e tutto date,
beneficiate del potere di Habieso
in modo che il cielo possa scquarciarsi ed emanare la sua immensa
energia attraverso tuoni e fulmini,
portatori di pioggia , Mawena di Mami Wata
e quindi portatori di vita..
Voi che tutto potete
fate si che gli Spiriti del Male
non si impossessino mai della immensa vitalita della Giungla
e che non si impossesino mai della nostra anima...
perche' la nostra anima deve essere sempre libera
di viaggiare nei meandri della nostra mente senza limiti..
come Voi siete liberi di agire nel bene e nel male
ma sempre nel giusto quando guidate noi verso la verita'...
Terminata la preghiera i fratelli si incamminarono verso l’uscita del Tempio per piantare il Sacro albero...Mobenga benedi’ lo stesso e distribui’ ad ogni qwaylar un Fungo Sacro il quale doveva essere consumato mentre ci si aspettava che l’albero desse i suoi frutti...
Come di rito i fratelli iniziarono danze sfrenate sotto effetto dei funghi allucinogeni attorno agli Spiriti che i due Anziani avevano chiamato al loro cospetto...
Le danze continuarono per ore ma appena l’effetto dei Sacri Funghi cesso’, Mobenga richiamo’ l attenzione dei fratelli...
Gli disse che uno alla volta avrebbero dovuto raggiungere la fonte e riempire una brocca con l’acqua della stessa...la quale sarebbe stata consumata in seguito insieme ai frutti...
Dopo aver riempito le brocche aspettarono ancora qualche istante seduti attorno alla fonte...
Dopo un po’ di tempo tutti i qwaylar tornarono al Sacro albero ,che nel frattempo era cresciuto , per raccogliere i suoi frutti e consumarli insieme all’acqua...
Prima di fare cio’ lo Sciamano Shei recito’ una breve preghiera ringraziando gli Spiriti per averci offerto il loro aiuto...
Il momento di consumare i frutti e l’acqua era giunto...Alzarono al cielo il frutto e il boccale con l’acqua tutti insieme e li consumarono contemporaneamente...
Il Sacro Rito era terminato...Ringraziarono gli Spiriti e si incamminarono verso il villaggio sull’isola...
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