[Amon] Festa del Madrigale Amoniano
Scritto da : Xandra Phem in data : 25/06/2009 16:30:09

Nei giorni del 12, 13 e 14 Madrigale del 273 Amon festeggiava il mese dedicato all’amore, con feste religiose e pagane, commemorando le fioriture dei campi, invocando Althea, benedicendo i raccolti, celebrando la Famiglia come struttura fondamentale dell’Impero.

La sera d’apertura gli amoniani si radunarono a Cheshire, il libero villaggio protettorato di Amon ove rigogliosi crescono alberi da frutto e vigneti, ed insieme ai contadini del luogo celebrarono, in un campo di grano allestito per l’occasione, la benevolenza di Althea, Madre e Signora della terra e dei suoi frutti.



Il rituale, che volgeva un richiamo ai campi di grano leggendari degli Elisi amoniani, si svolse tra peschi in fiori e le invocazioni dei Flamini dei Templari d’Oriente Xavier von Seiht e Nefrem.



Keloth decretò la fine del rituale religioso dedicando versi e musica alle divinità luminose invocate.



Accolti gli djaredin di Kard, guidati dal loro Djare Dakkar Felekdum, alleati storici e graditi ospiti del popolo amoniano, l’Imperatrice Xandra Phem decretò l’inizio del torneo d’archi organizzato ed arbitrato dal capo civile di Amon: il Governatore e Legionario Seth Llewelyn.



Il campo per la disputa era stato allestito in riva al mare, in un ampio spazio aperto dove tutti si disposero per assister alla competizione dove, colpi di scene a frecce scagliate nei luoghi più impensabili (tranne che nel bersaglio), rallegrarono tutti i presenti.



La serena serata si concluse con la vittoria di Keloth, premiato con un arco realizzato ad arte per chi avrebbe conquistato il titolo di Occhio di Falco.



Il giorno successivo, il 13 Madrigale, tutto era stato disposto per il tanto atteso primo Palio amoniano voluto e allestito da Seth. Una lunga pista circolare correva intorno alla cittadella, tra vie ed edifici militari di Amon, attendendo che i fantini si contendessero il titolo del vincitore e l’ambito premio in denari. Quando i partecipanti furono schierati nella zona di partenza, alle porte principali di Amon, si diede inizio alla corsa.



I milites amoniani facevano da controllori lungo tutta la pista per verificare che non vi fossero scorrettezze, alcuni ospiti attendevano al traguardo per incoraggiare i fantini impegnati nei loro tre giri.



Finalmente la corsa ebbe fine ed il traguardo fu tagliato per primo da Jaegar Rainhart, Tribuno Senatore di Amon, a seguire Eireen Kerrigan, Cadetto Leone Imperiale di Amon ed al terzo posto il tremecciano Abdel Asalar.



La premiazione in piazza dei tre vincitori sancì la conclusione del Palio.



La serata si concluse con una lunga e ricca asta di cavalli, i migliori esemplari degli allevamenti imperiali amoniani, dagli svariati manti e dalle prestanti stazze, vennero battuti all’asta fino a notte fonda, tra sorprese e colpi di scena.



Il terzo e conclusivo giorno del Madrigale amoniano, fu dedicato interamente all’amore, ad Awen ed alla coppia.
Nei giardini del Castello, la storica ed imponente costruzione amoniana, dimora del Re un tempo e dell’Imperatrice ora, luogo di storia e simboli imperiali, venne allestito un altare semplice per la celebrazione che vide insieme Xavier von Seith dei Templari e l’Imperatrice come coppia simbolo della serata.



Fu chiesto ai partecipanti di indossare abiti rossi per gli uomini e del colore delle acque per le donne, portare doni di egual colore, in nome dell’antica tradizione che vuole la creazione degli uomini mescolando una goccia di sangue delle divinità maschili ed una lacrima di quelle femminili.
I presenti, fedeli e non, ospiti ed amici, assistettero all’invocazione civile e religiosa della coppia, istituzione importante per la Guerriera, fondamento di rispetto e di amore.
Ognuno poi recò i suoi doni all’altare e ricevette la benedizione del Flamine nel nome di Crom ed Althea, coppia genitrice, e di Awen, loro figlio dio dell’amore.



L’augurio di nuovi legami e di legami vecchi sempre più saldi, sancì la fine della celebrazione.



Il bibliotecario e storico imperiale Steziak Valrik annunciò ai presenti l’inizio della competizione letteraria, la gara di poesia che come tema per questa edizione si ispirava alla festa e dunque chiedeva ai partecipanti di scrivere dell’amore tra soldati che devono separarsi per combattere o lasciare a casa il proprio amato o la propria amata.



I partecipanti si riunirono nella scuola amoniana, all’esterno della quale un informale banchetto, allestito dalla storica Banditrice Imperiale Ilianar, intrattenne gli ospiti intervenuti in attesa del verdetto della giuria.



Finalmente dopo diverso tempo tutti si recarono nell’androne del Castello amoniano per sentire quale era stato il miglior compositore secondo il giudizio della giuria composta da: la Morgat del regno Djaredin Kiira Cercatomo, la Gran Sacerdotessa di Tremec Nawal Kamal, il Flamine dei Templari amoniani Xavier e lo stesso Bibliotecario Steziak.



All’unanimità e con complimenti ed apprezzamento, fu dichiarato vincitore della competizione poetica il Tribuno Senatore Sami Ikarson che fu invitato a decantare i suoi versi dinnanzi a tutti, riuscendo a meravigliare con la sua interpretazione tutti gli astanti e l’Imperatrice stessa.



Il Madrigale si concluse così con l’arte che a sorpresa scaturiva cristallina dall’animo del milite guida dei Leoni Imperiali, a testimonianza che la Guerra e la Disciplina sanno essere sapiente regno di profondità d’animo e nobili sentimenti.



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