[HLX] Festa d'Estate, A.I. 274 - Parte I
Scritto da : Jennifer Dhorvan in data : 31/07/2010 13:55:01

E dunque l’Estate è giunta! Gioite fratelli perché l’orsa con i suoi cuccioli passeggia sulla neve che si scioglie come rugiada sui petali del mondo, e il grande orso fiero caccia la sua preda! I Giorni delle Bestie sono giunti e ogni cosa al Nord vibra come fiamma! *** Helcaraxe – Lithe A.I. 274 Era ormai da tempo che l’Yggdrasill richiedeva un Custode. Le sue radici venivano quotidianamente accudite dai Gael di Helcaraxe, ma serviva la mano di chi solo può diventare un tutt’uno con l’albero da cui tutto parte e a cui tutto si unisce. Così in una bella notte d’Estate i Gael insieme ad altri fratelli nordici si radunarono sotto le fronde del Frassino Bianco, e li interpellarono gli Spiriti del Nord affinché indicassero il Prescelto. Nuovo fango fu spalmato su quelle bianche radici e alla fine la risposta giunse. Fu scelto il saggio Mannurath, che conosce i segreti della Bestia, e a quelle parole il Gael fu guidato dallo Spirito dell’Orso e come tale si rivelò ai presenti, pronto ad unirsi all’Yggrasill. Il suo corpo mutò lentamente, e alla fine della metamorfosi ciò che prima era umano ora apparteneva solo al suo spirito.

Il primo Rumenal delle Bestie, che avrebbe dovuto occuparsi del Sacro Frassino per tutti i giorni d’Estate, salì la collina sacra e sotto alle bianche fronde solo fu lasciato dai suoi fratelli a meditare. Ora il Nord poteva salutare con gioia l’arrivo dell’Estate, e così per due giorni Helcaraxe accolse nordici e amici che numerosi giunsero per unirsi alla festa. I Gael prepararono il Rito del Legame del Sangue e il Torneo delle Bestie del Nord, aiutati da tutto il popolo che unito lavorò per i preparativi. *** Correva la splendida notte del 12 Lithe dell'anno 274. Era giunto il momento di radunare il popolo del Nord, dopo i recenti accadimenti che duramente lo avevano segnato e messo alla prova. Occorreva rinnovare l'antico e fondamentale giuramento che ricorda al nordico il suo dovere verso la propria terra, alla quale tiene più di ogni altra cosa. Il Legame del Sangue, fu questo il nome che Mammurath il Rumenal scelse per la cerimonia. I fratelli erano numerosi, si accingevano ad aspettarlo alla piazza dove intanto lo Jarl stava annunciando che il Clan Valdar si era nuovamente riunito.

Jennifer si espresse una volta che lo Jarl si fu liberato, annunciando la decisione di Jurth: la nomina di Rumenal spettava a Mannurath. Con calore i fratelli lo acclamarono, e senza perdere tempo il Rumenal invitò tutti alle drakkar sulle quali prendere il largo per celebrare il Legame del Sangue. Quando la drakkar che trasportava il Rumenal raggiunse il centro delle isole i mari si placarono come se stessero trattenendo il respiro, e i Gael fecero radunare attorno alla propria drakkar le altre due che trasportavano gli astanti.

Il Rumenal prese a recitare queste parole: "Nordici. Figli dei Ghiacci. Fratelli. Siamo questa sera qui riuniti per celebrare il nostro antico e profondo legame. Un unione che lega indissolubile ogni nordico con la propria terra e col fratello al suo fianco. Siamo questa sera qui riuniti per ricordare le gesta dei padri, che salparono dalle antiche e aspre terre della Baronia per giungere in un luogo da fare proprio e da chiamare casa.

Rievochiamo le loro gesta . Con coraggio e dedizione approdarono sulle isole di ghiaccio, maestose e pure terre create dalla splendida creatura quale è Niflhel. Ella giace in eterno riposo esattamente sotto di noi. Ella riposa e veglia sui ghiacci, ad ella dobbiamo la creazione delle nostre amate lande ghiacciate. Niflhel di una natura così pura e stupenda che solo la mente di un Dio potrebbe creare. Ebbene fu Aengus il Fabbro degli Dei che la forgiò e gli diede vita. Aengus, il Frutto più maturo e capace Di Jurth, figlio del tutto e parte del tutto. In definitiva è dunque a Jurth che creò sé stessa e si diede una forma rappresentata dall' Yggdrasill, il sacro frassino che noi custodiamo con tenacia. E facciamo bene a essere preoccupati e apprensivi, come un padre lo è con il proprio giovane figliolo o come un figlio lo è col proprio anziano genitore, perché le nostre terre sono pure mentre le altre sono costantemente minacciate dalla corruzione dei manipolatori del Flux. E’ nostro compito dunque proteggere e mantenere inviolata la nostra amata terra. E’ qui questa sera che decidiamo tutti di legarci nuovamente alla nostra terra e tra di noi per rafforzare questo legame. Vi invito dunque tutti ad uno ad uno a salire sulla drakkar dei Gael per dare il vostro contributo per divenire ancora parte del tutto, e il tutto stesso." E fu così che ad uno ad uno dopo gli uomini e le donne che decisero di versare il proprio sangue si fecero incidere dal Rumenal una ferita, è mischiare il proprio sangue con quello degli altri fratelli.

Il Rumenal infine si incise una profonda ferita, colando nel secchio più sangue di tutti. La sua ferita smise presto di grondare sangue e iniziò dopo pochi minuti già a guarire. Gettò nel catino anche della terra colta alle radici dell'Yggdrasill, nella corteccia di abete, del ghiaccio e del pelo di orso bianco. Marchiò con del muschio una pietra affusolata con la runa Algiz, e pestò e mescolò il tutto. Riempì delle brocche e le fece distribuire alle altre drakkar. I fratelli bevvero tutti copiose sorsate suggellando il patto di eterno dovere e rispetto verso il proprio popolo e verso la propria terra. Fecero ritorno alle drakkar, per ultimare i preparativi per il secondo giorno di festa.

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