Il cielo era rimasto cupo per tutto il giorno, i grossi nuvoloni avevano lasciato a quel giorno, ventisettesima rotazione di Morgat anno 4238, soltanto i tenui grigi facendo sembrare tutto il manto nevoso di Nuran sporco di polvere.
Gli Djaredin videro moltiplicarsi le orme sulla neve man mano che portavano dalla Gemma gli allestimenti per la fiera, aperta a tutte le genti di superficie.
I venditori sentirono aumentare la salivazione quando i viaggiatori cominciarono ad affollare il rifugio del Clan Freddalama
I mantelli variopinti dimostravano quanto disparate fossero le genti ospitate per la fiera. All'ingresso della piccola gola, le tende degli alleati testimoniavano i loro interessi economici e le merci esposte erano di ogni genere possibile
Tutti erano confluiti nella piccola piazza sterrata, e cominciarono a scambiarsi i saluti.
I mercanti cominciarono a preoccuparsi per i loro affari quando videro che dopo i saluti ci fu una lunga serie di aneddoti divertenti, racconti gloriosi e pettegolezzi che stavano distraendo i partecipanti!
Al massimo ci si limitava a qualche occhiata fugace ai banchi, con sommo dispiacere di chi sperava di riportare a casa sacchi interi di moneta sonante!
Molti furono affascinati dall'elevatore allestito appositamente dai migliori ingegneri della Gemma per raggiungere il banchetto sull'ampio terrazzo della grandiosa forgia costruita qualche ciclo solare orsono da quegli Djaredin che avevano deciso di esporre i loro giorni alla luce del sole.
Molti dei lunghi rimasero disgustati dalle pietanze offerte, ed erano quelle ricette che l'inventiva Djaredin aveva prodotto partendo da ciò che si rimediava nel sottosuolo, e che aveva permesso loro di sopravvivere fino alla liberazione. Delizie come ali di pipistrello fritte in salsa di funghi, Talpa gigante porchettata e Piovra di profondità bollita in succo di rapa non suscitavano tanto il loro appetito, quanto la curiosità.
Cosa che invece non si potè dire della birra, bevuta in gran quantità e rivenduta all'asta a prezzi astronomici!
Fu così che quella che doveva essere una florida fiera di fine estate divenne il ritrovo di vecchi amici, con sommo dispiacere dei mercanti che infine decisero di unirsi al convivio, beandosi dello splendido cielo stellato che faceva brillare il candido manto nevoso.
E gli unici che videro un minimo di Scudi di re furono i messi reali dell'asta, intenti a contarli mentre i volti di tutti gli avventori si alzavano per vedere lo spettacolo pirotecnico finale.
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