"L'immortalità non è soltanto una cosa divina, anche gli esseri umani per mezzo delle loro opere e della loro persona possono imprimere un ricordo così forte nei cuori e negli animi da trascendere il tempo ed essere di esempio per coloro che verranno. Grandi uomini e grandi donne hanno segnato la nostra storia e il loro ricordo risulta ancora essere un'indelebile traccia che ci guida"
Con in mente queste parole tre poeti si erano presentati il 25 Madrigale 274 presso la Sorella di Derit per consegnare definitivamente alla storia loro stessi e il soggetto del loro canto.
Jan scrisse della Tari Lindel, Maluan del defunto Lord Nitian e Sharka di Auron, il Gerofante.
Essi al cospetto del pubblico, accorso ad udire e a godere dei versi dei cantori, diedero prova di mirabile maestria, tanto che scroscianti applausi accompagnavano giustamente il termine di ogni esibizione.
La Giuria, ignota ai poeti, se ne stava seduta fra il pubblico ad ascoltare, terminate le esibizioni di tutti e tre i contendenti, in silenzio hanno rivelato la loro identità, alzandosi e incamminandosi dietro il sipario.
Una scelta sofferta e molto difficile ha tenuto loro a consulto per molto tempo, d'altra parte la bravura dei tre era indiscutibile, ma soltanto ad uno di loro spettava il premio più ambito.
Infine uscirono di nuovo sul palco, tra le mani le corone d'alloro della Triskele.
Il vincitore del concorso poetico "Le Gesta dell'Immortalità" era stato scelto: Maluan, con la sua poesia "Nel Vento".
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