
4241° Ciclo Solare
Undicesima rotazione di Cot
Solfatara – Regno di Djare

“Le mura più robuste non sono fatte con la pietra o con il metallo,
bensì con la forza e il coraggio dei guerrieri nani”

Lunga e ricca di prove è la vita di nano. Di doveri e di rispetto.
Di ringraziamenti e di insidie. Di memorie e di battaglie.
Tenacia, determinazione, unità e coraggio sono gli strumenti per andare avanti.
Ma senza la fede nella Triade tutto è perduto.
Arriverà il giorno in cui ogni Figlio di Korg attraverserà il Grande Mare di Dera e se ne sarà degno si ricongiungerà con la Triade entrando tra i ranghi del “Glorioso Esercito” guidato dal Dio Guerriero in persona.
Correva il 4241° Ciclo Solare dell’Era del Ritorno.
Nelle profondità delle montagne, una razza antica e ingegnosa si radunava presso la Solfatara di una maestosa città sotterranea, Kard Dorgast la Gemma Recondita del Sottosuolo.
Quella sera alcuni fieri combattenti avrebbero reso onore al Padre di tutti i Nani, Korg il Dio Guerriero, “Colui che Guida e Difende”.
Dakkar Cuorenero figlio di Balin figlio di Belfur,
della Stirpe di Huregar OcchidiFuoco, discendente di Murgol dei Felekdum,
del Clan Tremil, Archon dell’Armata Djaredin.

Surgur figlio di Boregar Vocetonante figlio di Gruuno,
della Stirpe di Grom Elmolucente, discendente di Gogar dei Norogkorl, del Clan Fiammaeterna,
Bund dei Bortrox dell’Armata Djaredin.

Bartek figlio di Bhoramir, della Stirpe di Kurgan Flagellaorchi,
del Clan Forgiarovente, Hazkal dell’Armata Djaredin e Thane dei Forgiarovente.

Kiriin figlio di Duriin dei Kromlech, della Stirpe di Kurgan Flagellaorchi,
del Clan Forgiarovente, Bortrox dell’Armata Djaredin, Mastro Armaiolo del Regno.

Thorunos dei Barbalunga, della Stirpe di Kurgan Flagellaorchi,
del Clan Forgiarovente, Baraz dell’Armata Djaredin.

Gork figlio di Flint dei Fortebraccio, della Stirpe di Duregar Torvocipiglio,
del Clan Rombodituono, Baraz dell’Armata Djaredin.

Dain figlio di Bofur figlio di Bauron dei Martellatori,
della Stirpe di Duregar Torvocipiglio, del Clan Rombodituono, Baraz dell’Armata Djaredin.

La Solfatara: uno dei luoghi più suggestivi della città nanica di Kard Dorgast.
Fu li che venne allestita l’arena per i combattimenti, dove i guerrieri si sfidavano tra un preciso fendente dell’avversario e un’improvvisa fiammata dal terreno. Un’arena che presentava molte insidie e ostacoli, in tipico stile nanico: fuoco, forge, incudini e roccia.

Fu il Morgat Tarja figlia di Akkra degli Asciadituono
ad aprire il Quarto Torneo della Roccia dell’Era del Ritorno non prima di aver ricordato
gli insegnamenti della Triade e richiesto la loro benedizione sui combattenti.

Mentre i guerrieri sistemavano le proprie armature e sceglievano le armi da impugnare,
fuori dell’arena i cugini fremevano per l’inizio dei combattimenti
e aprivano una lunga serie di scommesse gestite da Korag Artiglionero.
Nel frattempo la Prima Rodolan di Berzale Kiira Cercatomo
fu scelta per estrarre i nomi dei duellanti.

Il primo scontro ad aprire il torneo fu tra i cugini Surgur e Gork.
Da una parte un guerriero con esperienza e grande tenacia.
Dall’altra una giovane e promettente barba.
Fu uno scontro molto duro: le poderose asciate di Surgur non riuscivano a trovare breccia nelle difese di Gork. A metà scontro era il giovane nano ad avere la meglio e l’esito sembrava ormai scontato.
Ma un guerriero di mille battaglie non si arrende alla sconfitta: e così Surgur dei Norogkorl riuscì a ribaltare le sorti del duello costringendo Gork dei Fortebraccio alla resa.
Anche se per poco la vittoria andò a Surgur figlio di Boregar.

Nel duello successivo la Triade decise di mettere l’uno di fronte all’altro
due discendenti di Kurgan Flagellaorchi: Kiriin dei Kromlech e Bartek degli Zirak, il maestro contro l’allievo, Bortrox contro Hazkal, il Mastro Armaiolo contro il Thane.
Ad uscirne vittorioso fu Bartek figlio di Bhoramir.

L’ultimo duello della prima fase vide scontrarsi l’Archon Felekdum contro il giovane Barbalunga, appena Baraz dell’Armata. Thorunos mostrò di avere forza e agilità da vendere, ma nonostante questo fu l’esperienza di Dakkar a fare la differenza. Fu quest’ultimo a passare il turno.
Dain Martellatore passò direttamente alla fase successiva grazie al sorteggio.

La seconda fase si aprì con lo scontro che tutti, duellanti a parte, speravano di vedere.
La Rodolan Kiira estrasse dal cofanetto i nomi di Dakkar Felekdum e Surgur Norogkorl,
l’Archon contro il Bund. I due si fronteggiarono e per un attimo anche il terreno smise di sputare fuoco dalle viscere della terra. Poi lo scontro iniziò: fu Dakkar, protetto dal suo enorme scudo inciso da antiche rune, il primo a scagliarsi contro l’avversario. Fu un lungo duello, molto equilibrato, ma alla fine l’anziano nano dovette arrendersi alla stanchezza e ai micidiali fendenti del più giovane Surgur.

Si arrivò all’ultimo scontro della seconda fase.
A fronteggiarsi Bartek degli Zirak e Dain figlio di Bofur: unico geniere a prendere parte alle sfide, coraggio da vendere ma ancora molto da imparare.
Gli angusti spazi dell’arena non lo favorivano di certo, ma il giovane nano non si tirò comunque indietro.
Lo scontro andò a Bartek figlio di Bhoramir.

Mancava un solo duello per decretare il campione del Quarto Torneo della Roccia.
A contendersi il titolo vi erano Surgur dei Fiammaeterna da una parte e Bartek dei Forgiarovente dall’altra.

Lo scontro fu all’altezza delle aspettative.
Da una parte un guerriero che faceva della ferocia e della velocità le sue armi.
Dall’altra un guerriero corazzato e prudente, ma sempre pronto all’attacco.

Quella sera la Triade scelse Surgur del Clan Fiammaeterna che divenne così il quarto Campione della Roccia dell’Era del Ritorno. Il suo nome fu scolpito sulla pietra assieme a quello dei suoi predecessori:
Anno delle Ombre 4236 Pikel Fendiroccia
Anno del Naggrund 4237 Khazador Teiwar
Anno dei Clan 4238 Kolrag Neromaglio

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