Numerose cacce in mare ed altrettanti viaggi per il mondo avevano danneggiato le Drakkar in modo irreparabile
e la prematura scomparsa dei precedenti Guardiani della Flotta le abbandonò all'incuria.
L'unica Drakkar degna di questo nome, che ancora galleggiava fiera al molo militare,
era un cimelio di guerra strappato alle mani dei Thongang.
Attraccata al suo fianco era una piccola zattera dal nome ormai illeggibile,
talmente insulsa ed usurata che i suoi legni vennero prontamente arsi e affondati in mare aperto
per far spazio alla nuova Flotta.
Con l'aiuto dei fratelli che avevano procurato il legname migliore dei boschi del Nord e con la supervisione
dell'unico maestro d'ascia ancora in vita ad Helcaraxe, nonché Mastro Birraio e Jarl, Bjon Hjorvaror,
Rajuca iniziò a mettere a frutto i buoni propositi annunciati durante lo Jol.
Senza troppi preamboli né grossi discorsi, spinse in mare le nuove Drakkar presentandole così ai fratelli
e agli ospiti accorsi al varo.
Sabine Skeppsbron, la Sacerdotessa di Danu, chiamò gli Orsi a salire a bordo della "Flotta dei Ghiacci I".
Li guardò in volto uno ad uno e poi si accinse a richiedere la benedizione della Dèa:
Danu, la signora delle maree, la regina degli abissi si compiaccia della rinascita della Flotta dei Ghiacci e rivolga sui nostri legni il suo occhio benevolo!
Questa sera però non pronuncerò lunghi discorsi: a parlare per noi saranno i fatti!
Ci guadagneremo la benedizione della Dea non con parole e preghiere, ma dimostrando il nostro onore in battaglia!
Che queste nuove drakkar siano battezzate con il sangue!
E starà a noi stabilire se il sangue versato sarà il nostro o quello dei giganti dei Mari che la Dèa ci porrà innanzi!
Avanti fratelli: si salpa!!
Le urla di battaglia del popolo del Nord riecheggiavano nel porto militare mentre Adain Tanaor,
il Guardiano dei Ghiacci posto a capo della rinata Flotta, timonava la spedizione alla ricerca dei Giganti dei Mari.
Le prove della Dèa non tardarono ad arrivare: numerosi e grossi tentacoli pregustavano la loro ambita preda,
posando le enormi ventose ora sulla chiglia, ora sul ponte della nave alla ricerca di cibo, cadendovi recisi a colpi d'ascia.
Enormi fauci una dopo l'altra si spalancavono dinnanzi ai guerrieri impavidi,
e una dopo l'altra si richiudevano massacrate e completamente sfregiate, sprofondando negli abissi dai quali erano emerse.
A nulla valse nemmeno il fuoco soffiato dai serpenti delle profondità in confronto alla fiamma che ardeva negli animi dei guerrieri!
Il rituale era compiuto: i Giganti degli Abissi erano stati abbattuti e gli Orsi del Nord erano ora pronti ad accogliere la benedizione della Dea sulle nuove imbarcazioni.
Il sangue dei Mostri Marini fu raccolto in un catino e versato sulle vele della Flotta dei Ghiacci in onore a Danu e in ricordo delle gesta degli Avi.
Terminata quella lunga e sanguinaria battaglia per mare, la Drakkar fiera toccò le sponde dell’Isola Madre, attraccando nel Porto Militare.
La Dea aveva premiato quell'offerta di sangue con il favore dei venti, ed ora era tempo di festeggiare!
Al Troll Ubriaco le lunghe tavolate erano state imbandite con le più succulente pietanze a base del pesce pescato nei mari del Nord.
Si festeggiava un evento speciale: la nuova gestione della taverna affidata a Jennifer e il ritorno di Sabine come cuoca.
Le due donne nei giorni precedenti avevano lavorato a lungo per la preparazione del banchetto,
e per l'occasione avevano sperimentato con successo una nuova ricetta dando i natali alla Birra Troll:
una rossa assai forte e corposa tramandata a Jennifer dall’arte materna della famiglia Dhorvan.
Per propiziare questo nuovo inizio le due taverniere invitarono gli ospiti a sfidarsi nella Torre del Luppolo,
una gara di bevute a base di Birra Troll che coinvolse i presenti in grandi risate e gioiose ubriacature.
Dopo essersi riempiti lo stomaco di gustose zuppe ed aver trangugiato boccali su boccali di birra,
Orsi e ospiti conclusero la lunga serata con scazzottate amichevoli, come la tradizione al Nord reclama nelle occasioni di festa!
Era il mese di Forense A.I 274: ora Helcaraxe poteva vantare una possente Flotta e una rinnovata taverna.
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