4238° Ciclo Solare
Ventesima Rotazione di Puste
Grande Miniera - Regno di Djare
Come da ormai quattro Cicli Solari, arrivò il momento dell’attesissima e agognata Gara del Piccone.
Molti Djaredin, esperti minatori o semplici curiosi,
avvertiti dalla sbraitante voce di Lander Golainfuocata, strillone di Kard Dorgast,
si ritrovarono la Ventesima Rotazione del mese di Puste
alle porte della Grande Miniera del Regno di Djare.
La quarta edizione dell’attesa competizione prevedeva, come dalla precedente edizione,
la formazione di squadre di tre componenti.
Dodici furono gli avventurosi Djaredin che decisero di partecipare,
divisi in quattro squadre.
I più agguerriti, agli occhi degli spettatori, sembrarono i “Rombo di Tuono”,
tutti appartenenti al noto Clan omonimo.
A capo vi era anche Barin Sputafuoco, Capoclan e Bund dell’Armata.
Novità di questa edizione della Gara del Piccone fu senza dubbio la squadra de “Le Tre Gemme,
composta da sole Djaredine.
Kiira Cercatomo, Morgat del Regno, guidava le due cugine.
“Le Piccozze Roventi” furono la terza squadra a presentarsi alla competizione.
Tra di loro vi era Khorak Kun, Capoclan dei Fiamma Eterna.
Ultima squadra, ma non per questo meno agguerrita, fu formata da tre giovani barbe del Regno,
Duraz della Gemma, col nome di “Piedi Neri”.
Le regole erano semplici: ogni squadra avrebbe cercato di appropriarsi del maggior numero di minerali,
ad ognuno dei quali era stato aggiudicato un punteggio segreto dallo Djare Dakkar Feledkum,
con la speranza di ottenere il punteggio maggiore e portare a casa la vittoria.
Così al segnale dello Djare,
che dettò l’inizio della Quarta Gara del Piccone dell’Era del Ritorno,
ogni Djaredin corse nel punto che gli sembrò migliore alla ricerca dei minerali più rari.
Mentre alcuni, armati di piccone, si concentravano al massimo,
nella speranza di trovare una vena ricca di Adamantio o Orialkon,
altri preferivano infastidire il cugino più vicino,
nella speranza di lasciargli più spazio dove lavorare in pace.
Tra picconi e borbottii per la fortunata scoperta di vene del sacro Mithryl di qualche “avversario”,
il tempo passava in fretta, sotto l’occhio acuto dello Djare Dakkar,
sempre in circolazione tra i partecipanti.
Al termine del tempo prestabilito, tutti gli Djaredin, ormai stanchi dall’intensa fatica a cui si erano sottoposti,
si radunarono vicino alla postazione dei due giudici:
lo Djare Dakkar Feledkum e lo Djaredin Zothar Neraroccia, giunto in ritardo per poter partecipare alla gara.
Depositati tutti i minerali, i due arbitri della gara cominciarono a contare i punteggi di ogni squadra.
Fu una conta tanto lunga e estenuante che lo Djare Dakkar al termine disse che avrebbe preferito partecipare piuttosto che contare i minerali.
Per tutti i partecipanti invece l’attesa del risultato finale fu accompagnata da un lauto banchetto
offerto dalla Locanda “La Zitella Inacidita” a tutti i gareggianti.
Quando arrivò il momento del verdetto, gli Djaredin erano più tesi che mai:
“Le Tre Gemme” dichiaravano già la vittoria,
i “Rombo Di Tuono” sbraitavano il loro motto a squarciagola,
i “Piedi Neri” sbattevano i loro piedi sul pavimento della locanda,
ma “Le Piccozze Roventi” avevano avuto un’idea folgorante:
avevano approfittato della miniera coperta per estrarre del titanio, assai raro e di valore nel punteggio segreto.
Alla fine furono raccolte diverse migliaia di lingotti,
tra cui anche quasi trenta lingotti del Sacro Metallo.
La Triade era stata generosa con gli Djaredin, che non mancarono di ringraziarla per l’abbondanza di minerali.
Fu così che la Quarta Gara del Piccone si concluse con la vittoria de “Le Piccozze Roventi”!!
Al secondo posto si classificarono i “Rombo Di Tuono”, seguiti per un soffio da “Le Tre Gemme”,
ultimi ma certi di rifarsi nelle prossime edizioni i giovani “Piedi Neri”.
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