[Odo] Cerimonia delle Ombre in onore di Luugh.
Scritto da : Sheireen Irmael in data : 15/01/2010 21:15:49

Le fronde si mossero appena e le guardie di picchetto presso l'antro strinsero le loro armi irrigidendosi, pronte a fermare l'intruso per poi subito dopo rilassarsi, lasciando libero il passo alla figura ammantata ormai nota. L'accolito dal passo felpato, nonostante la sua stazza, si avviava velocemente verso le scalinate che lo avrebbero portato al cospetto del Generale, per fare rapporto su cio' che aveva visto in superficie. Le disposizioni del Luogotenente erano chiare, ma era un compito fin troppo facile per le sue capacità, per avere il timore di deluderlo. ******** Le strade di Rotiniel brulicavano di fedeli eldar provenienti da ogni angolo del Doriath, mescolati ad umani curiosi, o semplicemente spinti da motivazioni di facciata che si intrecciavano a precedenti rapporti o a probabili motivazioni diplomatiche. Quella sera veniva celebrato il consueto Rito di Purificazione, una cerimonia in nome di Earlann attraverso la quale, Sacerdoti e Paladini, invocavano il suo nome per propiziarsi un anno migliore e per lasciarsi alle spalle i brutti ricordi di quello appena passato. Tutto questo accadeva al cospetto di un cielo sgombro da nuvole, un vellutato manto nero puntellato di fulgide stelle, in quella pungente notte di Postapritore. ******** Quando tutto appare reale, vibrante e carico di forti convinzioni, solo allora nelle profondità della terra, dove le tenebre regnano sovrane, si risveglia la forza più antica, l'essenza ancestrale insita in ogni elfo puro, che pulsa comprimendosi ed espandendosi a dismisura, scuotendo nel profondo antichi poteri volutamente dimenticati. L'Odio e il Dolore, sentimenti banditi da coloro i quali vogliono dimenticare, ma ancora profondamente radicati in coloro i quali, al contrario, conoscono la Verità e si fondono con essa, non possono che risvegliarsi nel mese che sancisce simbolicamente il principio di ogni cosa...il primo mese dell'anno, come primigenia fu la Sua venuta. ******** Ogni cosa era pronta nella imperiosa e antica cattedrale, tutto era al suo posto, mentre la Somma sacerdotessa preparava gli animi dei fedeli al compimento del Rituale.

Gli echi delle preghiere nella lingua degli scuri, rimbombavano nella grande navata, ritornando come sussurri sinistri alle orecchie dei presenti consapevoli di ciò che si apprestavano a compiere.

I fedeli cantilenavano all'unisono, fondendo le loro preghiere in un unico oscuro salmo. Ora era la volta dei due Sommi sacerdoti, che innanzi all'altare di pietra nera invocavano il nome del Padre Oscuro perchè li aiutasse nei loro sforzi.



Fu allora che presero in mano le teste sapientemente mummificate degli infedeli, tenendole ben salde dai radi capelli. Esse apparivano di un colore grigiastro, con gli occhi cuciti ed un espressione che ricordava vagamente l'ultimo momento di strazio provato prima di spirare. Antiche parole squarciarono il monotono e continuo mormorio, parole che avrebbero messo in ginocchio anche il più forte dei guerrieri per lo sgomento. Poteri ancestrali venivano risvegliati in quel momento mentre le teste diventavano polvere davanti agli occhi sbigottiti dei più giovani membri dell'Ordine. I cancelli dell'abisso erano stati aperti, vomitando innaturali voci e avvelenando l'aria.

In qualunque angolo di Ardania si trovassero gli infedeli, avrebbero ricevuto una visita dalle ombre assassine, creature plasmate dalle tenebre stesse, il quale tocco seppur non mortale, avrebbe avvelenato le loro anime per un istante, risvegliando in loro la consapevolezza dell'esistenza di qualcosa, sepolto nei più reconditi angoli del loro essere. Ma le ombre sapevano dove dirigersi quella notte di Postapritore colpendo in modo sicuro a monito dei falsi profeti, che elargivano mensogne invocando il nome sbagliato.

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