[TIO] Il richiamo dello spirito del Lupo
Scritto da : Naya in data : 02/02/2013 01:02:40

Tutti i silvani nel corso della loro esistenza maturano una forte simbiosi con la natura, in svariati modi; molti si legano ad uno spirito - guida, legame che si traduce nella manifestazione dello stretto rapporto con Arda che gli Edhil Mithrim hanno. Questi Faerin, o " spiriti " nella lingua corrente, accompagnano gli Edhil fin dalla loro creazione su Arda, ma non tutti riescono ad entrarvi in contato appieno, a diventare tutt'uno con loro: è un percorso che richiede tempo, dedizione e costanza.

Uno di questi Faer è quello del Draug : lo spirito del Lupo, ed è di alcuni Elda che si legarono a lui che mi accingo a raccontare.

Era la sera del 23 Girithron secondo la conta Edhellen. Il 19 Dodecabrullo secondo il Calendario Imperiale umano.

I loro nomi erano Naya, Halyth e Raw, tutti Olwa della Calen, tutti Tawarwaith che avevano compiuto un lungo percorso di lezioni, meditazione ed insegnamenti per potersi avvicinare al legame mistico con lo spirito guida del Lupo. Quella sera il loro periodo di noviziato sarebbe giunto al termine. Accompagnati dal popolo Tiondino, si recarono al tempio di Suldanas, il Padre, affinchè con la benedizione divina potessero dare inizio al complesso rituale che consisteva in una Fara Aer, una Caccia Sacra.


A guidare i Gwedeir nella serata cerimoniale c'erano Gannel, maestro cerimoniere del rituale, e Nylath, una Lasse devota al Padre. La consueta invocazione iniziale diede inizio alla serata, che si preannunciava carica di significato per i tre iniziati, e per tutta la comunità Tiondina che li accompagnava in questo rito di passaggio.

"Quest'oggi gwedeir, innalzeremo una Caccia Sacra al Padre, e richiameremo lo spirito del Lupo, il Faer uin Draug, affinchè si presenti innanzi a noi per valutare la crescita di questi nostri fratelli che ne hanno seguito i precetti, e ne van cercando l'unione"

La cerimonia continuò con la benedizione delle armi che i novizi avrebbero utilizzato nel corso della Caccia : Naya portò al cospetto del Sacerdote una Lancia recante con sè un nastro color porpora, in onore di Suldanas. Halyth invece un arco da caccia.

Nel corso della Benedizione Formale delle armi, ai due aspiranti fu consegnato un ulteriore oggetto che avrebbe favorito la caccia : una faretra in pellame rosso in onore di Suldanas.

" Padre, fa che queste armi a te consacrate siano baluardo di sicurezza per i figli tuoi che le impugnano, e che siano guida per noi tutti attraverso la caccia che in questa sera noi ti dedichiamo.
Queste armi traccino per la Preda che ti verrà consacrata quel destino inequivocabile che le spetta. Guida la freccia e la lama verso la Preda, oh Padre. Guidaci al tuo volere. "

Al termine del sacramento imposto sulle armi da Nylath, gli iniziati furono pronti ad iniziare la Caccia, nella quale avrebbero condotto i propri fratelli.



La caccia iniziò, e i tiondini si muovevano rapidi e silenti tra le fronde del Sacro Bosco; alla testa del gruppo si trovavano i tre iniziati, i tre che si erano preparati a lungo per quella cerimonia in cui sarebbero stati ufficializzati Droeg : Lupi. E come lupi, come ombre, come sussurri i tre avanzavano, fiutavano, comunicavano con segnali silenziosi così da non farsi percepire dalla preda, cercandola continuamente. Dietro di loro i compagni li imitavano, ma era chiaro che non possedevano le stesse movenze e lo stesso addestramento del trio.
Ad un certo punto la preda venne individuata : un grande cervo maschio, dalle grandi corna, stava brucando in una radura. La tensione saliva nei tre Olwa, ma dovevano placare i loro istinti e ragionare sul da farsi. Si diedero alcune indicazioni sul da farsi e scomparvero nella boscaglia, accerchiando l'ignaro animale. Quando sbucarono fuori all'unisono dalle fronde fu troppo tardi per il cervo : cercò di fuggire ma venne presto immobilizzato e legato dai tre, e portato nuovamente al centro della radura. Gannel iniziò a disporre i preparativi per il vero rituale, lasciando a terra numerosi petali e piccoli fuocherelli accesi con degli arbusti. Il cervo guardava i Grigi dimenandosi, ma poco a poco si calmò, conscio di quello che si accingevano a fare.
Gannel, che guidava il rito, pronunciava la dedica della morte della creatura al Padre, e invocava a gran voce gli spiriti, affinchè fossero testimoni dell'avvenimento. Estrasse quindi da un panno Caran - Carch, la Zanna Rossa, cimelio sacro al popolo Tiondino, una lama sottile e letale, donata da Suldanas Stesso in epoche lontane, nell'occasione di una sua apparizione in forma di Lupo.


Venne quindi il momento del sacrificio, Gannel procedeva con il Rito :

"Suldanas questa è la creatura che noi ci accingiamo a sacrificarti.
In essa scorre il sangue di Tiond stessa, e lo spirito del Sacro Bosco.
In essa scorre l'istinto della preda e del predatore."

Dopo aver chiamato gli iniziati a raccolta attorno alla preda, li istruì sull'ultima preghiera da innalzare prima del sacrificio. E mentre tutti, con sacralità e rispetto, ripetevano la preghiera rituale, pugnalarono il Cervo, ripetutamente, bagnandosi nel suo stesso sangue fino ai gomiti. Gannel pose fine all'agonia dell'animale con un ultimo affondo di Caran-Carch, e il silenzio tornò a invadere la radura.


