[Loknar] La Macchina del Vento
Scritto da : Maluan in data : 17/05/2010 16:24:56

Sulle spiagge della perla in Maluan attecchì il seme che avrebbe portato alla creazione del marchingegno alimentato a flux oggi noto come la “Macchina del Vento”.
Era la sera del 28 Orifoglia dell’anno 273, egli, necessitando di una sovvenzione che gli potesse permettere di continuare il proprio lavoro di ricerca, si era imbarcato sulla “Freccia loknariana” in occasione della regata indetta da Rotiniel per la Festa dei Marinai. Ebbe fortuna e il suo equipaggio con lui riuscirono a portare a casa il primo premio, ma quell’esperienza aveva lasciato in lui qualcosa di più prezioso, un’idea: riuscire a gonfiare le vele delle navi, sospingerle arditamente con la forza del flux dirimpetto al vento. Era così entusiasta della sua idea che, durante il banchetto organizzato dai rotinrim al termine della regata, non poté trattenersi dal riferire quando avesse pensato al Primo Consigliere di Loknar.
Fatto ritorno Maluan si dedicò anima e corpo alla ricerca di qualcosa che potesse alimentare un marchingegno che producesse vento e per più di un mese condusse incessantemente esperimenti su esperimenti in laboratori improvvisati, i quali non disponevano alle volte neppure di un tetto.
Il 18 Dodecabrullo 273, soddisfatto di quanto appurato, raccolse tutte le sue scoperte nell’opera “Flux energetico, assunti di base e sperimentazioni”. Adesso doveva trovare il modo di conciliare la fonte offerta dal flux, con un macchinario reale.
Ben presto gli fu chiaro che il sogno di sospingere le navi con un vento prodotto artificialmente era destinato ad estinguersi, ogni calcolo indicava come per produrre un vento tale da muovere una nave fosse necessaria una macchina dal peso tanto proibitivo da affondare la stessa nave che intendeva far scorrere sull’acqua.
Nonostante questo, Maluan si rendeva ben conto dell’importanza di dare compimento al suo lavoro pionieristico nella meccanica a flux, così il 15 Forense dell’anno 274 consegnò nelle mani della Guida del Meriggio, Tilena Mostabor, i progetti relativi alla macchina che intendeva realizzare.




Seguirono tre mesi di lungo lavoro, per reperire le risorse, assemblarle, calibrare ogni elemento in modo che lavorasse in concerto con gli altri. Il 4 Madrigale i lavori erano stati portati a termine e già la voce dell’esistenza di una macchina di sì fatta natura attirava viva curiosità attorno a sé.
Così il 13 Madrigale Maluan si trovò a spiegare su di un palco allestito sulla Sorella di Derit, la storia, le peculiarità e il funzionamento di una macchina prima nel suo genere.
Sapeva di aver fatto qualcosa di straordinario, nonostante avesse dovuto abbandonare il suo sogno, non riusciva a togliersi dalla testa l’emozione della presentazione della sua creatura meccanica.