[HLX] Tributo ai fratelli caduti-Orifoglia 274
Scritto da : Jennifer Dhorvan in data : 30/10/2010 18:52:52

Era giunto il tempo di onorare la memoria di tutti i fratelli che avevano recato gloria e forza al Regno dei Ghiacci Stridenti. Troppo a lungo i nordici erano stati divisi, e ci si trovava spesso soli a pregare gli Dei e a portare omaggio ai fratelli defunti. Così Helcaraxe tutta guidata da Andrew Von Kessel, fedele sacerdote del Signore della Forgia, il diciottesimo giorno di Orifoglia si riunì presso la taverna del Troll Ubriaco e lì, consumando un ricco pasto a base di porcello sapientemente preparato dai cuochi nordici e accompagnato dalla migliore birra, ricordarono i fratelli ormai accolti nelle sale dorate del Valhalla. A turno ogni nordico riportò alla memoria le gesta di un fratello caduto, e tutti alla fine esultavano brindando e augurandogli onore e gloria.

Restarono così tutta la sera a ricordare con malinconico rispetto tutti questi uomini che avevano lasciato un segno nella storia futura di Helcaraxe, e la serata trascorse piacevole come avviene in una grande famiglia, dove il tepore del focolare rischiara gli animi e rinnovava la forza del fiero guerriero.

Quando ormai il buio aveva preso posto alla luce, Andrew invitò i suoi fratelli a ritornare nelle proprie case, attendendo il nuovo giorno in cui tutti sarebbero andati ad onorare il sacrificio dei defunti. Dovevano infatti prepararsi a combattere proprio quei nemici che fin dalle origini avevano messo a rischio l’amata isola: i ribelli che miseramente avevano scelto di spezzare il giuramento ad Helcaraxe. Dopo una lunga notte a riposare i popolo dei ghiacci stridenti si riunì la sera seguente sempre in taverna in attesa del momento. Da li a poco le porte si spalancarono e Andrew si affacciò sull’uscio esclamando: ‘’ Ora basta riposare la battaglia ci attende!! ‘’ I fratelli riuniti nella sala si alzarono e finirono di prepararsi…. In pochi chicchi di clessidra l’intero Esercito dei Ghiacci era radunato di fronte la Rocca, da dove partirono dapprima sull’Isola dei Cittadini dove diedero la caccia al Clan degli Huathbàn, uccidendo chiunque si mettesse sulla loro strada come un uragano travolsero il loro nemico, e più tardi partirono dal Nord per andar fino ad Ankor Drek, dove vi era l’accampamento di quei porci ribelli che tanto avevano osato nei mesi addietro sfidando la Sorte mettendosi contro il popolo dei Ghiacci Stridenti. Giunti al loro accampamento trovarono un gruppo di loro che si stava allenando in un campo di grano allestito ad arena, ma mentre cercavano di raggiungerli essi sparirono ed andarono a chiamar i rinforzi per sferrare un attacco a sorpresa. Ma il popolo nordico era pronto a tutto in quel luogo, e quando finalmente tornarono armati e pronti a combattere il gruppo di nidhing venne letteralmente spazzato via dall’impeto dei nostri guerrieri.

Al termine della battaglia il Maknar Bianco Gunnar Valdarsen usò la sua spada per mozzar le teste di quei maledetti traditori, e mentre gli animi dei fratelli iniziavano pian piano a placarsi, lo spirito di Eraclea e Galkik vennero ricondotti alla carne dalle preghiere di Algatros, un devoto di Jurth. Dopo averli rimessi in piedi dalle cure e le preghiere dei presenti vennero avvisati che se si fossero presentati ancora al Nord per qualsiasi motivo non avrebbero ricevuto alcuna indulgenza.

Mentre le due parti discutevano sull’accaduto e si rinnovava l’invito a star lontani dal Nord, Andrew si avvicinò ad Eraclea e dopo Aver pregato per la sua anima il Signore della Forgia, le restituì il suo kilt. Poi la guardò con lo sguardo triste di chi vede un imperdonabile errore, e le chiese di evitare di portar alla morte i suoi compagni. Essa dopo aver titubato molto rispose che lei come un orso non poteva vivere senza la Neve …. E Mentre i fratelli tornavano a casa vittoriosi e fieri, Andrew era pensieroso e nella sua mente continuavano a risuonare le parole di Eraclea … La sera del 20 Orifoglia prima di avviarsi verso la cattedrale di Aengus e riunirsi per la cerimonia, il Maestro d’Ascia Borgath Vaderson mostrò ai suoi fratelli il frutto di duri giorni di lavoro e delle notti passate al cantiere navale di Helcaraxe. Aveva infatti studiato a lungo la soluzione più adatta per manovrare con facilità e rendere più veloce una Drakkar, che sarebbe stata poi usata per la regata e la successiva rappresentazione delle gesta che i nostri Avi.

Tutti insieme raggiungessero il cantiere navale di Helcaraxe dove lì vicino nei mari ondeggiava quella meravigliosa costruzione a cui era stato il nome della festività per celebrare l’autunno : “Helgar Vant”.

Questa imbarcazione oltre a delle particolarità nella progettazione presentava delle decorazioni ben visibili a tutti. Infatti per l’occasione lungo la chiglia erano stati incisi episodi che riguardavano la storia di Helcaraxe, come il primo sbarco sulle bianche terre e agli scontri contro i Teschi Rossi. Borgath spiegò ancora alcuni importanti simboli scolpiti: << ….. In questa costruzione ho voluto racchiudere la nostra nascita,che possa essere luce che illumini il nostro cammino,il nostro destino!!che possiamo come i nostri avi da esperti navigatori solcare i mari e farci onore!!Per voi Fratelli miei!!....>> Le urla e la soddisfazione dei fratelli furono la gioia più grande per il Maestro d’Ascia, ripagato dal duro lavoro svolto.

