[Amon] Festa della Rinascita: l'Incoronazione
Scritto da : Xandra Phem in data : 07/05/2009 17:31:02

Culmine e massima unione del popolo amoniano fu l’evento dell’incoronazione della nuova guida assoluta di Amon, serata di grande festa e delegazioni di ogni terra e regno che suggellava la Rinascita della Guerriera.
Il 6 Adulan del 273 Xandra Phem percorse la lunga navata del Tempio di Crom, seguita da Sami Ikarson con la stola senatoriale, a rappresentanza del Senato Magister che sosteneva ed appoggiava la fiducia alla giovane donna che per mesi aveva guidato la Legione come Tribuno Militare prima e Prefetto del Pretorio dopo.




Al suo passaggio i milites della Legione, schierati ed in scintillanti armature da parata, alzarono le armi con movimenti degni della disciplina e della perfezione del glorioso corpo armato della Guerriera, osservando la donna che per loro era stata maestra e compagna d’arme.




L’aria della sera era densa di sussurri e pensieri, i passi di Xandra lenti e silenziosi, l’incedere era fiero e lo sguardo non riusciva a celare l’emozione. I presenti fecero silenzio, il brusio si chetò e la donna giunse dinnanzi all’altare lì dove le due nuove fasce simbolo dei potenti di Amon, a sostituzione delle vecchie, facevano sfoggio dei loro ricami su cuscini pregiati.




I presenti erano molti, seduti sulle panche arricchite da sontuosi cuscini in velluto rosso impero, o in piedi ai lati.




Sull’altare ad attenderla i due giovani Flamini dell’Ordine dei Templari d’Oriente, Xavier Von Seith e Nefrem, ed in mezzo il Gran Maestro Hickaru PhoenixFlame, invitata e voluta da Xandra affinché fosse più forte la benedizione per mano di colei che aveva aiutato Amon a liberarsi dall’Ombra dell’eresia, processando il vecchio Imperatore.




Ad accogliere il Prefetto Xandra, che dismessa la vecchia fascia nera da Prefetto, abolita da quel momento in poi, indossava i colori di Amon, il rosso ed il bianco, il discorso di apertura di Xavier e l’invocazione della Dea Danu portatrice di Luce, la stessa che su Amon sarebbe scesa quella stessa sera.




Il Gran Maestro poi avanzò verso la giovane donna e benedisse le due fasce sull’altare, quella bianca della nuova Imperatrice e quella rossa del futuro Prefetto.




Prese la parola con tono solenne Nefrem, baciata dai favori di Crom, il dio che guida il cuore di ogni amoniano, e recitò per Xandra il giuramento solenne che la nuova Imperatrice avrebbe ripetuto in nome dell’impegno verso la sua città e la Luce.







Insieme poi i tre celebranti benedissero la nuova Imperatrice della Guerriera mentre il Gran Maestro le drappeggiava sul petto la candida fascia con l’emblema del potere di Amon.







Xandra si voltò verso il suo popolo ed invitò tutti ad unirsi nel grido tipico della città, insieme alla loro nuova guida.




Il primo gesto della nuova Imperatricre fu quello di rammentare a tutti gli amoniani che erano riusciti ad affrontare un periodo buio grazie all’unione, alla fitta maglia di anelli saldi tra loro che proteggeva Amon ed i suoi valori, cui essi stessi erano i rappresentanti. Perciò, come simbolo e ricordo di questa unione, e per non dimenticare mai, regalò ad ogni amoniano un piccolo cerchietto in adamantio, un anello lavorato ed inciso da lei stessa con su la scritta:

*Semper Fidelis*




Ogni amoniano ricevette dalle mani dell’Imperatrice l’anellino disponendosi in fila dinanzi a tutti al centro del Tempio.




Fu dunque il momento dei saluti e degli omaggi delle delegazioni dei vari regni accorsi per assistere all’evento e per omaggiare la nuova Imperatrice dell’Impero amoniano.
Ognuno di essi portò con sé un dono, simbolico o prezioso, alla giovane condottiera.

























Forti e possenti furono le parole dello Jarl di Helcaraxe, Arnagarour, che con parole cariche di significato riconfermò la sua fiducia a Xandra come alleata del popolo dei Ghiacci.




Quando furono conclusi i saluti e gli omaggi Xandra invitò tutti i presenti a prendere parte al banchetto allestito presso i giardini del Castello, addobbato e sistemato per accogliere la nuova inquilina.
Gli invitati presero posto tra stendardi e fiori, allietati dalla fresca brezza della sera, dall’allegria ma soprattutto dal ricco menù di prelibatezze preparate da un’amica dell’Imperatrice: la nordica Rajuca Festhuck.













Tra brindisi, risate, racconti e buon vino il banchetto si protrasse fino a notte fonda, quando pian piano ognuno tornò alla dimora e la giovane donna, alla guida di Amon, si ritirò nelle aule più alte del suo castello, lì dove dal torrione imponente si vede la Guerriera, gemma sobria ed opaca incorniciata dalle mura solide, ai piedi degli alti monti e custodita dall’austero Tempio di Crom.
Un importante capitolo della storia di Amon era stato appena scritto.



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