[HLX] Helgar Vant - 17 e 18 Orifoglia 275
Scritto da : Viviana Von Erzen in data : 27/10/2011 07:57:45

Era il diciassettesimo giorno del mese di Orifoglia dell’A.I. 275. I nordici si erano radunati alla Rocca in attesa degli ospiti che erano stati invitati ad assistere alla cerimonia. Giunsero infatti i mezz'elfi della comunità di Eldor, che ormai eran sempre più curiosi delle cerimonie di Jurth e del popolo nordico. Nordici e mezz'elfi salporono verso il centro delle due isole, lì dove pochi anni prima era sorta dalle acque la dimora di Niflhel, la creatura figlia di Aengus, che così spesso aveva aiutato i nordici nei momenti di difficoltà .

Dopo un preambolo iniziale in cui il Rumenal spiegò perché era importante celebrare la fratellanza e rafforzarla con il rito dell’ Helgar Vant, i Gael del Nord evocarono dalle acque gli Spiriti degli Avi caduti durante la prima traversata a far da testimoni e vegliare sui loro discendenti.

Quel giorno la cerimonia raggiunse il suo apice perché tra i nordici bisognava celebrare un matrimonio e la creazione di una nuova famiglia, sigillata dal sangue degli orsi e dei fratelli, e non c’era modo più efficace per rafforzare la fratellanza nordica e il prepararsi all'inverno. Così il Rumenal invitò tutti i fratelli nordici a versare una goccia di sangue in un catino colmo di pura acqua di sorgente.

Dinnanzi agli Avi , ai mezz'elfi e alla popolazione nordica il Rumenal chiese alla Zanna Hank di dimostrare nella prova di forza che era degno di prendere in sposa la bella Barbara dei Valdar. Infatti una possente orsa bianca li accompagnava sulle drakkar come simbolo della madre orsa e del guerriero. Hank doveva sfidarla, come di consuetudine è tra i nordici, in uno scontro alla pari, zanne contro artigli, senza difese esterne .

Una volta finito il duello il Rumenal estrasse il cuore dell'orsa e lo gettò nella ciotola colma del sangue dei nordici, e ne segnò il contenuto con la benedizione delle rune Algiz, a rappresentare il forte legame tra i nordici e la loro terra, e Laukaz, la runa delle acque e dei mari. I novelli sposi dunque si apprestarono a mangiare l'ancora caldo cuore di orsa unito al sangue di tutti i fratelli, affinché lo spirito dell'orsa e dei fratelli li accompagnasse sempre nella loro unione.

Finita la cerimonia nelle acque i nordici rievocarono il primo sbarco e la battaglia di Kurdan contro i possenti Troll del clan dei Teschi Rossi, e quindi si diressero alle fronde del Sacro Frassino per rivivere quei momenti e farli conoscere agli ospiti di Eldor.

Era stato dato il giusto omaggio agli Spiriti e ai giorni d'Autunno, e dunque rimaneva solo una cosa da fare , festeggiare l'unione di Hank e Barbara con un banchetto in taverna.

La seconda serata dei festeggiamenti ebbe inizio sul meraviglioso Roskilde. Il galeone morbido come un gigante dormiente si lasciò trasportare dai venti freddi del Nord, e gli ospiti ne poterono ammirare tutta la maestosità e perfezione. Era il giorno dedicato alla Dea Danu, colei che generò le Stelle del firmamento e governa il vasto fluire dell’Onda. Il Fuhavr, così i nordici chiamano tale celebrazione.

Così l’equipaggio del Roskilde festoso si diresse verso il nuovo porticciolo della Baronia, costruito grazie al duro lavoro degli artigiani di Helcaraxe. Viviana, la Sacerdotessa di Danu, si apprestò a celebrare il rituale, versano in un recipiente di legno artico la pura acqua raccolta alla fonte di Danu. Con questa bagnò la lama del fratello Berior, rendendola pura come il liquido vitale.

Una capra fu sacrificata e il suo sangue sparso sul pontile del porticciolo, affinché la Dea e le sue creature marine accettassero il sacrificio e proteggessero le Drakkar che da lì sarebbero partite in viaggio per luoghi lontani.

Risaliti sul Roskilde, si diressero verso Nord, per giungere al nuovo porto del Cantiere Navale di Helcaraxe. Anche qui Viviana benedisse la lama del guerriero, e la capra fu sacrificata in nome di Danu.

Era quello il luogo in cui le preziose Drakkar dei nordici venivano costruite, e l’augurio fu quello di continuare l’opera dei Padri portando sempre più gloria e onore al popolo del Nord.

Era giunto il tempo dei giochi! Sul Roskilde il Maknar Nero Adain dei Tanaor invitò tutti a partecipare al tradizionale Testa di Troll!! Era la prima volta che veniva svolto in mare, al di fuori del campo di Testa di Troll di Grandinverno, e per i partecipanti fu un grande onore parteciparvi.

Le squadre si sfidarono come tradizione vuole, e tra pugni e pacche amichevoli alla fine vennero proclamati i vincitori.

Ma l’Autunno è anche tempo di vendemmia! E la squisita birra nordica doveva essere festeggiata! Si recarono tutti al Troll Ubriaco e li si sfidarono alla Torre del Luppolo, una gara di bevute dove vince chi per primo riesce a svuotare tutti i boccali!

Tra risate e abbuffate di pesce del Nord, l’Helgar Vant si chiuse rafforzando il forte spirito di fratellanza nordica.

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