Ma le particolarità non finirono qui infatti mostrò loro le due rune incise sulla polena. Le indicò e spiegò loro il significato: << …. Laukaz il legame tra la dea Danu ed Aengus,che possa dare forza e coraggio a noi uomini del nord che saliremo su questa drakkar per farci onore!....>> << …. Raido che la fortuna guidi i nostri lunghi viaggi e le esplorazioni …. >> Rune che verranno riprese in seguito durante la cerimonia svolta da Jennifer Dhorvan in quanto esse appartengono alla stagione delle acque, ossia quella autunnale. I nordici dopo essersi congratulati con Borgath si avviarono in taverna dove la buona Birra Troll e il porco arrosto li attendeva per saziarli e continuare a festeggiare… Per il nord!!! Per Helcaraxe!! *alzarono i boccali*

Quando giunse Andrew tutti si radunarono fuori al Tempio del Signore della Forgia, e osservavano il grande mare in attesa che il sacerdote proferisse parola. Adagiata sulla costa c’era una grande Drakkar, sul cui lungo ponte erano stati sistemati tutti i doni destinati agli dei e ai defunti raccolti durante la caccia ai Clan Ribelli la sera precedente: armi, oggetti cerimoniali, monete d’oro e cibo; ogni cosa che si sperava fosse stata gradita all’occhio del divino. Andrew così invitò chi lo desiderasse a lasciare ancora i propri doni. I fratelli, a torno, aggiunsero i loro omaggi e la Drakkar era ormai colma di ogni cosa.

Quando fu il turno del Maknar Bianco Gunnar Valdarsen tutti i nordici esultarono, e gli urli riecheggiarono tutt’intorno, svegliando la Notte. Aveva infatti lasciato le teste dei Nidhing che insieme i nordici avevano ucciso il giorno precedente al loro sudicio accampamento su Ankor Drek. La prima fu quella di Eraclea, colei che ciecamente si oppose al volere dello Jarl. Poi ancora quella di Voghen e Vorador, due Nhiding che avevano scelto di seguire la via del tradimento.

Infine il Maknar posò quella dell’uomo che più aveva dimostrato stoltezza e arroganza nell’opporsi alle Tradizioni dei Padri: Garlink. Quando l’esultanza si fu placata come dopo l’ultimo tuono della tempesta, Andrew così parlò ai suoi fratelli: VI HO RIUNITO QUI STASERA PER CONCLUDERE LA NOSTRA CELEBRAZIONE AGLI DEI. IN QUESTE SERE ABBIAMO ECHEGGIATO LA MEMORIA DEI FRATELLI SCOMPARSI. ABBIAMO MANGIATO,FESTEGGIATO MA SOPRATTUTTO ABBIAMO COMBATTUTO ONOREVOLMENTE CONTRO I NOSTRI NEMICI DI SEMPRE E I PORCI TRADITORI. ABBIAMO RICORDATO LA NOSTRA STORIA COME I NOSTRI AVI LOTTARONO, NOI OGGI LOTTIAMO E DOMANI LOTTEREMO PER CIò CHE CI APPARTIENE, PER L'ONORE E LA GLORIA DEL NOSTRO POPOLO MA SOPRATTUTTO PER ONORARE AENGUS,DANU E JURTH NOSTRI DEI AI QUALI CI RIVOLGIAMO STASERA AFFINCHé ASCOLTINO LA NOSTRA VOCE E ACCETTINO IL NOSTRO DONO! L'UNICA PAURA, L'UNICA NOSTRA PAURA è QUELLA DI ESSER POTENTI AL DI LA DI OGNI MISURA. è LA NOSTRA LUCE NON L'OSCURITà CHE PIU CI SPAVENTA. AGIRE DA PICCOLI UOMINI NON AIUTA IL POPOLO DEL NORD. NON C'è NULLA DI ILLUMINANTE NELL'AGIRE DA SOLI E LE PERSONE ATTORNO A NOI CONTINUERANNO A SENTIRSI INSICURE. NOI SIAMO NATI PER RENDER MANIFESTA LA GLORIA CHE è IN OGNUNO DI NOI. NON è SOLO IN ALCUNI DI NOI è IN TUTTI NOI NON APPENA CI LIBERIAMO DELLE NOSTRE PAURE. LA NOSTRA PRESENZA DONA FORZA E LIBERA I COMPAGNI E CI UNISCE COME SALDA ROCCIA COME UNA VALANGA INARRESTABILE TRAVOLGEREMO IN ONORE AGLI DEI E AI FRATELLI OGNI GIORNO IL NOSTRO NEMICO! COSI FECERO I NOSTRI AVI COSI FACCIAMO NOI OGGI!!!

E dopo tali parole il Sacerdote sollevò l’ancora della Drakar, e questa lenta fluttuò verso Nord diretta alle sale dorate del Valhalla.

La memoria dei fratelli defunti era stata omaggiata attraverso la furia e il coraggio del popolo del Nord, e gli Dei ora sorridevano al Regno dei Ghiacci Stridenti come un tempo fecero con i Padri dei Padri.

Chiudi l'evento

Lo staff di The Miracle Shard (The Miracle) non si assume alcuna responsabilità sui contenuti di un evento. A priori ogni abuso di utilizzo del sistema di anteprima verrà punito . Segnalate gli abusi nell'apposita sezione del sito. .