[TRM] Purificazione e Ritorno
Scritto da : Ach'mesh Udeen in data : 16/06/2009 19:42:22

Decimo Giorno di Granaio dell'anno 273 E' passato un mese dal meritato ritorno della Stirpe Nera a Tremec, periodo passato a riorganizzare l'Oasi affinchè potesse tornare a rinascere. I preparativi erano durati a lungo, i tremecciani avevano lavorato con Vigore e Fedeltà. Al tramonto, nel giorno 10° di Granaio, che verrà ricordato negli annali come Giorno del Coccodrillo, le porte vennero chiuse agli stranieri e gli Ospiti dell'oasi vennero invitati ad uscire: solo la Stirpe Nera poteva assistere con i propri occhi. Al richiamo della Gran Sacerdotessa, il popolo di Akkron si diresse al Grande Tempio al centro di El Raya. I fedeli si disposero nel luogo di culto, con gli occhi al giovane Kim Hamm, sacerdote del Perfettissimo, e con la gioia nel cuore. La cerimonia fu breve ma intensa, le parole di Kim furono forti e giuste, e ogni tremecciano ne trasse gioia e speranza. Recitarono quindi tutti assieme la Farahd, come non facevano ormai da tanto tempo:

"Sia lode ad Akkron, il Signore di tutto,
il Misericordioso, Colui che non è stato generato,
Sultano del Grande Banchetto.
Te noi adoriamo, a Te chiediamo aiuto
e in Te cerchiamo la Nostra Guida."




La Gran Sacerdotessa, Nawal della tenda Kamal, e la Sacerdotessa Anziana, Rania della tenda Udeen, aprirono la processione benedicendo ogni passo con fumo di khaab e acqua del raya, per purificare l'Oasi intera. Il fumo profumò l'aria, l'acqua venne bevuta dalla sabbia e i Pilastri vennero messi nei luoghi dove erano sempre stati: Fedeltà al Tempio di Akkron, Vigore al Palazzo Sultanale, Parsimonia sulle sponde del Raya e Ospitalità alla Porta Sud, tutti tornarono al loro posto e furono benedetti dai doni dell'Unico. I fedeli seguivano silenziosi le 2 donne, e innumerevoli furono gli inchini e le preghiere sussurrate sottovoce.







Di fronte al popolo tremecciano e con accanto il Pilastro dell'Ospitalità, la Gran Sacerdotessa fece un breve discorso, ricordando il recupero delle sacre reliquie e la felicità dei ritrovamenti: proprio come quella volta la Nera Stirpe era ora riunita per festeggiare e gioire della rinascita di Tremec. La giovane donna recitò quindi la Sacra Preghiera dei Pilastri con voce solenne, poi con un sorriso sul volto dichiarò che l'Oasi poteva essere di nuovo donata in Ospitalità. Il Sultano Dijon "il Giusto" Kamal ordinò, e l'Amir dei Feddhayn, Ach'mesh della tenda Udeen, fece riaprire le Porte Sublimi. Uscirono dalla porta Sud e, carezzati dal caldo Kamshin della sera, guardarono gli Ospiti che avevano aspettato con pazienza che la cerimonia finisse. L'Amir guardò soddisfatto la folla, e parlò ad alta voce, invitando chiunque fosse in pace con la Sunnah ad entrare nell'Oasi, ora rinata.




Numerosissimi gli Ospiti entrarono nell'Oasi: la fragranza dei bracieri ricolmi di khaab si diffondeva per tutta l'Oasi e profumava l'aria. Nella piazza dedicata a Dijon il Giusto e alla sua sposa i tavoli erano pronti e imbanditi e i tremecciani predisposti erano già in attesa per offrire i cibi del deserto agli invitati.

Lo Djare Dakkar Felekdum e la Morgat Kiira Cercatomo dal Regno di Djare, il Generale Kharmon e l'Ammiraglio Astro Grinward da Hammerheim, l'Imperatrice Xandra Phem e il Tribuno Sami Ikarson da Amon, l'Aracnomante Zarathos da Luughnasad, il Gran Maestro Hickaru Phoenixflame dal Monastero e il Vargos Garlink Valdarsen da Helcaraxe, tutti loro si presentarono al Sultano per offrire la loro stima e i loro doni: armi e armature fatte dai migliori artigiani, gioielli lavorati con cura, frutta ed erbe dalle verdi terre di Ywul, questi furono i loro regali all'Oasi e al suo Signore.







Dopo molto tempo l'Oasi tornò a vivere, la piazza era gremita di gente di ogni razza e cultura: djaredin e alamin, amoniani e hammin, cavalieri dell'alba, uomini del nord, e nessunò disturbò la tranquillità della festa. Iniziarono i canti e i balli, e in molti si divertirono: chiacchiere, incontri, discussioni, risate, l'Ospitalità era tornata a Tremec, come il suo Pilastro.