Gannel iniziò quindi ad invocare il Faer uin Draug a cui era stata dedicata l'uccisione.

" SPIRITI! FAERIN!
GUARDATE I TRE GWEDEIR INIZIATI QUI PRESENTI, ESSI VI ASCOLTANO.
FAER UIN DRAUG, SPIRITO DEL LUPO, QUESTI SONO I PRESCELTI.
ESSI SEGUIRANNO LE TUE ORME, E SARANNO IL TUO BRANCO "

Mentre ripeteva le invocazioni raccolse il sangue del Cervo in una ciotola, e la miscelò con attenzione con altre misture precedentemente preparate. Porse ad ogni iniziato la ciotola, e Naya, Halyth e Raw ne bevvero, assaporando il sangue della preda da poco abbattuta.
""PREDA E PREDATORE SI UNISCONO...FAERIN GUARDATE A QUESTI FIGLI DI TIOND,
MENTRE SI MOSTRANO A VOI COME TUTT'UNO CON IL CREATO DI CUI TUTTI FACCIAMO PARTE!
PREDATORE E PREDA SI INCONTRANO! PREDATORE E PREDA SI UNISCONO!
NOI INVOCHIAMO LA VOSTRA PRESENZA! NOI VI INVOCHIAMO, SACRI FAERIN "

Mentre parlava tutta la foresta sembrava animarsi : il vento prese a vorticare, le fronde a scuotersi, gli animali ad agitarsi. Un numeroso gruppo di lupi prese ad avvicinarsi alla radura, i loro occhi e lineamenti si scorgevano fuori dei fuochi sparsi per il rituale, mentre accerchiavano il gruppo di Elfi riuniti assieme.

GIUNGETE FAERIN! GIUNGI FAER UIN DRAUG! NOI INVOCHIAMO LA TUA PRESENZA!

I lupi presero a farsi più numerosi, e una strana essenza iniziò a formarsi sopra il cadavere esanime del cervo ucciso. Sembrava che la foresta stessa si stesse manifestando, plasmando un essere nuovo nella radura, mostrandosi agli elfi lì riuniti.



Con lo stupore di tutti, l'essenza prese la forma di un enorme lupo, incorporeo e opaco: il Faer uin Draug si era manifestato ai tre iniziati. Con timore reverenziale i tre si mostrarono allo Spirito mentre lui iniziava ad annusarli, a scrutarli. Sembrava che guardasse nei loro animi, sembrava che potesse leggere nella loro esistenza secolare. Li stava valutando, come un leader valuta dei nuovi venuti nel suo branco.

Poi successe una cosa tanto curiosa quanto importante : Lo spirito del Lupo passò attraverso ognuno degli aspiranti, che si sentirono come accresciuti nell'animo di una nuova presenza. Una presenza che pulsava, ruggiva, strepitava assieme al battito del loro cuore. Lo spirito del Lupo li guardava, e loro restituivano lo sguardo ora con occhi diversi : con occhi di lupo. Naya, Halyth e Raw rimasero attoniti per diversi istanti nel guardare quello che oramai consideravano parte di loro : il Faer uin Draug. E fu così che la notte del Sacro Bosco si riempì di rumori e suoni, e tutto il bosco sembrò scuotersi nel comune ululato di Elfi e Lupi, legati assieme come fratelli di sangue.


Poi, la notte si spense : cessarono gli ululati, le fiamme dei braceri morirono, il Faer uin Draug scomparve. Riempiti dello Spirito Guida, i tre Silvani che avevano partecipato al Rito tornarono a Tiond rinnovati. Camminavano fianco a fianco come un vero nuovo branco, ora raggiunti anche dal più anziano membro già affermato, Elvyr Eowol.

Ma come tutti i branchi, anche questo doveva avere un capo. Fu così che tutti si riunirono in Alta Nosse, innanzi alla Bereth Beriannen e a tutta la comunità Tiondina. In quella sede, sacra a tutta la comunità, il nuovo branco elesse Naya come suo capo, come il Primo Lupo, il Toged Draug.

Il Toged Draug Naya quindi dispensò ai suoi compagni le effigi del Rim, che rappresentavano la loro appartenenza al Branco e l'inclinazione dello spirito del Lupo che avevano scelto, a seconda del colore e dei significati che ne derivano; segreti della tradizione sindarin apprendibili solo all'interno del noviziato presso il Branco.

Naya era il Morn Draug, il lupo nero, nuovo capo del Rim del Draug di Tiond.
Halyth, col suo temperamento duro come l'Heleg, il ghiaccio.
Raw, forte ed istintivo, il possente e feroce Eryn Draug.
Elvyr, il Mithren, Lupo saggio quanto versatile, astuto e ricco di risorse.

La cerimonia si concluse con il discorso di insediamento del nuovo Toged, e le sue parole rimbombarono negli animi e nei cuori di tutti i Gwedeir presenti in quella notte.

" Oggi avete assistito alla nascita di un nuovo Branco,
che si farà carico dei suoi doveri, onori ed oneri,
all'interno della Calen ancor più di prima : saremo chiamati a servire,
saremo i protettori di Tiond e di tutti i suoi territori,
saremo membri fedeli del Branco, compagni di sangue e fratelli legati da un nuovo vincolo,
saremo per la Calen ciò di cui ha bisogno : i suoi occhi e le sue orecchie...
saremo quanto di meglio ci si possa aspettare dal Rim dei Droeg...
siamo Droeg, siamo Lupi, ora e per sempre. "


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