[HLX] Helgar Vindr - 28 Macile A.I. 275
Scritto da : Dierna in data : 03/04/2011 18:06:03

28 Macile 275 - Giungono i giorni in cui luce e tenebra in equilibrio muovono la bilancia del Tempo. Il seme che durante l’inverno è rimasto assopito nel grembo materno della Terra ora mostra i suoi germogli alla tiepida rugiada primaverile. ***************** Quella sera Helcaraxe era pronta a salutare l’arrivo della bella stagione attraverso l’Helgar Vindr, la festa di primavera, e i Gael del Circolo dell’Yggdrasill ne avrebbero assicurato i giusti riti sotto la guida del Custode del Sacro Frassino, il Rumenal Algatros. Al tramonto si radunarono tutti alla Rocca e li vennero accolti i nuovi giovani orsi che avevano terminato l’Urval, così da augurare alla grande famiglia del Nord una stagione ricca di speranza e crescita.

Terminata la cerimonia il Rumenal invitò tutti a incamminarsi verso l’Yggdrasill, e i nordici fieri e compatti avanzarono tra le nevi, abbattendo uno ad uno ogni Troll del Teschio Rosso che ostacolava quella valanga mortale.

Raccolsero dai corpi dei vinti le grandi asce, e dopo le sagge parole di apertura del Rumenal tutti risalirono la bianca collina.

Ai piedi dell’Yggdrasill deposero i trofei di guerra raccolti, mentre i Gael iniziarono a preparare l’impasto da spargere sulle sacre radici.

La Primavera, in cui i giorni si compiono attraverso la forza vitale dell’Aria che morbida scuote le fronde degli alberi, si apre sotto la protezione di Hagalaz, la runa del Frassino, e con mano sapiente il Rumenal la incise sulla neve che come letto di seta protegge le sacre radici dell’Albero di Aengus.

Era così stato offerto il giusto tributo agli Spiriti del Nord, e la festa poteva avere inizio! Davanti a Kaek Valdar il Rumenal radunò i suoi fratelli, e a loro narrò la storia di Sleipnir, il nero cavallo ad otto zampe di Aengus. A un tratto uno strano silenzio ammantò la piana innevata e una sagoma scura si avvicinò impetuosa verso la folla.

Quella figura del colore della notte era venuta per narrare della forza di Sleipnir, creatura la cui esistenza legata al mondo del sogno rappresenta la grande unione di tutte le cose forgiate dal Dio. Quando il racconto fu terminato il Rumenal invitò tutti a partecipare al Palio dello Sleipnir, gara in cui i più forti stalloni del Nord sfidandosi avrebbero stabilito la nuova linea di sangue dei destrieri da guerra dell’Esercito dei Ghiacci attraverso il seme del vincitore.

I partecipanti iniziarono a schierarsi. Tutti i migliori stalloni nati tra le nevi erano pronti a sfidarsi, e il pubblico attendeva rumoroso come sempre capita tra i nordici.

Al via i partecipanti scattarono come fulmini e il Palio ebbe inizio tra lo giubilo generale della gente in festa.

Ma le sorprese non tardarono ad arrivare! Quando il Mastro Bjorn terminò il primo giro del percorso una grossa rete caduta da un alto abete argentato catturò numerosi fantini insieme alle loro bestie!

Tra imprecazioni e risate alla fine la gara si chiuse con un colpo di scena quando Kane Morbiach riuscì a tagliare per primo il traguardo, superando lo Jarl che già assaporava il nettare della vittoria.

Al vincitore fu donato in premio uno cavallo tra i migliori allevati nell’anno appena terminato, insieme ad un prezioso barilotto di Birra Troll, appannaggio esclusivo delle cantine nordiche. Fu così il tempo del bivacco! Lo Jarl aveva fatto allestire un enorme tendone in cui i cuochi di Helcaraxe servirono focacce fumanti insieme a formaggi e salsicce, e croccanti ciambelle accompagnate dal vino caldo del Mastro Birraio Bjorn.

Il Nord aveva così salutato l’arrivo della bella stagione, come da sempre i Padri dei Padri l’hanno vista arrivare dove la neve lenta cade e tutto ricopre.

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