4242°Ciclo Solare Quindicesima e Sedicesima rotazione di Formeghet
L’invasione delle putride creature della peste non accenna a smorzarsi in intensità e violenza.
Si ricordano pochi eventi del genere nella storia Djaredin, per tale motivo l’Archon Surgur Norogkorl ed il Morgat Tarja Giramondo hanno chiamato a raccolta il maggior numero possibile di cugini per gestire al meglio una situazione così pericolosa ed improvvisa.
Il piano elaborato dai nostri Bortrox è chiaro, pratico e definitivo, come ogni piano Djaredin che si rispetti. Penetrare nel profondo del “Cuore” dei sotterranei del nostro Regno per liberare la forza distruttiva della lava che lo alimenta. Un’impresa non facile se si considera il fetido pericolo che si cela in agguato tra i cunicoli che si snodano dalla nostra capitale.
Ma la forza di uno Djaredin è tale da piegare anche la più ostinata delle resistenze nemiche. L’onda d’urto che impatta sui flaccidi corpi delle bestie degeneri evocate dalla sciocca Snorby, lacera e squarcia, riducendo in poltiglia quanto si trova sulla strada della nostra gloriosa Armata.
La via per il cuore è ora libera e gli Djaredin, operosi ed ingegnosi, si applicano per creare un canale d’argilla per far confluire il bollente magma nei cunicoli indicati da Duggerdin Occhiolungo e dai Bortrox.
Le cariche accuratamente posizionate vengono azionate con precisione e se non fosse per il pericolo imminente in molti resterebbero incantati dallo spettacolo regalato dal sangue di lava che come un unico immenso rubino splendente inonda con cieco fiammeggiare i cunicoli prescelti.
Ma nonostante i meticolosi e certosini calcoli, la volta usurata dal tempo e dal fragore di mille battaglie, cede, indebolita dall’ultima grande prova a cui il fiero popolo della montagna la sottopone.
Gli Djaredin ripercorrono i cunicoli con il passo rapido di chi conosce quei luoghi come le stanze della propria dimora. Giunti nei pressi della Gemma l’alito di fuoco che li pervade è terribile e in molti temono il peggio.
Anche alle porte di Kard Dorgast gli effetti dell’operato Djaredin non tardano ad arrivare. Le correnti d’aria incandescente investono i presenti con rinnovata forza. I cunicoli sono in fiamme.
E’ allora che la volta dei cunicoli più prossimi al nostro Regno si contorce, si rimodella ed infine si affloscia in un suono assordante da incubo che in molti ricorderanno per il resto della loro esistenza.
Gli Djaredin si riuniscono al riparo nella loro città. La forza della natura ha sprigionato nel suo impeto di follia tutta la sua devastante magnificenza. I presenti si raccolgono intorno alle loro guide, affamati di parole guerriere e fiere. Non uno si perde d’animo quando è ora di alzare il capo ed affrontare la realtà.
I cunicoli sono andati distrutti.
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